Ringrazio anche solo chi legge.
Cap.1
Anello di fidanzamento
Steve
accese la luce sul mobiletto di legno. La stanza s'illuminò
di un bagliore argenteo chiaro. Guardò la benda che cingeva
il braccio del miliardario sdraiato sul divano e deglutì
osservando il sangue che la macchiava. Sospirò, gli tolse
dalla mano la bottiglia vuota e reclinata. Si voltò
stringendola a sé, si abbassò e la mise ritta
sopra un tavolinetto.
Tony aggrottò le sopracciglia grugnendo, socchiuse gli occhi
intravedendo le ombre della stanza. Aprì e chiuse il pugno,
arricciò il naso storcendo il labbro e tastò
attorno a sé.
Steve si voltò di scatto e lo fissò, deglutendo.
"Congratulazioni, capo dello Shield" sussurrò.
Tony mugugnò, si tirò seduto e afferrò
la bottiglia attirandola a sé. Ghignò, la
alzò e socchiuse gli occhi liquidi.
“Stavo giusto festeggiando, in effetti”.
Steve gliela tolse di mano e la sollevò.
Giocherellò con la catenella di metallo a cui erano
attaccate le piastrine militari e sollevò la bottiglia.
"Che
vestiti indossi?" domandò.
Tony grugnì, si sporse e afferrò la bottiglia. La
tirò contro di sé, la strinse e
aggrottò la fronte.
“Niente che ti autorizzi a togliermi da bere,
capitano” borbottò.
Inarcò un sopracciglio, alzò il mento.
“E tu perché sei qui a farmi gli auguri? Aspetti
ordini da eseguire?”.
Steve girò l'anello che portava all'anulare e
deglutì a vuoto un paio di volte.
"Il generale mi ha detto
che vuole vederla" spiegò.
Tony sbuffò, roteò gli occhi e bevve un paio di
sorsi dalla bottiglia; il liquido colò lungo il mento.
Abbassò la bottiglia, si leccò le labbra e scosse
il capo.
“E io vorrei davvero vedere chi ti ha regalato l'anello da
matrimonio”.
Steve avvampò, gli tolse nuovamente la bottiglia dalle mani
e versò il contenuto per terra.
Tony roteò gli occhi, allargò le braccia.
“Si può sapere cos'hai contro il
festeggiare?”.
''Sei ubriaco'' ringhiò Steve con voce rauca.
Tony mugolò ticchettando l'indice sul pizzetto,
assottigliò lo sguardo e scosse il dito.
“No, non direi, solo brillo” sancì.
Ridacchiò, si alzò e si sporse sulle punte.
“Sono diventato il tuo superiore, devo festeggiare”.
Steve gli mise le braccia sulle spalle e lo fece stendere
nuovamente.
"Finalmente hanno accettato le mie dimissioni Stark"
ribatté secco.
Tony mosse l'indice a destra e sinistra, sogghignò.
“In realtà, manca la firma del direttore SHIELD;
my Captain” disse.
''Accettate un'ora prima la tua nomina'' ringhiò Steve. Lo
bloccò sul divano, rimanendo accigliato.
Tony sogghignò, gli afferrò le spalle e lo
rivoltò; bloccandolo sul divano.
“Tutti i provvedimenti presi nelle ventiquattro ore
antecedenti alla mia nomina sono stati dichiarati nulli fino a nuova
conferma” sussurrò.
Steve si divincolò e lo allontanò con entrambe le
mani.
''Me ne andrò, che tu lo voglia o no! ''
gridò.
Tony rise, scosse il capo.
“Ma sentilo. Dovresti ringraziare che non sono mio padre, o
avrei potuto dirti qualcosa di davvero cattivo; soldatino”.
Gli si mise davanti, lo guardò.
“Se vuoi andare via, devi darmi una motivazione
vera”.
Steve si voltò e gli mostrò la mano con
l'anello.
"Mi sposo, Stark" spiegò. Deglutì a
vuoto e si accigliò.
Tony lo guardò, scosse il capo e rise forte piegandosi in
avanti. Si passò una mano tra i capelli,
tossicchiò e socchiuse gli occhi.
“Oh, cielo. Pep mi deve cento dollari!”
esclamò.
Barcollò, camminò tra una ventina di bottiglie
vuote sparpagliate dietro il divano e ne afferrò una piena.
“Brindiamo. Al non aver avuto il coraggio di dire che hai una
cotta per me ed esserti rassegnato a sposare Odino solo sa
chi” propose.
Tirò la bottiglia verso il soldato.
Steve la afferrò al volo e la abbassò. Si
grattò l'attaccatura dei capelli vicino all'occhio sinistro
e sospirò. Stappò la bottiglia con i denti e se
la portò alle labbra, bevendo rumorosamente.
Tony sogghignò, afferrò un'altra bottiglia e la
stappò.
“Cin cin, mio Capitano” sussurrò.
Bevve l'intero contenuto della bottiglia, raggiunse Steve e lo
afferrò per la maglia. Lo fece abbassare,
avvicinò le labbra a quelle dell'altro.
“Farò in modo di non farmi dimenticare
mai” mormorò.
Lo baciò stringendogli le spalle con forza.
Steve lasciò cadere la bottiglia. Si abbandonò al
bacio con un gorgoglio, chiudendo gli occhi.
Tony si scostò, gli carezzò la guancia e
sogghignò.
“Non ti sei dichiarato per paura della prima notte di
nozze?”.
Steve ansimò, le braccia gli ricadevano inerti e teneva le
gambe aperte.
Tony lo spinse sul divano, gli si sedette accanto e gli
carezzò il capo.
“Ehi, ehi. Calma, soldato”.
Steve mugolò, chiuse gli occhi e gli ricadde
addosso.
Tony lo strinse, si sedette e gli carezzò i capelli.
“Proprio sensibile, mnh?”.
Steve si strusciò con il capo alla sua mano, sfregandosi con
le dita abbronzate.
Tony gli diede qualche pacca sul capo.
“Ehi, calmati” sussurrò.
Del fumo si alzò dall'anello di Rogers, che gemette dal
dolore.
Tony spalancò gli occhi, gli sfilò l'anello
buttandolo in terra e strinse Steve a sé.
“E quello dove l'hai comprato?”.
L'anello si trasformò in un draghetto che si
guardò intorno. Steve si gettò a terra in
ginocchio e lo prese in mano.
"Non l'ho comprato. E' il mio anello di fidanzamento. Mi sto per
sposare, Stark" rispose.
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