La Guerra Dei Divini

di Babo
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CAPITOLO 9:

RICERCA!

 
 
Rieccomi di ritorno con questo new chapter! 
Come sempre, ringrazio KING KURAMA per i suoi commenti. Davvero, non so come ringraziarti :)
Sì, anche io ne ho visti un paio. In effetti non è facile gestire poteri di qualcuno che ancora non ne ha mostrati, ma da quel poco che si è visto, sono molto simili. E in effetti, gli effetti son assimililabili a quelli di Erza, ma forse leggermente più forti e completi. 
I quattro generali compariranno pian piano nei prossimi capitoli. Ovviamente non tutti XD
Per Sephiroth ho già in mente qualche ruolo importante...Vedrai che anche lui farà le sue comparse da gran personaggio qual'è





"Non pensavo che ci avremmo impiegato così poco ad arrivare qui . E' stata una fortuna non incrociare nessun gruppo di Heartless", esclamò Ashelia, al settimo cielo per essere giunta sana e salva nel Mondo del Sud. Ormai non ci sperava più, dopo soltanto due giorni di cammino.
"Soprattutto non aver incotrato nessun membro dell'Organizzazione. Ci è andata di lusso", furono le parole a sostegno di Ashelia da parte di Snow. Anche se velavano una certa nota di delusione. Gli sarebbe piaciuto confrontarsi con uno di loro, ma ovviamente la missione aveva la priorità su tutto.
"Appunto. Quindi è inutile perdere del tempo ora. Vediamo di sbrigarci, non abbiamo tutta la giornata". Le parole di Stella riscossero i due e mentre una sbuffò, l'altro asserì immediatamente. Nonostante fosse superiore in grado a Stella, aveva imparato a rispettarla, per il suo grande carisma, ma soprattuto anche per la paura di subirsi una sua punizione. Per poi vedersela anche con Noct...Non ne valeva la pena davvero.
"Quindi, Snow, ora cosa dobbiamo fare?", chiese sempre la bionda. Snow armeggiò con la borsa che portava a tracolla, tirando fuori il classico GPS in dotazione alle squadre operative dell'Energy. Ci volle poco al ragazzo per interagire con quell'apparecchio. Non era la prima volta che aveva a che fare con qualcosa di tecnologico e all'avanguardia, come lo era il GPS.
"Dunque. Se le informazioni su questo aggeggio sono corrette, la prima cosa da fare è andare a cercare un certo Gerard Fernandez. Si tratta del nostro alleato qui nel mondo del Sud. La nostra priorità è trovarlo ed aiutarlo a contrastare la moltitudine di Heartless che stanno cercando di invadere questo mondo. Ovviamente con la massima discrezione". Dopo qualche secondo, tutti e tre voltarono lo sguardo a destra e a sinistra. E si guardarono dubbiosi.
Mustang aveva detto loro che il mondo del Sud era quello più in difficoltà. Proprio per questo aveva inviato loro. Ma di Heartless nessuna traccia. La situazione era davvero strana e a Snow puzzava molto di trappola.
"In effetti, non vedo una situazione così disastrosa...", asserì Ashelia, sempre gettando un occhio di qua e di là. Snow lo confermò con un cenno della testa. Poi intervenne Stella, "Non sembrerà così grave, ma se è il Colonnello ad avercelo riferito, allora deve essere così. Quindi deve essere per forza così. Magari la zona in cui ci troviamo non è stata interessata da nessun portale oscuro. Comunque sia", e ritornò sull'argomento scottante, "Idee su dove si trovi questo fantomatico Gerard?", chiese, rivolta al ragazzo. La risposta si fece attendere giusto qualche secondo in più, con Snow che armeggiava con il GPS.
"Beh, in effetti non dà molte informazioni...E' molto vago. L'unico indizio che ci dà è di recarci in una città chiamata Magnolia, che si trova a circa...", non finì la frase che si rabbuiò. Le due ragazze se ne accorsero. Fu Stella la più lesta a chiedere.
"Che ti prende? Perchè quella faccia?".
Snow si voltò dalla parte opposta e osservò oltre la foresta in cui erano arrivati col portale ed indicò una città di notevoli dimensioni.
"Due kilometri da qui...", concluse sbuffando. Andava ancora di lusso alla squadra.
Ashelia saltellò dalla gioia, mentre Stella si contenne maggiormente, ma si vedeva che anche lei era felice.
Almeno non doveva percorrere altra strada e perdere altro tempo. Ashelia invece ringraziò di non dover affaticare più i suoi poveri piedi. 
La cosa che, tuttavia, li fece stupire era il fatto che non si accorsero subito di avere alle spalle una città di quelle dimensioni. Erano fin troppo distratti a pensare agli Heartless e a questo Gerard.
"Bene, in una decina di minuti dovremmo arrivarci, se partiamo subito. Dopotutto è mattina, abbiamo tempo prima che cali il sole. Questo ci dà tempo di cercare questo Gerard". 
"Scusa, Snow. Ma prima ti sei interrotto. Cosa ci andiamo a fare in questa città chiamata Magnolia?", domandò Ashelia, fissando l'immensa mole della città.
Snow schioccò le dita.
"Giusto, hai ragione. Dunque dov'ero rimasto...," fissò ancora un pò il Gps, "Sì, allora dobbiamo cercare una gilda di maghi chiamata "Fairy Tail". Pare che loro siano a conoscenza di Gerard e quindi possibilmente anche di dove si trovi ora".
Ashelia continuava ad avere dubbi atroci che la assillavano.
"Fairy Tail? Gilda di maghi? Cosa sarebbe una gilda di maghi? Maghi come me?". Prima che il ragazzo potesse risponderle, intervenne Stella, che si infuriò parecchio con la compagna.
"Ma sei una testona o cosa? Ti sei letta il manuale del Mondo del Sud che ci aveva dato il Colonnello?".
Ashelia la guardò con uno sguardo colpevole. Stella sbuffò e maledisse la ragazza dai capelli rosa.
"Allora, Fairy Tail è una delle tante gilde sparse per questo mondo. Le gilde di maghi sono gruppi di maghi, appunto, che, vivendo insieme, portano a compimento missioni varie volte ad aiutare la popolazione locale del regno, che mi pare si chiami "Regno del Fiore", e lo disse guardando Snow in cerca di conferma. Quest'ultimo annuì e Stella potè continuare, "Inoltre, esistono Gilde della "luce", vale a dire gilde di maghi che aiutano il prossimo e Gilde "oscure", ovvero quelle che mirano soltanto ad obbiettivi malvagi. Un pò come l'Organizzazione XIII. Fairy Tail è una gilda di luce. Per questo probabilmente conosce Gerard. Hai capito ora?", concluse la bionda, fissando ansiona la compagna. La quale annuì convinta. Ashelia poteva sembrare distratta, a volte. Ma era molto intelligente ed afferrava subito spiegazioni e concetti. 
"Bene, dopo questo piccolo ripasso, direi che sarebbe meglio che ci mettessimo in marcia subito", esclamò Snow, alzando il braccio, a mò di dittatore. Ashelia lo seguì entusiasta. Stella un pò meno...


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Come previsto dall'albino, ci vollero circa una quindicina di minuti per arrivare alle porte della città.
L'ingresso era molto ampio e permetteva il passaggio di più carrozze e cavalli alla volta. Il via vai di gente era immenso e la confusione era molta, soprattutto lungo le vie principali. La squadra era molto disorientanta in quella città sconosciuta. Fortunatamente per loro, il GPS funzionava anche da mappa virtuale. Snow fu in grado di scansionare interamente la città, in modo da averne una mappa completa che potessero usare.
Ma anche con quella, muoversi in quella confusione era davvero difficile.
Ci misero altri minuti preziosi prima di arrivare in quella che sembrava un'enorme piazza, davanti cui troneggiava una maestosa cattedrale, sembrava molto in stile gotico. La cattedrale di "Cardia", come veniva chiamata dai cittadini.
Ora il problema, però, era trovare questa fantomatica gilda.
"Allora? Dove si trova questa Fairy Tail? Non ho voglia di girare a caso per la città in mezzo al casino. Quindi vedi di trovare immediatamente la strada giusta, Snow", e Stella lo disse in tono così perentorio che Snow non se lo fece ripetere due volte.
Tuttavia, nonostante il GPS, le informazioni riguardo Fairy Tail erano inesistenti. Dopo diversi tentativi, sbuffò e perse la pazienza.
"Accidenti! Non trovo nulla su Fairy Tail! Nulla di nulla! Sembra come se non esistesse!", fece per lanciare il GPS ma venne fermato immediatamente da Stella.
"Ti è dato di volta il cervello? Se rompiamo il GPS siamo fritti! Cerchiamo di ragionare. Tu continua a cercare su quel robo lì. Io e Ashelia andiamo a cercare qualcuno che possa darci qualche informazione".  Snow la interruppe con un braccio.
"Perchè non lo fate voi? Mi sono stancato di usare questo macchinario. Mi affatica la vista". La bionda lo guardò in malo modo.
"Sei tu il tecnologico della squadra. Inoltre, io e Ashelia siamo due donne e anche molto affascinanti. Faremmo una impressione migliore noi due donne rispetto ad un armadio biondo che cammina, con uno sguardo truce e quel coso in mano, vestito come un orso polare. Non credi?", e lo guardò con un secondo sguardo ironico, sfoggiando un sorrisetto malizioso.
Snow strinse i pugni e la guardò in cagnesco. Non eran del tutto vere tutte quelle descrizioni, ma purtroppo aveva ragione lei e non poteva ribattere. Per questo sbuffò e continuo ad utilizzare il GPS, ormai senza speranza, mentre Ashelia e Stella andarono a chiedere informazioni. Nonostante molti tentativi, alcuni dei quali si risolvevano in apprezzamenti poco eleganti da parte dei passanti uomini (soprattutto uomini di una certa età, cui Stella minacciava di morte tutte le volte), la frase era sempre la solita. In quella città, Fairy Tail non esisteva. Quindi i casi erano due. O il GPS era guasto, improbabile visto che era opera dei fratelli Elrich, oppure era una gilda in incognito e i cittadini non ne erano a conoscenza.
Perciò, decisero di ritornare da Snow, che imprecava ad alta voce, attirandosi sguardi poco piacevoli dei passanti.
Anche se ritennero opportuno un'ultimo tentativo. Optarono per un gruppetto di ragazzi, vicini al loro compagno.
Erano in tutto due maschi ed una femmina.
Il primo, più alto, portava capelli neri di media lunghezza, un vestito grigio ed un cappotto nero e oro. L'altro ragazzo, aveva capelli di un bianco acceso e una sciarpa del medesimo colore intorno al collo. Mentre era completamente sbottonato davanti. Sulle spalle di entrambi vi erano degli strani gatti, rispettivamente un gatto bianco ed uno rosso.
La donna, invece, portava una lunga mantella di colore azzurro. Capelli raccolti in due Chichon, di un nero cupo. 
Era il loro ultimo tentativo, poi avrebbe mandato al diavolo quella città e la gilda.
Fu Stella a fare la prima mossa, rivolgendosi alla donna.
"Hem, chiedo scusa, potrei chiedervi un'informazione sulla città? Sapete, siamo appena arrivati per la prima volta e siamo un attimo disorientati". I tre si voltarono non appena la sentirono parlare.
Fu però il ragazzo albino a risponderle.
"Ah, certamente. Anche noi siamo di passaggio e non siamo di qui, ma la conosciamo abbastanza bene. Chiedete pure". Lo disse con un tono misto di gentilezza e strafottenza. Ashelia aveva voglia già di ringraziarlo. Stella invece voleva già minacciarlo di morte. Si trattenne dal farlo e si esibì in un sorriso falsissimo.
"Vi ringrazio molto. Sapevamo che in questa città vi era una gilda di maghi chiamata Fairy Tail, ma sembra che non riusciamo a localizzarla. Potete dirci dove possiamo trovarla?". Il tono era il medesimo di quello del ragazzo.
Ma la reazione dei tre fu inaspettata. Sia lui che il compagno strabuzzarono gli occhi, mentre la donna fece una smorfia. Ci mise un pò a rispondere.
"Ah, state cercando Fairy Tail...Mi dispiace dirvelo, ma Fairy Tail non esiste più...E' stata sciolta qualche mese fà...", e lo disse con un tono molto triste e dispiaciuto.
Inutile dire che ad Ashelia e Stella caddero le braccia. Di male in peggio.
"E ora come facciamo a trovare questo Gerard Fernandez se non abbiamo neanche un punto di partenza?", domandò a bassa voce la rosata alla compagna, la quale sbuffò.
"Non ne ho idea. Sembra che la fortuna ci abbia abbandonato...". Nonostante il flebile tono di voce, i due ragazzi riuscirono chiaramente ad udire quel nome, che a loro suonava molto familiare.
"Avete detto Gerard Fernandez?", chiese sempre l'albino.
"Sì, proprio lui. Lo conoscete?", replicò Ashelia, guardandolo speranzosa.
"Eccome. Facciamo anche noi parte di una gilda. Conoscevamo Fairy Tail ed eravamo una gilda molto unita a loro. Quindi conosciamo, seppur in parte, anche Gerard". Ashelia cacciò un gridolino e Stella si esibì in un sorrisetto. Quel tipo iniziava a piacergli.


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Snow aveva notato le due ragazze in compagnia di quel gruppetto e lì per lì non se ne accorse subito. Facendosi più attento, tuttavia, notò degli strani simboli, identici. Uno sul cappotto del ragazzo dai capelli neri, l'altro sul braccio sinistro del compagno. Era sicuro fossero simboli di una gilda. Magari era proprio Fairy Tail. Si decise a scattare una foto di soppiatto, con il GPS, in modo che potesse identificarlo. Ci volle poco al macchinario per analizzare quel simbolo. E Snow ci rimase male dal risultato. Non era di Fairy Tail, ma di un'altra gilda, chiamata SaberThooth. Nulla di importante nelle ricerca della loro gilda. Ma quando vide brillare gli occhi di Ashelia e Stella esibire un sorrisetto, qualcosa lo insospettì. Perciò si diresse verso il gruppetto.
Venne accolto dalle due ragazze, che subito lo inserirono nel discorso. Fu Ashelia a farlo.
"Snow! Questi ragazzi conoscevano sia Fairy Tail che Gerard! Possono aiutarci!".
Il ragazzo li guardò con sospetto. Anche i tre interlocutori erano sorpresi dall'uomo. Era molto alto e di certo non inspirava fiducia alla prima occhiata.
"Sì, può essere. Dopotutto sono anche loro facenti parte di una gilda di maghi, chiamata Saberthooth. Non vedo perchè non credergli". I tre si sorpresero ancora di più.
"Sai che siamo di Saberhooth? E' per il simbolo, giusto?", domandò il moro, indicandolo sul proprio petto. Snow annuì. E il compagno dai capelli bianchi si inorgoglì. Era ovvio che la loro gilda era conosciuta anche dagli stranieri.
"E diteci, dove possiamo trovare Gerard?", chiese Stella, sempre rivolgendosi all'albino. Il quale la guardò con aria di sfida e superiorità.
"Fermi un attimo. Non sappiamo chi siete e il perchè state cercando Fairy Tail o Gerard". 
Ok, la fiducia che Stella iniziava a provare per quel tipo, svanì in mezzo secondo. Gli impulsi omicidi ripresero il sopravvento.
Stava per dirgliene quattro, ma venne interrotta da un gesto di Snow, che prese la parola.
"Chi siamo è un'informazione che non vi deve importare. Il perchè li stiamo cercando anche. Se sapete dove sono bene, altrimenti possiamo anche salutarci qui". Il tono che aveva usato era neutro. Non era ne cordiale e troppo aggressivo. Fu però la donna del trio a fermarlo.
"Aspetta! Non avere fretta. Vi diremo tutto ciò che sappiamo, ma non qui all'aperto. Conosciamo un bar non troppo frequentato. Lì sarebbe perfetto". Snow guardò la donna con un sorriso.
A quanto pare i modi neutrali di Snow funzionavano, penso tra se Stella. E soprattutto la donna sembrava molto più ragionevole del suo compagno dai capelli bianchi. 

E così, il gruppetto si mise in moto nella confusione cittadina. Ci volle qualche minuto per arrivare in quest piccolo bar. Era nascosto in una delle tante minuscole vie che intrecciavano la città in più punti. Aveva un'insegna non troppo illuminata. E non aveva un bell'aspetto, in generale. Il gruppo entrò comunque. Non era affollato, anzi, oltre a loro, vi erano solamente altre due persone, ma la luce era talmente fioca che non riuscirono a vederli in faccia, oltre all'oste, ovviamente. Si sedettero in un angolo appartato. Snow e la donna si sedettero da una parte, gli altri quattro dall'altra. Ci volle qualche secondo di più affinchè la donna prese la parola.
"Bene, credo che prima di parlare di altro, sarebbe bene presentarci come si deve. Io mi chiamo Minerva, mentre il ragazzo cupo dai capelli neri", ed indicò quest'ultimo, risentito per l'aggettivo non fin troppo garbato della donna, "Si chiama Rogue. Il suo compagno, invece, fin troppo vispo, è Sting", e spostò la visuale alla sua destra. Fece un cenno di saluto con la mano.
"Come già sapete, facciamo parte di Saberthooth, una gilda di maghi. Voi invece?", domandò al ragazzo che aveva di fianco.
"Io sono Snow Viliers. La bionda è Stella Nox Fleuret, mentre l'altra ragazza è Ashelia. Piacere nostro". Stella non salutò nemmeno. Ashelia invece, raggiante, agitò le braccia a destra e a manca.
"Dunque, ora che abbiamo finito con le presentazioni, cosa volete sapere?", fu la seconda domanda della donna.
"Tutto. Fairy Tail. Gerard Fernandez. Non estromettere nessun dettaglio, nemmeno il minimo". Minerva lo guardò con uno sguardo deluso.
"Mi aspettavo che ci diceste almeno i motivi del perchè dovremmo fornirvi tali informazioni...Gerard è un mago rinnegato per il consiglio della magia. E' proibito anche solo averci a che fare. Sting aveva ragione. Sarebbe interessante che ci informaste anche voi".
"Consiglio della magia?", chiese Ashelia, guardando, dubbiosa, Minerva. Stella la guardò ancora in cagnesco. Non aveva proprio studiato...
"Un gruppo ristretto di maghi che ha il compito di controllare varie gilde. E anche di dettare leggi che le riguardano. Ma non sviamo il discorso. Non toccherebbe anche voi dirci qualcosa?", ribadì la maga, sempre tenendo lo sguardo fisso su Snow.
Lo sguardo di lei era davvero penetrante. Quasi sensuale. Era difficile resisterle, tant'è che persino Snow fu costretto ad abbassare il suo per qualche secondo. Stella era molto riluttante e cercava in tutti i modi di impedire al suo compagno, con sguardi e gesti, di poter parlare.
"Forse dovremmo veramente farlo...", disse Snow, con la voce incrinata dal dubbio.
"Snow! Non possiamo farlo! Sai benissimo che va contro ciò che ci ha ordinato!", rispose Stella, alzando il tono della voce ed attirandosi gli sguardi di Sting e Rogue, oltre a quello preoccupato di Ashelia.
Non ottenendo risposta, continò imperterrita.
"La missione è top secret, così come anche le nostre identità! Già il solo avergli rivelato i nostri nomi va contro....", non finì la frase che Snow battè i pugni sul tavolo, facendo trasalire i presenti, soprattutto Minerva.
"Adesso basta, STELLA!". Enfatizzò molto il nome della compagna, che strinse i pugni e lo guardò stupita.
"Sono io il capitano della squadra, in fin dei conti. Ho io il comando e decido io cosa fare oppure no! Perciò non sta a te prendere una decisione. Ho come la sensazione che siano dei bravi ragazzi, delle persone su cui poter contare. Altrimenti non ci avrebbero detto nulla riguardo il loro conoscere Gerard o la gilda e non ci avrebbero portato qui. Tanto meno sembrano dell'organizzazione. Non vedo motivi per tenerglielo nascosto. Noi gli diciamo tutto e loro anche".
Guardò poi la donna con uno sguardo di fiducia, completamente ricambiato. Stella era furiosa. D'altro canto Snow aveva ragione. Non era lei a comandare, ma se lui avrebbe detto qualcosa, se ne sarebbe pentito, quasi sicuramente.
Riprese la parola Snow, tremante dall'emozione.
Stavano, di fatto, andando contro gli ordini del Colonnello, che gli impedivano di parlare di Organizzazione, Heartless, Energy e chicchessia.
Poi le parole iniziarono a fluire come un fiume in piena.
Raccontò loro della loro Energy, della XIII, di Xemnas e dei Nessuno. Della loro missione, del perchè cercassero Gerard e quale era il suo ruolo in tutto ciò. Non estromise nessun particolare. E a mano a mano che parlava, i tre di Saberthoot trattenevano il respiro e strabuzzavano gli occhi sempre di più.
Quando Snow sospirò profondamente e concluse il discorso, per poco i tre non svennero dallo stupore.
"Io-io sono senza parole...", proferì la donna, guardandolo di sott'ecchi.
"Non avrei mai pensato tutto ciò...Nemmeno nei miei incubi peggiori...", replicò Sting, con il sudore che gli imperlava la fronte.
"So che può essere difficile da credere. Ma dovete fidarvi di noi. Non raccontiamo favole. E' tutto vero. Dalla prima all'ultima parola". Mentre proferiva tali parole, fissava Minerva. Era la meno stupita, ma sembrava che le parole del ragazzo l'avessero in parte convinta. Il suo sguardo era molto deciso. Non sembrava quello di un bugiardo.
"Sì, lo so...Si fa fatica a credere a ciò, senza nemmeno uno straccio di prova, se non quell'aggeggio...", ed indicò il GPS che Snow aveva mostrato loro durante il racconto. Una tecnologia che non avevano mai ammirato, "Tuttavia, mi sento di poter credere alle tue parole. Non so perchè, ma anche io ho il presentimento che siate persone di cui potersi fidare ciecamente", e lo guardò con un sorriso sincero, ricambiato dal ragazzo.
Stella, che non aveva proferito parola per tutta la durata del racconto, intervenne tempestivamente.
"Bando alle ciance, ora diteci quello che sapete su Gerard e quell'altra gilda". Minerva la fissò col solito sorriso, mentre Snow sembrava stizzito da quell'intervento.
"Quando hai ragione, hai ragione. Una promessa è una promessa", poi si schiarì la voce, "Dunque, a dirti la verità, non sappiamo molto di Gerard. Non abbiamo sue notizie da qualche mese, da quando Fairy Tail si è sciolta".
"Sciolta? Faceva parte di Fairy Tail?", intervenne Ashelia.
"No, ma era molto amico di molti membri della Gilda. Abbiamo incontrato qualche giorno fa proprio alcuni di loro, che avevano intenzione di rifondare la gilda. Ma non abbiamo chiesto nulla di Gerard, anche perchè non ci interessava. Ma probabilmente nemmeno loro vedevano Gerard da tempo. Sembra come essersi volatilizzato nel nulla", rispose Minerva, con sguardo ambiguo.
"Nessuna idea di dove possa trovarsi, quindi?", domandò Snow, toccandole la spalla. 
"Nessuna. Niente di niente. Forse se riusciste ad incontrare un membro di Fairy Tail in particolare, potrebbe dirvi dove trovare Gerard".
"Chi sarebbe questo membro? Sapete dove trovarlo?", la interruppe sempre Ashelia.
"Ma certo. In realtà si tratta di una ragazza. Si chiama Erza Scarlett ed era la maga più forte di Fairy Tail, un'ottima spadaccina. Era molto amica di Gerard e sicuro sa dove lo potete trovare. Qualche settimana fa, dicono di averla visto nei pressi di Crocus, la capitale del regno. Con quell'aggeggio, credo non avreste problemi a trovare la città", concluse la donna, indicando l'oggetto.
Snow annuì. Trovare la città non era il problema principale.
"Molto bene, quindi troviamo la città. Poi questa "Erza". Ed infine Gerard. Sembra poter funzionare". Stella si alzò di scatto.
"Ma certo! Così buttiamo via altro tempo in un viaggio praticamente inutile, visto che la ragazza potrebbe benissimo aver lasciato la città. E non abbiamo nemmeno la certezza che sappia veramente dove si trovi Gerard. Continuo a non fidarmi di questi qui...", ed indicò soprattutto il ragazzo che aveva di fianco a lei, Sting. Il quale la guardò con un misto di rabbia e odio.
"Senti...", Sting non riuscì a completare la frase, Snow percepì qualcosa al di là della sua figura.
Si alzò d'improvviso dalla sedia, stupendo i presenti.
"Hey, ma che ti prende...?!", intervenne Sting, alzandosi anche lui. Ma Snow non ci fece caso.
"Stella, Ashelia...". Le due non compresero subito ciò che Snow voleva dir loro.
"Sono qui...". Poi d'un tratto, l'esplosione. Tutto si fece di un nero come la pece. Il fumo iniziava a spargersi per l'ambiente.
Prima di avere la sensazione di essere trascinato verso il cielo da qualcosa, l'occhio di Snow caddè sulle due persone presenti con loro in quel bar. Come aveva fatto a non accorgersene subito.
Il nero delle loro vesti.
Erano davvero loro...


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Con un "puf", l'uomo atterrò in quello che sembrava un immenso deserto. Davanti, dietro, alla sua destra, alla sua sinistra. Solo sabbia e dune. Il portale sparì in pochi secondi, creando un leggero venticello che sollevò il suo mantello, rosso sangue.
La spada posta dietro la sua schiena.
Il braccio sinistro, come sempre, sostenuto dalla manica della sua veste.
Auron non era per niente felice di quel viaggio. Non solo aveva disintegrato qualche migliaio di Heartless. Ora era pure incappato in un deserto, senza sapere minimamente dove andare.
Ovviamente tutta la colpa ricadeva su Mustang e sul suo non fidarsi di quel Kisuke Urahara. Perchè mai mentirgli sulla sua missione? Perchè non dirgli chiaramente che lui, Auron, era in missione per conto solo e solamente del Colonnello? Perchè non dirgli che la sua "quest" era di ritrovare i tre generali mancanti? 
Bah, ormai Auron non si faceva più troppe domande sulle azioni di Mustang.
Certo era che se doveva riportare alla base quei tre, in solamente sette giorni, forse meno, doveva darsi una mossa.
Perciò si mise in marcia, non sapendo nemmeno come orientarsi. 
Solamente dopo qualche minuto, si diede dello stupido, accorgendosi di avere il GPS nella sua tasca della mantella. Imprecò come se non ci fosse un domani e si mise ad armeggiare con quel coso.
L'unica cosa che doveva fare era solamente inserire il luogo in cui doveva recarsi e gli appariva la direzione esatta. 
Perciò non ci mise molto, digitò la parola "Hueco Mundo" ed un allarmò suonò improvvisamente.
"E ora che diavolo succede?! Dannatissimo marchingegno!". La freccia direzionale puntava esattamente ai suoi piedi.
"AH! Ma cosa diavolo vorra dire! Significa forse che si trova sotto terra e devo scavare?! Accidenti, non ci capisco niente!". Ed imprecò ancora di più. Poi si accorse che se si girava, la freccia girava anch'essa.
Lo colse un'illuminazione.
"Oh, significa che sono già nell'Hueco Mundo. Perfetto! Ora devo solamente cercare quell'altro luogo".
Digitò per la seconda volta "Las Noches" e la freccia iniziò ad indicare la sua destra, verso quella che sembrava un'immensa duna.
"Stai a vedere che si trova proprio dietro quella duna...".
Si mise perciò in cammino verso quella collina si sabbia, che, a dispetto delle apparenze, sembrava più lontana del previsto.
Mentre camminava, continuava a brontolare e imprecare contro Mustang e Urahara e sul fatto che nessuno dei due si fidava completamente dell'altro.
"Certo che però è strano. Solo ora mi sono accorto di quanti Heartless ho fatto fuori. Eppure nel mondo dell'Ovest dovrebbe esserci anche la squadra Beta?  Mi chiedo se ne abbiamo incontrato qualcuno durante il viaggio. O peggio ancora, qualcuno dell'organizzazione. Anche se con tutta quella confusione delle squadre che ha fatto Mustang, non mi stupirei che si siano ritrovati a litigare tra di loro", Auron parlava da solo. Era solito farlo quando era nervoso oppure eccitato dal combattimento. E in questo momento era davvero innervosito.
"Oppure sono stati catturati? E se fosse davvero così?". A queste domande, Auron non diede risposta.
Alzò le spalle in segno di menefreghismo e continuò per la sua strada.
"Certo che qui fa proprio caldo...Ci vorrebbe una ventata d'aria fresca in questo posto...". Ciò che richiese non tardò ad arrivare.
Un vento gelido lo percorse da capo a piedi e lo costrinse a voltarsi.
In meno di due secondi, da uno squarcio di enormi dimensioni, comparvero un gruppo numeroso di creature nere come la pece.
"Heartless...Ti pareva che mi seguissero fino a qui...", poi un lampo fece spalancare gli occhi ad Auron.
La loro forma era nettamente diversa da quella degli Heartless normali. Erano molto più grossi, privi di arti e con delle strane maschere bianche sui volti. Tuttavia avevano anche loro dei "buchi" in corrispondenza dell'addome.
"Somigliano ai Darkside, ma sono più imponenti ed emanano un'energia davvero notevole", disse Auron a bassavoce, portando la mano destra alla sua lama, la Masamune. Era una delle spade più potenti all'interno dell'Energy e probabilmente anche dell'intera Galassia. La sua peculiarità era di potenziarsi ogni volta che Auron combatteva contro nemici molto potenti. Più colpiva, più lei ed Auron diventavano più forti. Un ciclo che poteva ripetersi all'infinito. Non per nulla Auron era uno dei membri di spicco dell'Energy. E proprio a lui, Mustang aveva affidato questa missione di vitale importanza...
"Beh, Darksider o no, non importa. Fatevi avanti, razza di mostri...".
Come se non bastasse, il GPS si mise a vibrare nella tasca di Auron, mentre iniziò a suonare uno strano allarme. Auron lo tirò fuori, imprecando per l'ennesima volta.
"E ora che caspita succede...". Uscì una strana voce metallica dal GPS.
"Attenzione! Rilevate forme di vita senzienti e pericolose! Nemici di classe E rilevati! Hollow, gruppo di Menos Grande, Categoria Gillian! Livello: alti seggi del Gotei 13!".
"Menos Grande?! Gillian?! E ora che centrano gli Shinigami!? Porca putt...", non terminò la frase, che improvvisamente da una dozzina di quelle creature partirono dei raggi di colore rosso che puntarono proprio il guerriero dell'Energy. Il quale non fece in tempo a schivarli.
"Ma scherziamo...", fu colpito in pieno, mentre l'esplosione generò un polverone enorme.
Le creature lanciarono all'unisono delle spaventosa grida, che rimbombarono tra le dune del deserto.
Le grida cessarono quando la polvere si diradò e davanti a loro si ergeva una figura con una spada in pugno.
Il mantello che svolazzava da una parte all'altra.
"Che un'attacco del genere possa anche solo farmi un taglietto...Siete più grossi dei Darksider, ma fate molta più pena!".
Auron si gettò a spada sguainata verso quelle creature.
Con il primo fendente tranciò di netto quattro Gillian, che sparirono in una miriade di pezzi. 
"Fuori quattro. Sono circa venti, ne mancano sedici!".
Altro fendente lanciato a mezz'aria. 
"E siamo a nove! Forza, continuate pure a gridare come femminuccie!".
Altri raggi furono lanciati verso Auron, che li tagliò di netto con la sua lama, la quale divenne rossa come il sangue, proprio come quei raggi.
"Bene. Vediamo come ve la cavate contro i vostri stessi colpi!" e lanciò dalla sua Musamune i medesimi raggi scarlatti. 
"BUM! Fuori sei! Gli ultimi cinque e poi ho finito il lavoro!".
Senza aspettare altri secondi in più, si sbarazzò degli ultimi con fendenti corpo a corpo. 
"Tsk. Che spreco di tempo ed energie. Razza di bestie senza cervello!".
Atterrò a piedi pari, alzando un po di sabbia. Non fece nemmeno in tempo a posare la spada, che con un fragore assordante, altre grida si propagarono tra le dune del deserto.
"Non ci credo...".
Da un secondo portale, una ciunquantina di Gillian uscirono in massa, mentre le loro grida assordanti fendevano l'aria.
"Hm. Arrivano i rinforzi...", poi, un sorriso spavaldo si materializzò sul volto di Auron, mentre si passava la lingua sulle labbra.
"Sembra che ci sarà ancora un pò di divertimento!", poi agitò la spada davanti a se, caricando il suo fendente migliore.
"Ora vediamo se sapete resistere a questo, immonde creature!", fece per scagliare il suo colpo, ma venne interrotto ad un'enorme vortice d'acqua che andò a cozzare proprio contro i Gillian, distruggendone, nell'impatto, più della metà. Come se non bastasse, davanti a lui, sfrecciarono tre figure, che Auron non fu in grado di riconoscere. Quest'ultime distrussero in poco tempo gli ultimi Gillian rimasti. E senza che Auron potesse aprir bocca, in un batti baleno si trovò circondato da quelle tre figure, che ora potè osservare meglio. Erano delle donne, anche molto affascinanti. Una di loro, la più alta, aveva la pelle scura e capelli castani, che le arrivavano sulle spalle. Di fianco a lei, la più bassa del trio, portava corti capelli di un blu marino. La cosa che stupì Auron erano gli occhi. Uno castano, l'altro blu. Infine l'ultima, con lunghi capelli neri e una mano che si copriva la bocca. Aveva tutte e tre quasi il medesimo vestito, di colore bianco.
"Ma bene, vedo che abbiamo qui uno stolto umano. Ormai non ci stupiscono più di nulla!", disse la ragazza dai capelli azzurri.
"Parla per te, Apache! Sei tu che ormai non stupisci più di nulla!". La prima che parlò si voltò verso di lei, esibendo uno sguardo assassino.
"Cosa hai detto?! Prova a ripetere quello che hai detto, brutta scrofa pelosa!". 
"Come?! A chi hai dato della scrofa pelosa!?". Intervenne la terza, con un tono molto pacato.
"A te, Mila. L'ho sentita pure io...".
"Ti ci metti pure tu, Sun-Sun!? Siete entrambe delle poco di buono!", replicò la più alta delle tre, con i denti a squalino.
"Sei tu la poco di buono, razza di bestia pelosa?!", ripetè l'azzurra.
"Sempre i soliti aggettivi! Aggiornati un pò, pappagallo petulante!". Le due andarono avanti per un bel pò, mentre Auron le osservava allibito. Ma chi diavolo erano? Intervenne sempre la terza incomodo, che tentò di riappacificare la situazione.
"Oh oh, non potete smetterla per qualche secondo? Non vedete che abbiamo un ospite?".
Le due non sembravano minimamente ascoltare la loro compagna, ma si potevano chiaramente udire aggettivi poco gentili riservati a quest'ultima.
"Ora piantatela! Non è il momento di bisticciare, ragazze!". A quella voce, le due sembrarono rinsavire, anche se ci vollero altri secondi preziosi prima che cessassero del tutto, mentre Sun-sun, sbuffò e alzò le spalle. Era sempre la solita storia...
"Anche se mi hai risparmiato un bel pò di fatica, non c'era bisogno di intervenire. Ma immagino io debba ringraziarti, dopotutto. E non soltanto te", disse Auron, rivolto, prima alla voce alle sue spalle e infine alle tre ragazze.
"Già, lo sospettavo. Ma sai, le ragazze sembravano irrequiete. E ho dovuto portarle a far fuori qualche Gillian", ripetè la figura dietro Auron.
Era una voce femminile, molto suadente.
"Vedo. Sono molto attive queste tue amiche. Forse dovresti provare con un bel guinzaglio". A quella frase, le tre davanti a lui lo guardarono con sguardi assassini.
"Hey, ma come ti permetti, vuoi che ti prendiamo a calci nel sedere...?", ad un'occhiata della donna dietro Auron, Mila si interruppe.
"Anche si ci provaste, contro di lui non potreste nulla. Dico bene, Auron?". Quest'ultimo si voltò. Davanti a lui, una donna. Sembrava circa sulla trentina. Portava un vestito di colore bianco che lasciava trasparire molte zone, come l'addome, la schiena, le gambe e parte del seno. Le copriva quasi tutta la faccia, ad eccezione degli occhi e della fronte. Aveva corti capelli biondi, ma alcune trecce le cadevano sulle spalle. Ma soprattutto degli splendidi occhi verdi,come smeraldi. Persino Auron vacillò per la bellezza della donna.
Poi si riprese e la fissò con uno sguardo intenso ed un sorrisetto ironico.
"Dici bene, Harribel, terzo Generale...!"


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I due si fissavano da qualche minuto. La distesa di ghiaccio sembrava distendersi a perdita d'occhio. Il freddo era pungente, ma nonostante questo, nessuno di due sembrava risentirne. L'uomo dal cappotto nero osservò per diverso tempo la persona che gli stava davanti, nettamente più alta di lui. Poi si decise a parlare, con tono serio e deciso.
"Vedo che siamo di poche parole...Temo che non abbia afferrato la mia domanda. Le ho chiesto se per favore potesse mostrarmi la via per arrivare al quartier generale della Marina Militare. Sa di cosa sto parlando?".
L'uomo davanti a lui era allibito. Quel tipo con la giacca color pece emanava una strana energia negativa. Soprattutto quell scudo che portava sulla schiena.
Non sapeva il perchè stesse cercando la Marina. Ma di sicuro non era un tipo di cui potersi fidare. O a cui rivelare certe informazioni...
Perciò finse ingenuità, come sempre. L guardò con uno sguardo sorridente.
"Mi spiace, ma non ho idea di dove si trovi. Continuano a spostarlo e temo di essere rimasto indietro coi tempi".
L'uomo in giacca lo fissò. Era ovvio che stava mentendo, ma poco importa. Era un povero umano come gli altri. Perchè perdere tempo con uno come lui?
Si decise a congedarsi.
"Vabbè, fa nulla. La ringrazio lo stesso. Alla prossima!". 
E così com'era venuto, se ne andò, senza dire altre parole.
Prima che sparisse dalla sua visuale, il suo interlocutore gli rivolse un'ultima domanda.
"Posso sapere chi sei e perchè cerchi la sede della Marina?". 
Quest'ultimo ci mise un attimo di troppo per rispondere. Poi si voltò verso l'uomo con gli occhiali da sole ed il fagotto.
"Beh, per il bene di entrambi, è meglio che tu non lo sappia. Addio!". In quel momento, un'ondata di energia investi l'uomo, che barcollò per qualche secondo.
Prima che potesse anche solo accorgersi di quanto fosse accaduto, davanti a lui vi era il vuoto più totale. Solo distese di ghiaccio a perdita d'occhio.
Dell'uomo incappucciato, nessuna traccia...





EPILOGO: Snow, Stella ed Ashelia approdano nel mondo del Sud, dove apprendono da niente meno che i draghi gemelli e Minerva, della scomparsa di Fairy Tail. Ma nel frattempo vengono attaccati da due individui, cui Snow sembra aver riconosciuto i poteri.
Nel mentre, Auron è giunto nel mondo dell'ovest, dove dapprima combatte contro un gruppo di Gillian ed in seguito fa la conoscenza delle tre fraccion di Harribel, nonchè di Harribel stessa, definita il "terzo Generale". Ma sarà proprio lei uno dei generali di Mustang?
E chi sono quei misteriosi individui, uno dei quali alla ricerca della base della marina? Qual'è il suo scopo e perchè cerca proprio la base della marina?





 




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