Non ci credo

di F_S
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Prologo

 

Nel palazzo del regno di Wonder, precisamente nella sala del trono, stava succedendo un evento che avrebbe cambiato la vita di una bambina.


L'uomo, che era seduto sul trono, guardava la donna, stringere tra le braccia, l' esile neonata che dormiva. Entrambi guardavano la neonata dormire beatamente ignara di tutto ciò che la circondava.


Il silenzio venne interrotto dalla voce del re.


— Allora figliolo, hai pensato a ciò che ti ho proposto? — chiese il re guardando il figlio, che si alzò da quella domanda.


— Sì, padre. Abbiamo deciso di dare in adozione nostra figlia, ma voi non dovrete intromettervi nella nostra vita. Lasciateci in pace. — disse l'uomo accarezzando la guancia della bambina, che si svegliò dal sonno.


Il re a quelle parole fu felice, dare la bambina in adozione era opportuno per salvare il nome della famiglia reale.


— Bene, figliolo. Grazie a ciò il nome della famiglia sarà salvo. —  Esclamò, contento, il re alzandosi dal maestoso trono, seguito dalla sua regina.
— Camelot, porta questa bambina nel regno dei gioielli. — ordinò l'uomo dando la bambina ad un anziana donna dall'aspetto gioviale.


— NON POTETE! — urlarono il padre e la madre della bambina.


— Toulose, Elsa, non avete più diritti su questa bambina. — disse la regina in tono autoritario ma basso.


— Ma lei è nostra figlia! —disse lei avanzando un passo.


— Elsa.. fattene una ragione. — concluse il marito mettendole un braccio sulle spalle e attirandola in un abbraccia consolatorio.


Elsa sussurrò un "D'accordo..." per poi portare il volto nell'incavo del suo collo.


La donna anziana esito un attimo, ma si ricompose e porto la bambina lontano dai suoi genitori, precisamente nel regno dei gioielli.



...



La donna anziana di nome Camelot, scese dalla mongolfiera e tra le braccia la piccola neonata riprese a respirare regolarmente.


— "Chissà perché mal respira?" — si chiese mentalmente Camelot.


Si avvicinò ad una casa in cui i bambini di qualsiasi età venivano adottati.


Bussò e la porta si aprì, mostrando una figura sconosciuta.


— Salve, il mio nome è Camelot. Vorrei dare in adozione questa bambina. Il suo nome è Fine. — disse Camelot, avvicinando la bambina a quella figura, per fargliela vedere meglio.


— Certo, chiunque è il benvenuto qui. —  Rispose ella guardano la bambina caduta tra le braccia della signora, addormentata in un sonno senza un incubo per una bambina, ma l' incubo sta per iniziare per la bambina.




 
Continua...




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