Antithesis

di lispeth_
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Era una gelida mattinata di febbraio.
Xavier era avanzato di qualche metro per controllare la zona.
Il mondo era rivestito di silenzio e cenere.
Vedi qualcosa? chiesi tremando leggermente.
La mia voce si spezzò all’ultima sillaba, il freddo era talmente pungente da penetrare nei polmoni in pochissimi secondi.
Xavier non rispose, teneva il fucile con la mano sinistra, ancora visibilmente ferita. Avanzava lentamente tra le macerie, i resti del villaggio scricchiolavano sotto alle sue scarpe.
Nessuno era sopravvissuto al bombardamento.
Eravamo solo io e lui.
Senza via d’uscita.




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