The Mission: Protection

di Juliet Leben22
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The Mission: Protection.
 



Prologo


Le tende marroni e sporche dell’hotel avrebbero ormai dovuto logorarsi a furia di guardarle, ma qualcosa sembrava calmarlo da quell’attesa estenuante.  Le domande che si erano affollate nella mente, per quell’ora e mezza, erano decisamente troppe.
Castiel li aveva convocati lì, gli aveva detto di rimanere in quella stanza e di attenderlo che aveva importanti novità e un compito da affidargli.
Era stato veloce e sbrigativo e non aveva accennato a nessuna chiara spiegazione.
 
“Diamine ma dove sei”, pensò Dean Winchester, alzandosi dalla parte finale del letto su cui era seduto.
Uno specchio si trovava a pochi metri da lui. Il viso era preoccupato e stanco, stretto in una smorfia di impazienza e, nonostante questo, sempre di bell’aspetto.
Si accarezzò i capelli che ormai erano decisamente troppo lunghi per i suoi gusti. Avrebbe dovuto dire a Sam di tagliarglieli.
-Credi che sia in pericolo?- intervenne Sam, distraendolo dai suoi pensieri.
-No Sam, credo che si sarebbe teletrasportato qui da noi.-
Il fratello più giovane annuisce, poco convinto. –A cosa pensi?-
-Che il compito che ci vuole affidare non sarà affatto facile.-
-Ha detto che doveva passare dal Paradiso prima, magari è stato trattenuto.-
Dean annuisce. –Magari ha qualche commissione personale prima di arrivare, ma io ho fame!-
-Dean, ti sembra il momento di pensare al cibo?-
Non aveva fame, ma pensare a qualcos’altro lo distraeva dalla vicenda.
-Che c’è di male? E’ umano! Ho voglia di un hamburger e delle patatine fritte!-
-Tu non pensi al tuo cuore mai eh…-
-Senti, se nemmeno l’Inferno è riuscito a uccidermi, non lo farà di certo un piccolo panino!- di giustificò.
Sam sospirò, sorridendo al fratello.
La tensione ormai era palpabile e non si poteva far altro che sdrammatizzare.
Cosa voleva Castiel?
Cosa c’era di così urgente?
Quale missione voleva affidargli?
Non era chiaro, tutto era ancora coperto di nebbia fitta.
L’unico modo era aspettare, certo. Ma quell’attesa si stava rivelando pungente e pesante.
I pensieri dei due fratelli vennero interrotti dall’arrivo dell’angelo, in perfetto stile.
-Ciao ragazzi. Scusate il ritardo… sono stato trattenuto.-
Castiel però, non era solo. La sua mano afferrava il braccio di una ragazza dai capelli nocciola, ricci e lunghi fino a metà schiena.
Indossava dei leggins neri e una maglietta ciliegia monospalla, che contrastava con i suoi occhi azzurro ghiaccio.
Vedendo lo sguardo dubbioso e sorpreso dei due ragazzi, l’angelo si accinse a fare le presentazioni.
-Sam, Dean… lei è Elenie.-

Note dell'autrice: Ciao a tutti! Sì, so che ho già una long attiva a cui tengo molto, ma avevo l'ispirazione... e poi vi prometto che sarà breve!
Spero che vi piacerà e se vorrete darmi un'opinione, critica o positiva che sia, non potrà che farmi piacere!
Un abbraccio e grazie a chi leggerà!
Juliet




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