"Tu
non sai niente, Jon Snow".
Jon
trasalì, annientato da quella frase, sgranando gli occhi per
il
dolore che gli aveva provocato alla mente e al cuore.
Osservò
Melisandre a bocca aperta, incapace di dire altro, incapace di
arrabbiarsi e schiacciato dalla marea di ricordi che quelle poche,
semplici parole avevano risvegliato in lui.
"Tu
non sai niente, Jon Snow".
No,
non doveva dirlo, non lei. Melisandre NON poteva, non ne aveva alcun
diritto! E non gli importava se l'avesse detto per caso o
perché
quella strega sapesse più cose di lui di quante gliene
avesse date
ad intendere, non doveva dirle e basta. Faceva ancora troppo male
ascoltarle, lo avevano colpito direttamente al cuore, come le frecce
che Ygritte era tanto brava a scoccare, con quella sua precisione
millimetrica. Solo una volta aveva visto fallire la Bruta. Con lui,
quando l'aveva abbandonata, quando lei lo aveva lasciato andare.
Aveva sbagliato di proposito quella volta, Ygritte, lo sapeva. Non ce
l'avrebbe fatta ad ucciderlo e questo senso di colpa lo avrebbe
tormentato per sempre. Sarebbe stato meglio se quella volta Ygritte
avesse preso meglio la mira...
"Tu
non sai niente, Jon Snow".
No,
non era come quando lo diceva Ygritte. Erano le stesse parole, la
stessa frase. Ma non la stessa voce calda e strafottente, allegra e
biricchina. Non era lei e non lo sarebbe stata mai più.
E
mai più avrebbe permesso a qualcun altro di rivolgersi a lui
con
quelle parole.
Erano
solo sue... E di Ygritte... In quelle sei parole era racchiuso tutto
quello che era stato il loro mondo... E le avrebbe difese, come non
era stato capace di difendere lei.
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