Gormiti-02
Gormiti: Due nuovi avversari
Una fanfiction di Gormiti: Il Ritorno dei Signori della Natura scritta da:
Justice Gundam
Salve a tutti, amici fan dei Gormiti!
Ho avuto modo di vedere che il primo capitolo di questa storia, anche se non
ha ricevuto nessuna recensione, è stato comunque letto da un certo numero di
persone! Beh, non preoccupatevi, non sono uno di quelli che hanno bisogno di
recensioni per andare avanti col lavoro! Mi basta sapere che c'è qualcuno che
legge, e poi per me scrivere è un piacere! Quindi... non preoccupatevi, sono
sicuro che questa storia andrà avanti fino alla fine!
Innanzitutto, spero che tutti voi abbiate passato un buon Natale... e che
anche l'ultimo dell'anno sia andato bene! Io, da parte mia, l'ho passato a casa
a studiare per i miei esami... ma ho comunque avuto il tempo di dedicarmi alla
mia scrittura e di proseguire con le mie storie! Con l'augurio che il nuovo anno
sia ancora meglio di questo che si è appena concluso, passiamo alla
continuazione di questa storia, di cui abbiamo letto il prologo nel capitolo
precedente!
E che prologo, se posso esprimere la mia opinione! I Gormiti del Vulcano
hanno in mente qualcosa di poco simpatico... qualcosa che ha a che fare con il
potere residuo del leggendario Armageddon, signore del Popolo del Vulcano ai
tempi delle guerre primordiali di Gorm! E per cosa lo useranno? Non lo so,
dovremo leggere il resto della storia per saperlo... ma sicuramente, non per
scopi rassicuranti!
Comunque, in questo capitolo incontreremo di nuovo i giovani eroi della
serie... ovvero i fratelli Tripp, Toby e Nick, e i loro inseparabili compagni
Lucas e Jessica! Per loro, questa storia inizierà come una normale domenica in
allegria, se escludiamo l'interferenza di qualche seccatore... ma ben presto, i
loro doveri come guerrieri di Gorm li costringeranno ad un nuovo viaggio e una
nuova battaglia contro Magmion e i suoi scagnozzi! Per adesso, accontentiamoci
di vederli nei panni di semplici ragazzini della loro età!
Bene, dunque... sotto col capitolo 2 di questa storia! E spero che sia ancora
più godibile del precedente!
Buona lettura a tutti!
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Capitolo 2 - Un pomeriggio al Luna Park
L'alba stava sorgendo su una piccola, apparentemente anonima, cittadina
americana, irradiando una calda luce arancione sulle strade e sulle case, e
dicendo a tutti che era giunto il momento di riprendere i ritmi quotidiani, e
mettersi in marcia!
O almeno, così sarebbe stato, se non fosse per il piccolo particolare che
quel giorno era domenica, la giornata universalmente dedicata allo svago e al
relax... e che in virtù di questo, la maggior parte delle persone si permetteva
qualche minutino di sonno in più... o anche un'oretta, giusto per gradire! Ciò
nonostante, l'alba era pur sempre uno spettacolo suggestivo, soprattutto quando
faceva da sfondo ad una giornata così splendida!
E per due fratellini di una comunissima famiglia americana, che abitavano in
una casa come tutte le altre, era soltanto l'inizio di una giornata che
entrambi... uno di loro in particolare... attendevano con impazienza già da
qualche giorno!
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(Sigla di apertura: Gormiti Che Miti)
(cantata da: Giorgio Vanni)
(UH! AH! EH!) Trema la terra,
(UH! AH! EH!) Palpita il mare,
(UH! AH! EH!) C'è chi si ribella sull'isola di Gorm!
Entra in un mondo di forza e ruggiti,
scopri i segreti dei grandi Gormiti,
popoli antichi che cercano la libertà!
Sono protetti dal buon Vecchio Saggio
che infonde loro potenza e coraggio,
ma c'è un nemico che agisce con gran crudeltà!
La lava dal vulcano sale su,
poi come un fiume in piena scende giù,
e la leggenda adesso tuona e non aspetta più!
Chissà cos'accadrà?
(Coro)
GORMITI, che miti, più forti, più uniti!
Che miti i Gormiti... combattono per Gorm!
GORMITI, che miti, ancora più arditi!
Che miti i Gormiti... i nuovi grandi eroi!
(UH! AH! EH!) Trema la terra,
(UH! AH! EH!) Palpita il mare,
(UH! AH! EH!) C'è chi si ribella sull'isola di Gorm!
Entra nel mondo di quei quattro amici
che adesso sono signori Gormiti,
perchè la vita incontra il destino così!
La lava dal vulcano sale su,
poi come un fiume in piena scende giù,
e la leggenda adesso tuona e non aspetta più!
Chissà cos'accadrà?
(Coro)
GORMITI, che miti, più forti, più uniti!
Che miti i Gormiti... combattono per Gorm!
GORMITI, che miti, ancora più arditi!
Che miti i Gormiti... i nuovi grandi eroi!
GORMITI, che miti!
(UH! AH! EH!)
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In ogni caso, la giornata era iniziata in maniera davvero poco eclatante per
uno di loro... che in quel momento era ancora rannicchiato nel suo letto a
dormire! In fondo, chi di noi non ama rilassarsi un pò nel fine settimana, e
approfittarne per starsene coricato più di quanto in realtà dovrebbe? E le cose
stavano così anche per il dodicenne Nicholas Tripp, Nick per gli amici, che in
quel momento, del tutto incurante della sveglia che segnava già le otto e mezza
del mattino, stava ancora dormendo della grossa!
Non che fosse sua abitudine, sia ben chiaro... il più giovane dei fratellini
Tripp era conosciuto per essere anche il più maturo e responsabile dei due, ed
era lui quello che si assumeva il compito di fare sì che il meno affidabile
fratello maggiore Toby non arrivasse a scuola in ritardo! Però, il sabato e la
domenica mattina, quando non c'era nessuna fretta, anche a lui piaceva
prendersela un pò comoda...
Con espressione beata, Nick si voltò su un fianco, spostandosi un pò soto le
coperte...
...e immediatamente, sentì un colpo di vento che gli si abbatteva addosso, e
si svegliò di soprassalto... con una tale fretta che finì per rotolare fuori dal
letto!
"Huh? Uh? Cos... Uwah!" esclamò, rotolando giù dal materasso, e finendo lungo
disteso per terra, sulla moquette della stanza da letto che lui e Toby
condividevano! Ancora un pò stordito dal sonno bruscamente interrotto, il
ragazzino si mise in ginocchio e alzò lo sguardo... riuscendo a mettere a fuoco
la sagoma di un ragazzino biondo un pò più grande di lui, con addosso un pigiama
azzurro, che teneva le coperte del suo letto sollevate sopra la testa, ridendo
con aria trionfante!
"Hahaaa! Ce l'hai! E' tua!" rise il biondino, con la migliore faccia tosta
che gli riuscisse!
"Uuuugh..." mormorò Nick, appoggiando una mano al materasso e rialzandosi con
espressione terribilmente assonnata. "Toby, cominci già la domenica mattina con
questa storia? Stavo facendo un sogno bellissimo, e sei venuto tu a
svegliarmi..."
Toby ridacchiò mentre gettava nuovamente le coperte sul letto del fratello
più piccolo. "Heheheee... già, immagino... conoscendoti, stavi sognando che
avevi preso un dieci nel prossimo compito di matematica, secchione!" rispose,
con tono di amichevole presa in giro. "Eddai, fratellino, non prendertela! Di
solito sei tu che svegli me, non è vero? Beh, quest'oggi ho voluto ribaltare i
ruoli! E poi... detto sinceramente, non ce la facevo più a dormire! Lo sai che
giorno è oggi, vero?"
Nick cercò a tentoni gli occhiali da vista che aveva appoggiato sul comodino
del suo letto e, dopo averli trovati, se li infilò. "Hm, hm... certamente che lo
so... non è oggi che andiamo al luna park con Lucas, Gina e Jessica? Allora, ci
ho azzeccato?"
"Colpito e affondato, fratellino!" esclamò il maggiore in risposta,
circondandogli il collo con un braccio e strattonandolo amichevolmente. "Questa
è la giornata che ho atteso per tutta la settimana! E ora che è arrivata, non ho
nessuna intenzione di starmene a letto e perdermene neanche un solo
secondo!"
Nick sbattè gli occhi perplesso. A volte il modo di ragionare di suo fratello
gli sfuggiva... "Ehm... scusa se raffreddo il tuo entusiasmo, Toby, ma... non è
oggi pomeriggio l'appuntamento?" chiese, mentre si infilava le pantofole.
"Quindi... che senso ha svegliarsi presto la mattina?"
"Così ci prepariamo prima, finiamo i compiti che abbiamo da fare... e abbiamo
anche più tempo per caricarci per il luna park!" esclamò Toby, come se la
risposta fosse la cosa più ovvia del mondo! "Un'occasione del genere va vissuta
con il giusto entusiasmo, no?"
Una strana goccia d'acqua azzurra, di dimensioni esagerate, apparve dal nulla
sulla testa di Nick, mentre il ragazzino con gli occhiali guardava stupito il
fratello maggiore... e poi, l'espressione stupita di Nick si trasformò in una
risatina imbarazzata! "Ah... Hehehee... Oh, santo cielo, perchè avevo come
l'impressione che avresti risposto così, Toby?" chiese. "Però... temo che
resterai un pò deluso quando ti dirò che io, i miei compiti, li ho già finiti
ieri..."
L'espressione scherzosa di Toby si infranse all'istante, e la mascella gli
cadde appena un pò. "Cos...? Hey, hey... fratellino, aspetta un momento! Vuoi...
vuoi dire... che hai già finito i compiti per domani... e che stamattina non hai
più nulla da fare?" esclamò. Nick si aggiustò gli occhiali e alzò le spalle,
come per dire che le cose stavano così, e che qualunque cosa avesse detto Toby,
non sarebbe cambiato nulla...
"Beh, che ti posso dire, fratellino?" rispose Nick con una punta di ironia,
andando ad aprire la persiana di camera sua. "Al contrario di qualcuno che
conosco, io cerco sempre di prendermi avanti, quando ho un appuntamento con i
miei amici la domenica pomeriggio!"
Battuto, Toby sospirò e si mise una mano sulla fronte. "Sigh... ho capito,
Nick, ho capito... non serve che mi ripeti la pappardella di mamma e papà..."
borbottò. "E va bene, va bene... per questa volta hai vinto tu!"
Nel frattempo, Nick aveva aperto la finestra, permettendo alla luce del sole
e all'aria del mattino di filtrare nella camera da letto. Ora che c'era un pò
più di luce, l'aspetto dei due fratellini si vedeva più chiaramente... e rendeva
ancora più incredibile pensare che fossero davvro fratelli! Dove Toby era biondo
con i capelli un pò lunghi, che gli ricadevano in alcune simpatiche frangette
sulla fronte, Nick aveva i capelli castani, corti e pettinati dritti sulla
testa. Dove Toby era atletico, Nick era magrolino... e dove Toby era impulsivo,
burlone e sempre pieno di energia, Nick era tranquillo, riflessivo, e per certi
versi un pò passivo! Anche i loro rendimenti scolastici erano molto diversi:
mentre Toby arrancava, Nick era uno dei migliori studenti della sua classe!
E nonostante le loro differenze di carattere, i due fratelli erano molto
uniti, e tra loro c'era una forte complicità... anche se, in quei momenti, Nick
avrebbe fatto volentieri a meno della svegliata che Toby gli aveva dato!
Ma c'era qualcosa che Toby e Nick avevano in comune, pur nella loro
diversità... qualcosa che li rendeva diversi da ogni altro ragazzo della loro
età!
Toby e Nick erano due dei quattro prescelti a cui erano andati gli Occhi
della Vita, i leggendari artefatti creati dal Vecchio Saggio, il protettore
della remota isola di Gorm! Grazie al loro potere, i due fratellini Tripp e i
loro amici Lucas e Jessica avevano viaggiato più volte in quel nuovo mondo, e
avevano già combattuto contro il perfido Magmion e i suoi scagnozzi, uscendone
ogni volta vincitori! Certo, non era facilissimo bilanciare il loro compito di
nuovi eroi di Gorm con i loro impegni giornalieri... ma fino a quel momento, pur
un pò di difficoltà, c'erano riusciti egregiamente! Nei panni, rispettivamente,
del Signore dell'Acqua e del Signore della Terra, i due fratelli erano riusciti
ad infliggere delle dure sconfitte al Popolo del Vulcano!
In ogni caso, l'idea di fare una scampagnata a Gorm era proprio l'ultimo dei
loro pensieri: un grande Luna Park aveva aperto di recente nella loro città... e
il programma, per il pomeriggio di quella giornata speciale, era andare là,
divertirsi il più possibile, ed abbuffarsi di zucchero filato! Questo,
ovviamente, dopo che Toby avesse finito i compiti per il giorno dopo...
Con celerità, i due fratelli corsero verso il bagno, litigandosi brevemente
il diritto ad entrare per primi, e iniziarono a prepararsi. Quella che stava per
iniziare si preannunciava una giornata davvero eccitante!
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Un paio di ore dopo, in un'altra casa come tante...
"Hmmm... vediamo un pò, se sposto x dall'altra parte e lo cambio di segno..."
riflettè ad alta voce Lucas, seduto alla sua scrivania con una penna in mano e
il quaderno a quadretti aperto davanti a lui. Sui fogli del suo quaderno, erano
scritte diverse operazioni matematiche che il ragazzino stava in quel momento
cercando di risolvere, non senza un pò di difficoltà, a giudicare dagli
scarabocchi che punteggiavano qua e là la carta quadrettata...
Dei quattro prescelti, era Lucas il più giovane, con i suoi dodici anni da
poco compiuti. Di media costituzione, era un ragazzino di colore dai folti
capelli neri piuttosto ricci, tagliati cortissimi sulla nuca e ai lati della
testa, e in quel momento indossava il suo abbigliamento preferito: una maglietta
verde a maniche corte, con sopra una giacchetta di un colore più scuro, jeans di
colore verde-marroncino e scarpe da ginnastica. Chi lo conosceva avrebbe detto
che, in effetti, quei vestiti gli si addicevano alla perfezione, visto che era
un grande amante della natura, ed era sempre curioso di imparare nuove cose
sugli animali e sulle piante. Non a caso, era lui, dei quattro ragazzi, ad
essere stato scelto come Signore della Foresta...
Ma adesso, era alle prese con un avversario che molti ragazzi avrebbero
considerato più temibile di qualsiasi mostro uscito dalle profondità del Monte
Vulcano... ovvero, i compiti di matematica!
Lucas lesse un'altra volta l'equazione che aveva scritta sul suo quaderno, ed
eseguì mentalmente un paio di operazioni. "Hmmm... ah, ma certo! Se adesso
sposto x dall'altra parte, lo sottraggo a 4x, e divido da tutte e due le parti
per 3, ottengo il risultato! Ecco come funzionano, queste operazioni! Una volta
che lo si capisce, è così facile..." riflettè, ricominciando a scrivere e
risolvendo in breve tempo l'operazione. Con un sospiro di sollievo, il ragazzino
di colore voltò pagina, e si apprestò a cominciare la successiva. Comunque, il
fatto di aver capito come fare a risolverle lo faceva sentire più sicuro...
"Okay, altre due, e per oggi ci siamo! Toby e Nick ci hanno invitato tutti al
Luna Park... e non saranno questi compiti ad impedirmi di andarci!"
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"Hmmm... okay, Jessica, questo è un pò un problema..." disse ad alta voce la
graziosa bambina bionda dai capelli legati in una coda dietro la nuca, mentre si
rimetteva a posto la salopette viola che indossava sul suo completo azzurro.
Sembrava che stesse pensando intensamente... e in effetti, c'era una questione
abbastanza complessa da risolvere, se possibile prima che venisse l'ora
dell'appuntamento con i suoi amici al luna park...
La biondina alzò la testa, storcendo leggermente il naso... e guardò gli
scaffali della sua scarpiera, sui quali erano ordinatamente disposte diverse
paia di scarpe, tutte all'ultima moda!
Inutile negarlo, la dodicenne Jessica era una modaiola all'ultimo stadio, e
non mancava mai di dedicare un pò di tempo al suo aspetto! Decisa e sognatrice,
ma al tempo stesso svelta d'ingegno, era l'unica ragazza del gruppo dei
prescelti, e più di una volta la sua abilità nei panni del Signore dell'Aria era
stata indispensabile nei combattimenti con il Popolo del Vulcano...
Anche lei, però, in quel momento aveva un problema un attimino più
quotidiano... e al tempo stesso, per certi versi, più impegnativo da
risolvere!
"Che scarpe mi metto, per uscire oggi pomeriggio? Non si può mica andare
fuori con la prima cosa che capita!" disse, con una serietà che era abbastanza
fuori luogo, data la situazione!
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Il luna park alle quattro del pomeriggio. Per molti bambini, dire queste
semplici parole è come parlare del paradiso! E i bambini della piccola città in
cui vivevano Toby e i suoi amici non facevano certo eccezione, visto come
stavano affollando il parco di divertimenti assieme ai loro genitori! Il
simpatico quartetto di amici si era incontrato davanti all'ingresso del parco di
divertimenti, dove li stava aspettando anche Gina, la migliore amica di Jessica,
una ragazzina dai lunghi capelli neri e dai lineamenti orientali - facilmente
spiegabili con il fatto che, pur essendo di nazionalità americana, i suoi
genitori erano coreani. Si erano ritrovati in perfetto orario, anche se Lucas,
Jessica e Gina erano convinti che avrebbero dovuto aspettare un bel pò prima che
Nick e Toby arrivassero. Dopotutto, Toby di solito era un tale
ritardatario...
E invece, guarda caso, quel pomeriggio era stato puntualissimo!
Evidentemente, quando si trattava di divertimento, il più grande dei fratelli
Tripp era terribilmente puntuale, come stavano notando Lucas e Jessica.
"Wow, Toby... questo dev'essere un record, per te!" commentò Lucas, guardando
il suo orologio da polso. "Sei riuscito a non arrivare in ritardo... anzi, tu e
Nick siete addirittura in anticipo! Mancano ancora cinque minuti all'ora
dell'appuntamento!"
Toby ridacchiò, mettendosi le mani sui fianchi e dandosi un pò di arie!
"Heheheee... che vi posso dire, ragazzi? Io ci tengo ad arrivare puntuale,
quando c'è di mezzo un pomeriggio di puro sballo!" esclamò con una risatina
piuttosto goffa... e subito dopo, Nick gli rivolse uno sguardo poco
convinto!
"Già... magari fossi così entusiasta anche quando si tratta di fare i
compiti!" affermò il fratello minore, aggiustandosi gli occhiali con un sospiro
rassegnato.
"Ehm... comunque..." mormorò Toby, cercando di cambiare discorso prima di
imbattersi in qualche argomento sgradito come i suoi voti mediocri. "Allora, ci
siamo tutti? Non manca nessuno?"
Gina, vestita di una camicetta rossa senza maniche con una gonna verde chiaro
e scarpette in stile cinese, alzò le spalle. "Beh, direi di sì... io, Jessy, voi
due e Lucas! Direi che non manca più nessuno..."
"Non manca nessuno, dici tu? Avete proprio ragione, il quintetto dei perdenti
è qui al completo!"
Una voce dal tono presuntuoso e sgradevole distrasse improvvisamente i cinque
amici dalla loro riunione... e, con un mormorio di disappunto, Toby si voltò in
quella direzione, trovandosi davanti proprio le due persone che mglio di tutte
le altre avrebbero potuto rovinare la bella giornata! Lì, a pochi metri da loro,
si trovavano il sorrisetto arrogante e i biondi capelli scompigliati di Ike
Pinkney, l'antipatico vicino di casa che cercava sempre di superare Toby e Nick
in qualsiasi attività scolastica... e accanto a lui, c'era quella piccola peste
della sua sorellina, Paula! Toby e i suoi compagni avrebbero quasi giurato che
la morettina dai vispi occhietti verdi stava facendo del suo meglio per scoprire
la loro vita segreta come Signori della Natura!
E ora, quei due erano lì, al loro stesso parco giochi... quando si dice la
iella!
"Non credevamo di trovarvi qui!" continuò Ike, guardando dall'alto in basso
il quintetto di amici. "Cos'è, vi hanno assunti per fare i pagliacci negli
spettacolini per poppanti?"
Una vena pulsante apparve sulla fronte di Toby, e la sua espressione si fece
cupa e irritata, segno che il Signore dell'Acqua non gradiva per niente le prese
in giro di quel presuntuoso! Per parte loro, anche Lucas, Gina e Jessica stavano
dando qualche superficiale segno di insofferenza... mentre Nick cercava di
ignorare Ike il più possibile...
"Hahaha, davvero spiritoso! Sì, guarda, avevamo una mezza idea..." gli
rispose Jessica con sarcasmo. "Ma poi abbiamo deciso di fare i pagliacci per
conto nostrro! Peccato, perchè non sapete cosa vi siete persi, tu e la tua cara
sorellina! Visto che immagino avreste partecipato..."
La battuta di Ike gli era stata ritorta contro, e il maleducato biondino si
ritrovò, con sua grande rabbia, con cinque "perdenti" che gli ridevano in faccia
divertiti! Da parte sua, la piccola Paula arricciò il naso con evidente
disgusto, e iniziò a tirare verso l'ingresso del luna park, esortando il
fratello maggiore ad ignorare le loro prese in giro! "Uff... andiamo,
fratellino, non dare retta a quegli sciocchi! Noi siamo qui per divertirci!"
affermò la bambina, gettando poi uno sguardo sospettoso ai cinque amici.
"Comunque, voi quattro non me la raccontate giusta! Voi fate qualcosa di strano,
lì, a casa di Toby e Nick, e io un giorno scoprirò di cosa si tratta!"
Paula si fermò un attimo per mostrare la lingua a Toby e ai suoi compagni,
poi lei e il fratello, dandosi delle arie da sapientoni, si diressero a testa
alta verso l'interno del luna park, lasciandosi dietro il quintetto che li
guardava con disapprovazione.
"Sigh... Paula è la prova vivente di come i bambini di quell'età andrebbero
tenuti al guinzaglio!" scherzò Toby, alzando le spalle. "Davvero, ragazzi, non
fa altro che cercare di spiarci proprio quando siamo più impegnati... e come se
non bastasse, il suo gatto litiga continuamente con Geo! A volte mi chiedo cosa
abbiamo fatto di male io e Nick per ritrovarci con dei vicini del genere..."
"Bah, ignoriamoli... sai com'è fatta quella gente, se gli dai troppo corda si
montano la testa e si credono chissà chi!" pensò Lucas a calmare un pò la
situazione. "Piuttosto, ragazzi, pensiamo a divertirci e non diamo retta a quei
due palloni gonfiati!"
"Giusto! Abbiamo il resto del pomeriggio tutto per noi... e non saranno quei
buffoni ad impedircelo!" concluse Jessica. "Quindi... alla carica, gente! Il
parco giochi ci aspetta!"
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"Vogliamo scommettere che sono io il campione in questo gioco, Jessie?
Guarda, sono sicuro che ti batterei ad occhi chiusi!" si vantò Toby, mentre
bilanciava tra le mani, con espressione di sfida rivolta a Jessica, una palla di
gomma. I ragazzi erano davanti ad una baracca di tiro a segno, e Toby -
competitivo com'era - non aveva resistito alla tentazione di lanciare una sfida
alla sua amica. La quale, la conosciamo, non era certo tipo da rifiutare...
"Oh, ooooh... ma guarda, il signorino sfida la sottoscritta Jessica a chi
butta giù più barattoli?" replicò la biondina, avvicinandosi e prendendo a sua
volta in mano una palla. "Temo che la cosa ti si sfuggita, mio caro Toby, ma io
sono la regina di tiro a segno! Voglio proprio vedere se mi batti ad occhi
chiusi, come ti vanti tanto!"
"Certo che ce la faccio!" ribattè il ragazzino biondo, accendendo il fuoco
della sfida tra i due. "Mi hai battuto al torneo scolastico di judo, e questo lo
ammetto... ma non riuscirai a battermi di nuovo!"
"Bene, bene..." sghignazzò Jessica, e si passò la palla da una mano
all'altra, mentre già prendeva di mira le pile di barattoli dall'altra parte del
bancone... "Allora vediamo cosa sai fare, vantone! E non venirmi a dire che non
ti avevo avvertito, quando ti avrò sconfitto e umiliato!"
"Sarò io a batterti! E se permetti, comincio io!" replicò lui. Afferrò
stretta la palla che tenev in mano, e la lanciò, buttando giù quasi tutta una
pila di barattoli con un gran fragore di latte rovesciate. Ne rimasero in piedi
soltanto due, e Toby ghignò e si girò verso Jessica strizzando un occhio. "Beh,
che te ne pare, come primo colpo? Vediamo se riesci a fare di meglio?"
"Hai buttato giù troppo pochi barattoli per darti tante arie, mio caro Toby!"
replicò lei, scagliando a sua volta la palla. Un lancio estremamente preciso
fece cadere l'intera pila!
"Ah, è così?" esclamò Toby. "Come vuoi, Jessie... ora ti faccio vedere di
cosa sono capace!"
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Gina sospirò, mentre si guardava attorno alla ricerca di un'attrazione che
potesse andare bene. C'erano diverse giostre che davano l'impressione di essere
divertenti... ma quante di quelle le avrebbero permesso di fare quello che la
ragazzina coreana si era preposta fin da quella mattina? Ce n'erano così poche
che le andassero bene...
"Ufff... accidenti, non credevo che ci sarebbero state così poche
occasioni..." mormorò tra sè, mentre gettava una rapida occhiata al proprio
fianco, dove Lucas era impegnato a parlottare allegramente con gli altri
ragazzi. Non era un segreto, all'interno del quintetto di amici, che Gina avesse
una cotta per il ragazzino di colore... ed era ovvio che voleva sfruttare quel
pomeriggio per passare un pò di tempo in sua compagnia... loro due da soli... a
passeggiare fianco a fianco... mano nella mano...
Gina si riscosse dal suo sogno ad occhi aperti, e si rimproverò per la sua
distrazione quando si rese conto di quanto si stava disperdendo dietro a quei
pensieri superficiali. Per sua fortuna, nessuno degli altri quattro aveva notato
che le sue guance si erano leggermente colorate di rosso... erano troppo
impegnati ad ascoltare la cronaca dell'incontro di tiro al bersaglio tra Toby e
Jessica!
"E così, alla fine, Jessie ha sbagliato l'ultimo tiro, e la vittoria è andata
a me..." disse Toby, non sembrando troppo fiero della sua vittoria. Il motivo
non era troppo difficile da capire: il proprietario del tiro al bersaglio, per
premiare l'alto punteggio raggiunto dal ragazzino biondo, gli aveva regalato uno
dei numerosi giocattoli in palio... e, sfortunatamente, si trattava di un
grosso, morbido e tenerissimo orsacchiotto di peluche di cui Toby non sapeva
assolutamente che fare... e che in quel momento teneva tra le braccia,
vergognandosi come un ladro! "Sgrunt... solo che mi è capitato questo premio da
quattro soldi! Andiamo, ragazzi, siamo seri! Sarà un secolo, ormai, che non vado
a letto con il peluche!"
"E che ci vuoi fare, fratellino? E' andata così..." commentò Nick,
sfregandosi la nuca, mentre Lucas e Jessica facevano fatica a trattenere le
risate.
"Hmmm... mi sa tanto che devo sbrigarmi a trovare un modo, o finirò per
fare tutto il pomeriggio senza avere la possibilità di starmene un pò da sola
con Lucas!" decise tra sè Gina. "Okay, sono decisa! O la va o la
spacca..."
"Ehm... Lucas..." disse infine, avvicinandosi al ragazzino di colore, che la
guardò con una certa sorpresa. Capendo quale fosse il piano della ragazzina
coreana, Toby, Nick e Jessica si spostarono per farle spazio... "Scusa se ti
disturbo, ma volevo chiederti... non hai voglia di venire su quell'attrazione
con me? Pare che sia molto divertente, se ci si va in due soltanto!" aggiunse
con espressione sognante, indicando la prima attrazione che le capitava.
Lucas, non sapendo bene come prendere la cosa, rimase per un istante a
guardare la ragazzina dagli occhi a mandorla... e poi si voltò verso
l'attrazione che lei stava indicando, sorridendo gentilmente.
"Ehm... beh, d'accordo, Gina, però..." iniziò a dire... per poi far notare
alla sua amica che la giostra su cui lei voleva salire era un castello
dall'aspetto piuttosto tetro, con tanto di luci al neon che davano l'impressione
di qualcosa di cupo e opprimente!
"Però... beh... quello è il Castello Stregato! Sei... sicura di volerci
andare?" chiese Lucas, sapendo che alle ragazze di solito non piacciono le
giostre di questo tipo...
Gina sgranò leggermente gli occhi, e una goccia di sudore le scese lungo la
tempia per l'imbarazzo. Si era ficcata in un guaio con le sue stesse mani... ma
non poteva certo permettersi di mostrare paura davanti al ragazzo che le
piaceva! Così, dopo essersi schiarita la voce per non mostrare tracce di
esitazione, Gina prese Lucas sottobraccio e iniziò a trascinarlo letteralmente
verso l'attrazione! "Ah... ehm... certamente! Non sono mica una fifona, io! Su,
dai, Lucas, non facciamoci attendere! Vedrai che ci divertiremo!"
"Hey! A... Aspetta un attimo, Gina! Mi stai trascinando... ugh!" esclamò
Lucas mentre la ragazzina si dirigeva a passo di marcia verso il Castello
Stregato. "Hey, ragazzi... Ragazziiii! Non dovreste fare qualcosa, invece di...
hey!"
Toby, Nick e Jessica, dal canto loro, erano rimasti a guardare senza
intervenire, e le loro reazioni davanti alla caparbia decisione di Gina erano
state alquanto diversificate. Nick sembrava molto stupito, e fissava con un pò
di imbarazzo la "coppietta" che si metteva in coda davanti al Castello Stregato,
aggiustandosi gli occhiali di tanto in tanto. Toby si era nascosto la bocca
dietro una mano, e sghignazzava divertito... sempre tenendo in braccio
quell'assurdo orsacchiotto di peluche gigante... e Jessica si limitò a sorridere
e a scuotere la testa.
"Allora è proprio vero. L'amore fa fare cose folli..." scherzò la
biondina.
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Poco dopo, il quintetto di ragazzi (incluso un Lucas più divertito che
spaventato, e una Gina che invece cercava di nascondere la strizza dietro un
sorrisetto a denti scoperti...) aveva raggiunto quello che molto probabilmente
era il campo di battaglia preferito da tutti i piccoli appassionati di luna
park: ovvero, l'autoscontro, dove in quel momento una dozzina di ragazzi, tra
cui Lucas e i fratelli Tripp, si stava dando battaglia sulle automobiline,
divertendosi come pazzi! Un'automobilina gialla, con Toby alla guida, andò a
sbattere contro una blu, il cui guidatore lanciò un breve grido di sorpresa che
fece scoppiare a ridere il prescelto dai capelli biondi!
"E un altro punto per me!" esclamò Toby, facendo rapidamente manovra per
evitare che qualcun altro gli cozzasse contro... poi, girò abilmente il volante
e tornò verso il centro della pista, in cerca di qualcun altro contro cui andare
a far scontrare il suo veicolo! "Okay, chi è il prossimo?"
"Certo che voi ragazzi umani avete dei modi di divertirvi un pò strani! Scusa
se mi permetto di dirlo..." gli giunse una vocetta acuta e gracchiante...
proveniente dai pedali dell'automobilina che stava guidando! Con un breve grido
d'allarme, distraendosi dalla "battaglia" attorno a lui, Toby guardò in basso...
e lì, accovacciato vicino ai pedali, vide il familiare muso squamoso di una
lucertola verde dalla lunga coda simile ad un'iguana, con una strana restina
sulla testa, e un'espressione arguta e giocosa sul volto!
Ebbene sì... Razzle, lo strano piccolo dinosauro vecchio di milioni di anni
che per primo aveva parlato a Toby e ai suoi compagni della loro missione come
prescelti... era riuscito ad intrufolarsi persino lì!
"ARGH!" esclamò Toby, facendo un salto sul suo sedile per la sorpresa. La sua
reazione, a sua volta, spaventò il nervoso Razzle, che emise un breve grido, e
si accucciò sul fondo dell'automobilina da autoscontro, appallottolandosi su sè
stesso come era sua abitudine ogni volta che i ragazzi reagivano in maniera
scomposta alle sue apparizioni impreviste! Sentì uno scossone quando Toby fece
sterzare la sua automobilina, evitandosi di andare a sbattere contro il bordo
della pista... poi, il ragazzino biondo tirò un sospiro di sollievo, e si
rivolse a Razzle, non senza un certo senso di allarme... "Razzle! Te lo diciamo
sempre che non devi farti vedere in giro! Ma come hai fatto ad arrivare fin qui?
E... e soprattutto, come mai ti trovo qui, in questo momento? Non dirmi che c'è
qualche emergenza su Gorm! Oggi è il nostro giorno di ferie settimanale!"
Razzle si rimise a posto e riprese fiato. "Uff... uff... accidenti, Toby,
anche tu mi spaventi, lo sai? Comunque... no, in realtà sono venuto qui soltanto
per vedere come voi umani vi divertite! L'isola di Gorm è al sicuro, per
adesso!" rispose, con la migliore faccia tosta che gli riuscisse! Toby scosse la
testa... dopo tanto tempo che viveva nel loro mondo, Razzle ancora non si era
abituato al fatto che le lucertole parlanti tendono ad attirare un pò troppo
l'attenzione...
"Sigh... Razzle, se avevi tanta voglia di venire, perchè non ce lo hai detto
e basta?" sospirò Toby, mentre schivava con nonchalance un altro guidatore. "Ci
prendevamo su uno zaino, e ti portavamo dentro... senza che tu rischiassi di
farti scoprire!"
"Ehm... già, è vero... heheheee... vorrà dire che sarà per la prossima
volta!" affermò Razzle... per poi indicare la pista. "Per adesso, Toby, ti
consiglierei di guardare cosa sta succedendo in pista! Sai, mi sembra che Nick
ti stia prendendo di mira..."
Toby riportò la sua attenzione sulla pista... e un attimo dopo, si vide
arrivare addosso l'automobilina guidata dal fratello più giovane, che lo tamponò
con forza, mandandolo quasi contro il bordo! Toby sobbalzò per il contraccolpo,
e Nick rise della sorpresa che gli aveva fatto, mentre Lucas, vedendo i suoi
amici che iniziavano una sfida tra loro, si avvicinava con una rapida sterzata,
pronto a partecipare anche lui...
E nel frattempo, Jessica e Gina li osservavano dal bordo della pista, non
troppo interessate... o meglio, era Jessica quella disinteressata, visto che
Gina sembrava essere da tutt'altra parte...
"Sigh... questi maschi... sempre a fare a gara tra di loro!" commentò Jessica
con un sospiro. "Non sembra anche a te, Gina, che qualche volta esagerino?"
Nessuna risposta. Incuriosita, Jessica si voltò verso la sua migliore
amica... e ne scoprì il motivo: Gina, ancora non del tutto riavutasi dalla
scioccante visita al Castello Stregato, era appoggiata ad uno dei pali di
sostegno della pista dell'autoscontro, con uno strano sorriso a cinquantaquattro
denti stampato sulla faccia, e lo sguardo perso nel vuoto!
"Hey, Gina!" la chiamò Jessica, per poi iniziare a sventolarle una mano
davanti al viso. "Gina! Terra a Gina, mi ricevi?"
La ragazzina coreana ridacchiò goffamente... poi, finalmente uscita dalla
trance in cui era stata fin da quando era uscita dal castello stregato, si voltò
verso la sua amica. "Ah... er... hehehee... scusa tanto, Jessie... stavo...
ehm... stavo ancora con la testa in quel postaccio! E non capisco come mi sia
venuto in mente di farmi portare da Lucas in un posto come quello..."
Jessica si sbattè una mano sulla fronte. Certo che anche le ragazze...
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"Uff... certo che è stata una giornata stancante!" esclamò Ike, passandosi
una mano sulla fronte mentre si allontanava dal luna park, tenendo per mano la
sua sorellina. "Divertente, certo... però devo ammettere che mi sono stancato!
Allora, sorellina... ti è piaciuto il giro al luna park?"
"Certamente, fratellone!" esclamò la bambina, saltellando con gioia vicino al
fratello maggiore. "Abbiamo incontrato quegli antipatici, ma a parte questo mi
sono divertita molto! Grazie per avermi portato!"
Ike ridacchiò e fece una carezza sulla testa della sorella più piccola,
scompigliandole un pò gli scuri capelli castani. "Heheheee... di niente, Paula,
è stato un piacere!" rispose... poi guardò il suo orologio, che segnava già le
sette meno un quarto. "Però... adesso credo che sia il caso di tornare a casa.
Mamma e papà ci aspettano tra un quarto d'ora, e si sono raccomandati di non
tardare... magari torniamo la prossima domenica, va bene?"
"Sì! Grazie, Ike, sei il migliore!" esclamò Paula, saltando di gioia. Dopo
essere usciti dal luna park, i due ragazzini vicini di casa di Toby e Nick si
stavano avviando verso casa, passando attraverso una serie di piccole vie
illuminate da alcuni lampioni e dalla luce del sole al tramonto. Era una strada
che conoscevano bene, visto che l'avevano percorsa più volte assieme...
Ma mentre si accingevano ad uscire dalla via in cui si trovavano, e a
raggiungere la strada principale, qualcosa di strano accadde... stavano giusto
per uscire, quando videro una strana luce rossa accendersi dietro le loro
spalle, illuminando il vicolo in maniera piuttosto inquietante!
Paula lanciò un breve grido di paura, e afferrò stretto il braccio del
fratello maggiore, che da parte sua si mise in mezzo tra lei e quella strana
luce... Bloccati dalla paura, i fratellini Pinkney fecero qualche passo
indietro, sperando che la sfera di luce rossa non li inseguisse... e invece,
essa continuò ad avvicinarsi, fluttuando nell'aria come un gigantesco fuoco
fatuo...
"Che... che cos'è?" si chiese Ike, non aspettandosi una risposta. "Da... da
dove salta fuori... questa cosa?"
"F-Fratellino... ho paura..." mormorò Paula... prima che un enorme, muscoloso
braccio artigliato dalla pelle rossa uscisse fuori dalla luce e afferrasse il
ragazzo biondo per la giacca, trascinandolo verso di sè...
Paula ebbe soltanto il tempo di urlare, prima che un altro braccio uscisse
dalla luce e le prendesse la spalla con violenza... E un attimo dopo, la luce
rossa scomparve, assieme ad Ike e a Paula!
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Mezz'ora dopo, era arrivato anche per il gruppo di Toby e Nick il momento di
avviarsi verso casa... e i due fratellini Tripp, in piedi vicino alla porta di
casa dopo aver fatto il viaggio di ritorno, stavano salutano Lucas, Jessica e
Gina, dando loro appuntamento a domani, quando si sarebbero rivisti a scuola.
Razzle, per evitare di farsi scoprire, si era dovuto rassegnare a restare sotto
la maglietta di Toby fino a che non fossero tornati a casa...
"Aaaaah, oggi sì che mi sono divertito! E' stata proprio una bella giornata!"
commentò Toby, stiracchiandosi pigramente. "Adesso non vedo l'ora di cenare,
fare una bella doccia... e poi fiondarmi a giocare con il mio Nintendo Wii fino
alle dieci e mezza! Grazie per essere venuti con noi!"
"E' stato un piacere anche per noi!" rispose Lucas. "Ora, però, credo proprio
che dobbiamo andare... Gina, Jessica, se volete vi accompagno, tanto facciamo un
pò di strada assieme!"
Inutile dirlo, l'idea piacque molto a Gina, che fece un piccolo colpo di
tosse per scacciare l'imbarazzo... "Ah... beh, certo che ci fa piacere!"
esclamò, mettendosi una mano dietro la nuca, mentre dei buffi cuoricini rosa
apparivano attorno a lei. "Ehm... allora... Nick, Toby... ci vediamo domani a
scuola?"
"Certamente, ragazzi!" rispose Nick, salutando con la mano il ragazzino di
colore e le due ragazze. "Buona serata... e a domani!"
"Ciao, Toby! Ciao, Nick! Ci vediamo domani!" salutò Jessica, mentre il
terzetto cominciava ad allontanarsi. Finchè Lucas, Gina e Jessica furono
visibili, Toby e Nick continuarono a salutarli con la mano, ricevendo in cambio
i loro saluti. Finalmente, quando nessuno dei tre fu più nel loro campo visivo,
i fratellini Tripp si voltarono l'uno verso l'altro, e Nick annuì con un pò di
malinconia. Era stata una bella giornata, ma era il momento di tornare a casa...
e di prepararsi per l'indomani...
Il cagnolino di casa Tripp, Geo, un bastardino bianco a macchie marroni e
nere, corse loro incontro, abbaiando festosamente... e Toby si chinò verso di
lui, accarezzandogli la testa. "Hey, Geo! Allora, come vanno le cose?" gli
chiese affettuosamente. "Non è venuto quel gattaccio dei vicini a darti
fastidio, vero?"
Geo abbaiò un paio di volte, come per dire di no. "Heheee... bene, bene, mi
fa piacere!" rispose Toby alzandosi, facendo finta di capire il linguaggio dei
cani... "Beh, fratellino, adesso credo sia il momento di..."
"Aspetta un momento, Toby, guarda là..." disse Nick, indicando la casa dei
Pinkney dall'altra parte dello steccato. Il ragazzino occhialuto aveva
un'espressione abbastanza confusa e preoccupata, e Toby lo notò subito. "E' una
mia impressione... o quelli sono dei poliziotti e lo sceriffo?"
"Cosa? A casa di..." rispose il biondino, guardando nella stessa direzione.
Con un certo fastidio, sentì Razzle muoversi sotto la sua maglietta, finchè la
testa della lucertolina non spuntò fuori dal suo colletto. Sembrava che anche
lui volesse vedere cosa stava succedendo...
E in effetti, quando Toby guardò in quella direzione, vide che all'ingresso
della porta di casa Pinkney si trovavano alcuni poliziotti, più un uomo con
addosso la divisa marrone chiaro da sceriffo della contea... e stavano parlando
con i genitori di Ike e Paula, che avevano entrambi un'espressione piuttosto
affranta...
"Hmmm? Ma che sta succedendo, là?" chiese Razzle, inclinando un pò la
testa.
Toby storse il naso, la sua solita vivacità sostituita da un brutto
presentimento. "Non ne ho idea, Razzle... ma non mi piace. Se c'è la polizia...
e anche lo sceriffo... non sarà certo una cosa da nulla!"
CONTINUA...
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