Il marchio di Dadio

di Damhlaic
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I titani sono dei giganti immortali. Essi vivono pacificamente sul loro pianeta Cazel. I titani amano infinitamente la lotta, intesa non come mera forma per eliminare l’altro ma come uno scontro corpo contro corpo. La lotta per i titani è una sfida personale, cercare sempre di superare i propri limiti.
Smaid è il fabbro del re Dadio, il sovrano di tutti i titani. Smaid ha forgiato per il suo signore i tai. Il fabbro ispirandosi all’indole violenta dell’essere umano che vive sulla Terra ha creato questa sorta di gioco per il re Dadio. I tai sono esseri mortali che lottano seguendo il credo dei titani. Questi esseri sfruttano tutta la perfezione del corpo umano cercando di superarne i limiti.
Sulla Terra succede una catastrofe inevitabile. Gli uomini e le donne iniziano ad eliminarsi. Nascono guerre per i più futili motivi e ben presto la vita sulla Terra si estingue. L’enorme intelligenza degli umani è servita solamente a produrre armi di distruzione di massa che hanno causato la scomparsa della vita.
Dadio prende una decisione dolorosa. Il re di tutti i titani decide di lasciare andare i “suoi figli” sulla Terra. I tai dovranno ripopolarla e dare nuova vita al pianeta. I tai non useranno il loro intelletto né per ammazzarsi e né per ammalare il loro nuovo pianeta.
I figli di Dadio sulla Terra fondano una civiltà semplice senza capi, monarchi o imperatori e soprattutto senza armi.
Col passare dei millenni sulla Terra sbocciano arene di tutti i tipi dove poter praticare la lotta. Nascono tornei dove partecipano i più capaci e la battaglia diventa uno “sport” e nasce la figura del lottatore professionista.
Si rimane sempre ancorati all’idea di primeggiare contro qualcuno e superare i propri limiti in battaglia. La lotta è qualcosa di personale, di conseguenza non esistono maestri per insegnarla. Essa è un’espressione più profonda dell’io per superare questo stesso io.
I giovani e le giovani tai che sognano di diventare lottatori professionisti all’età di dieci anni vengono lasciati vivere nei boschi dove poter sviluppare la propria tecnica. I bambini possono interagire ed aiutarsi per la sopravvivenza nel bosco ma è assolutamente vietato lottare tra di loro.
Quando i bambini si sentono pronti possono sostenere un esame. Consiste nel battere un custode del bosco, ovvero dei vecchietti che svolgono l’azione di guardiano. Con l’eventuale vittoria i bambini ricevono un marchio indelebile. Esso rappresenta lo stemma reale del re Dadio. Questo marchio dipinto viene collocato sul cuore, per indicare un collegamento profondo tra ogni tai ed il loro “padre”. “Il marchio di Dadio” indica la carica di lottatore professionista e dona al tai un potere speciale. Ovvero la capacità di utilizzare uno dei quattro elementi. Tale marchio, inoltre, rappresenta l’amore di Dadio nei confronti del nuovo pianeta dei suoi tai. Il pianeta ricambia tale amore permettendo al lottatore professionista di utilizzare uno dei quattro elementi.




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