-Shiro Chokoreitou no Kuro
Kitsune-
[Hinata era
affascinata da quello spettacolo. Affascinata dalla bravura degli attori che,
con i soli movimenti delle braccia, sapevano suggerire il vento che spirava o la
pioggia che batteva sui tetti delle case. Una danza meravigliosa che richiedeva
perfetta sincronizzazione, poiché anche il minimo errore avrebbe rovinato mesi
di preparazione…]
Lei era
seduta proprio in prima fila.
Muta proprio
come i teatranti che danzavano sullo spoglio palco
Ondeggiando
le lunghe maniche delle loro vesti elaborate, in forte contrasto con lo sfondo
composto di miseri disegni.
Era un’opera
drammatica, Yoshitsune Senbon Zakura.
Yoshitsune e
i mille ciliegi.
[… Le
suggestive musiche erano capaci di riportar come indietro nel tempo, rievocando
atmosfere a volte di pace, a volte di guerra… Di tragedia. Hinata si
meravigliava di come si potessero trasmettere emozioni tanto forti anche solo
cantando. Sapeva che ogni attore era accuratamente selezionato in base alla
capacità di interpretare un determinato soggetto. Infatti, Lui era spesso
chiamato per il ruolo di volpe… Proprio come ora]
Ormai erano
all’atto quattro, scena due.
L’onnagata*
che interpretava Shizuka suonava il tamburo.
La musica
cambiò in un istante
Ed eccolo
arrivare: interpretava Genkuro, la volpe nera.
Numerosi si
levarono gli applausi dal pubblico
Ma a Lui
interessavano soltanto i suoi
Quelli della
piccola Hyuga
Dagli occhi
bianchi e una dolcezza pari a quella del cioccolato.
[Anche se
sapeva a memoria tutta la storia, non si stancava mai di vederla quando Kankuro
recitava. Gli sarebbe piaciuto recitare insieme a lui, ma non era che un sogno
impossibile. Poteva soltanto rimanere a guardare stupefatta il susseguirsi degli
eventi, magistralmente raccontanti]
Ascoltava le
sue parole, accompagnate dalla musica
Osservava i
suoi movimenti, perfettamente calibrati
E ascoltava
la triste storia di Genkuro.
Yoshitsune
porge il tamburo alla Volpe
Essa lo
suona, piena di gioia
Prima di
levarsi da terra con uno spettacolare chunori*.
Un’ora più
tardi lo spettacolo era finito.
Hinata era
seduta su un marciapiede, aspettando la sua volpe con impazienza.
Presto
sarebbe arrivata.
[Infine,
Yoshitsune si suicidò, la moglie Shizuka arrestata e giustiziata. Una storia che
non vide il lieto fine nemmeno per il povero Genkuro. Un’amara storia tra mito e
realtà]
Dei passi
risuonano dietro di lei
ed ecco che
qualcuno l’aiutò a rialzarsi
Era
Kankuro
La sua volpe
nera
Che aveva la
fortuna
Di godere un
finale molto più dolce. Come il cioccolato.
Va bene, fa
schifo.
Ma mi andava
di scriverla.
Povero
Kanky-chan, tutti lo vedono gatto solo per quei vestiti da attore di Joruri (o
Bunraku, se preferite).
Strano che
l’attore che interpretò Genkuro si chiamasse (nome d’arte) proprio Kankuro,
vero?
Ebbene,
questo è uno dei miei pairings preferiti. Spero che questa fanfic vi sia
piaciuta! =3
*Onnagata:
Attore di kabuki specializzato nei ruoli femminili.
*Chunori:
Un’uscita di scena preparata apposta per il ‘Yoshitsune Senbon Zakura’, l’attore
veniva sollevato da terra con dei fili e fatto uscire di scena come volando.
… E dato che
sarebbe troppo lungo spiegare la vicenda per intera…
Yoshitsune e
Shizuka erano entrati in possesso di un tamburo, fabbricati tempo addietro con
la pelle dei genitori di Genkuro, che avevano magici poteri. Lui raccontò la sua
storia al samurai che, impietosito, glieli rese.