NON PUO'
ESSERE VERO.
CAPITOLO 1.
“Che
palle raga! Mi sto annoiando!!!” Si lamentò Brianna
tirando per la manica della giacca Serena che quasi cadde dal gradino
sul quale era seduta.
“Ma la
vuoi piantare di scassare scimmietta?” Le urlò Ryan
prendendola per la collottola e schiacciandole il collo con le lunghe
dita.
“Se non
la smetti di chiamarmi scimmietta passerai un brutto quarto d'ora!”
Lo minacciò lei facendo una boccaccia.
Serena scosse
la testa alzando gli occhi al cielo.
Ryan e Brianna
erano da sempre i suoi migliori amici ma, purtroppo, non erano mai
andati d'accordo tra loro nonostante adorassero Serena.
Alla fine
avevano deciso di sopportarsi per il suo bene ma non rinunciavano a
pizzicarsi ogni qualvolta ne avevano l'occasione.
In fondo Serena
si divertiva come una matta a vederli litigare anche se alla fine
doveva fare da paciere.
Una ragazza
molto carina passò davanti a loro sfoggiando uno sorriso
smagliante indirizzato a Ryan senza, ovviamente, degnare le ragazze
di un occhiata.
“Non
capisco proprio cosa ci trovino in te!” Borbottò Brianna
guardandolo truce.
“Loro si
che ne capiscono qualcosa di ragazzi, mica come te che hai baciato
quel ranocchio di Joe!” Contrattaccò lui dando di gomito
a Serena che rise sotto i baffi.
In effetti Joe
era praticamente il più brutto della classe...
“Fatti
gli affari tuoi arrogante e pallone gonfiato che non sei altro!
Almeno lui è simpatico!” Urlò Brianna incrociando
le braccia innervosita.
“Ok, ok.
Adesso basta! Che ne dite di un giro al centro commerciale? Devo
comprare un regalo per la mamma.” Propose Serena nella speranza
di smorzare la rissa.
Ancora
immusoniti i due annuirono alzandosi.
Il centro
commerciale era ancora pieno nonostante fosse ormai tardo pomeriggio.
La gente si
affrettava tra le corsie sospirando e sbuffando nel scegliere i
prodotti.
“Mamma
mia che ressa, ma la gente non va mai a casa?” Brontolò
Ryan guardandosi attorno in cerca del reparto dei videogiochi.
“ Beh, si
presume che alcuni stiano proprio comprando la cena Ryan, mica sono
tutti fortunati come te che hai la mammina che ti cucina la pappa.”
Lo rimbeccò Brianna prendendo a braccetto Serena e tirandola
verso il reparto delle scarpe di cui andava pazza.
“Parla
quella che manderebbe a fuoco la casa cercando di cuocere un uovo.”
Rilanciò Ryan prima di allontanarsi in tutta fretta e
incollarsi all'enorme TV che trasmetteva uno dei nuovi film di
fantascienza che andavano per la maggiore in quel periodo.
“Seriamente
Sere, non so perché ti ostini a portarti dietro quel cretino!”
Brontolò Brianna inarcando un affusolato sopracciglio.
“Bri ti
prego, dovete smetterla di litigare sempre. Siete i miei migliori
amici cavolo!” Si lamentò Serena fermandosi per guardare
l'amica negli occhi azzurri come il mare.
“Ok, ci
proverò ma sai che lo detesto.” Sospirò Brianna.
“Grazie.”
Le sorrise Serena di rimando.
“Mi
consolerò comprando un bel paio di scarpe.” E detto ciò
si diresse a passo svelto nel reparto scarpe dove, Serena ci avrebbe
scommesso, avrebbe passato almeno un ora indecisa su quale paio
portarsi a casa.
Scuotendo la
testa Serena prese a girare per vari reparti in cerca del regalo
giusto per la madre.
“Mmh...
gialla o rosa? Mamma mia quant'è difficile scegliere i
regali!” Borbottò soppesando le due magliette che aveva
in mano.
Fu allora che
percepì un lieve tremore sotto ai piedi.
Dapprima fu un
leggero brontolio ma rapidamente diventò sempre più
forte.
Il cuore di
Serena partì al galoppo mentre si reggeva allo scaffale per
non cadere.
Un torpore le
invase il corpo e la vista si fece appannata.
L'ultima cosa
che sentì fu il tonfo del suo corpo mentre cadeva a terra.
ANGOLINO
DELL'AUTRICE:
Ciao a tutti,
sono tornata.
Sono mancata
per molto tempo causa poco tempo e mancanza di idee nuove ma ora sono
tornata e intendo buttare giù qualche storiella delle
mie...chi mi segue ha capito di che tipo di storie si tratta :-)
Spero che
questo capitolo vi sia piaciuto, vi anticipo che non sarà una
storia lunghissima ma mi sto comunque impegnando per renderla
piacevole.
Un bacione
dalla vostra Fly90.
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