.:BrOkEn:.

di Spiritromba
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BrOkEn

 

 

A scuola ero sempre considerato quello “strano”. Nessuno mi chiamava mai “Gil”, o neanche “Marverde”, quello solo gli insegnanti, con la loro fredda voce robotica. Ormai per i miei compagni ero quello che spesso parlava da solo. Quello a cui piacevano i compiti, i libri, e la tranquillita’, e che anche se per le verifiche non studiava, in qualche modo le superava. Sempre. Oppure...quello che si prendeva un’infatuazione per il suo compagno di stanza...?

~ Ti ~

 

Nevy era molto aperta con me. Adorava che le raccontassi storie, reali o meno che fossero, che riguardavano cavalieri, belle dame, e castelli.

Non m’importava che i miei compagni mi prendessero in giro per tutto questo.

Anche se...un giorno mi hanno scoperto a raccontare al vuoto la storia di Rosaspina, e mi avevano detto che sembravo una femmina nella maggior parte delle situazioni in cui mi coglievano. Che ero sempre troppo gentile e bendisposto con tutto e con tutti. Io non lo capivo. E sono stati loro a farmelo capire.

 

~ Ti ~

 

Stavamo camminando in un corridoio verso la fine di tutte le lezioni. Avevo perso di vista Gev, il mio compagno di stanza, e ora spaziavo con i miei occhi azzurri per tutto l’edificio. D’un tratto, Nevy mi tocco gentilmente una spalla e mi indico’ un gruppo di ragazzi delle classi piu’ grandi che stavano picchiando Gev in un angolino. Impazzii. Stavano toccando Gev, il mio Gev, loro non ne avevano il diritto, non potevano! Mi avvicinai a loro e gli chiesi quasi urlando:

“Ma cosa state facendo?!” loro ridacchiarono, anche Gev comincio’ a ridere, e notai che in realta’ sul suo viso non c’era alcun segno di pugni o graffi o quant’altro. Indietreggiai quando il piu’ grande del gruppo prese la parola:

“Non ti sei accorto che era uno scherzo, FINOCCHIETTO AZZURRO? Tanto ormai se ne sono accorti tutti che gli tieni gli occhi addosso da quando sei arrivato qui?! Che idiota che sei!” fu come un pugno, pero’ diretto al cuore, questa volta. Sentii che il mondo mi stava per crollare da sotto ai piedi. Le risa dei miei compagni si erano ridotte a un ronzio basso e distorto che facevo fatica a comprendere. L’unica parola che riuscii a capire fu “gay”.

Gil! Giil, mi senti? Nevy mi stava chiamando, ma io non riuscivo a risponderle, perche’ la mascella si era serrata senza farmi neanche respirare, 

le gambe erano diventate piu’ molli di un budino e avevo l’impressione di stare per svenire.

~ Ti~

Gil! Gi-il?! Guardo davanti a me: Maggie mi sta schioccando le dita davanti al viso “Ah, scusa, dov’ero rimasto?” chiedo, imbarazzato.

 

AnGoLo AuTrIcE: Ciao a tutti, finalmente ho ricominciato a scrivere! (non per molto, eheh) Spero di non avervi annoiato troppo con questa fanfiction, ma ora vorrei dirvi alcune cose che molto probabilmente chi conosce Ava’s Demon sa (ovvero solo io :D) e chi non lo conosce non sa:

Innanzitutto, intendo specificare che tutto questo non c’e’ nella storia originale, ma che me lo sono inventato tutto io :), anche se si basa su alcune cose che in realta’nella storia ci sono;

Gil e’ davvero gay, confermato dall’autrice;

In un capitolo, Gil a 19 anni incontra Gev, gli chiede se si ricorda di lui, ma lui dice che non lo ha mai conosciuto. Diciamo che mi sono ispirata anche a questo fatto;

Non e’ confermato che i compagni di Gil lo prendessero in giro per la sua sessualita’, ma qualcuno di loro se ne sara’ pure accorto che lui fosse forse un po’ troppo femminile per carattere (anche per altri motivi);

E’ tutto, ciao ciao! Oh, e grazie per aver per aver scelto Spiritromba per le vostre letture! ( chi conosce un certo noto film, capira’ che mi sono ispirata a un certo noto personaggio per questo nuovo saluto! )

* Spiry





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