« Per Arceus.
» Mei si trova a fissare l’oggetto nelle sue mani
con improvviso terrore. Due linee blu.
L’inizio della sua fine.
Appoggiato al bracciolo
della poltrona di vimini c’era Ciprian, che osservava
l’oggetto con crescente entusiasmo. L’atmosfera
nella elegante palafitta era spezzata in due, tanto percepibile che
moltissimi Pokémon acquatici iniziarono a nuotarci al largo,
quasi timorosi di una catastrofe imminente.
« Santo
cielo, no! » Ciprian ignora lo stato d’animo della
compagna, lasciandosi andare già ai momenti in cui avrebbe
insegnato al bambino a nuotare, magari a fare conoscenza con i vari
Pokémon, al suo futuro come genitore. Mei pareva stravolta,
invece.
Un bambino. Un bambino!
Non aveva
già avuto abbastanza disgrazie per quell’anno? Il
karma pareva non essere propriamente d’accordo con lei, visto
che le aveva sganciato anche quella bomba. Una catastrofe, una vera
catastrofe.
« Come vuoi
chiamarlo? » fa allora il Capopalestra, incurante dello stato
d’animo di lei. In quel frangente, lo sguardo di Mei avrebbe
potuto uccidere. La donna si alza in piedi, sperando di aumentare la
propria minacciosità agli occhi dell’altro. Non ci
riesce come vorrebbe – non ci riesce affatto – ma
spera solo che le sue parole bastino a far rinsavire Ciprian. Era dura,
con un cervello pieno d’acqua come il suo, ma poteva riuscire
a piegarlo.
« Non ho
intenzione di tenerlo. »
« Perché? »
le chiede allora lui, con tono un po’ piccato. La donna
sussulta, non trovando una risposta soddisfacente.
« Non
guadagniamo abbastanza. »
« Tsk. Che
vuoi che sia, basterà accettare più sfidanti alla
Palestra. »
« Non
è un buon ambiente per crescere un bambino. »
Ciprian la guarda leggermente offeso.
« Potremmo
trasferirci ad Alisopoli, se ci tieni. » sospira. Mei si
morde un labbro.
« Non sono
pronta ad essere madre! » Ciprian fa spallucce.
« Nemmeno io,
se per questo. »
« Santo
cielo, ho sposato un idiota. » si trova a sibilare lei, prima
di lasciarsi andare a una risata liberatoria. Forse, forse, poteva
considerare l’idea di tenere quel bambino.
E visto che ho
finito le richieste (yay!), ho terminato
qualche affaruccio lasciato in sospeso e lanternato duro (!!) torno qui
a scrivere di scemi alle prese con scelte di vita.
Ho idea che
loro due saranno i genitori in disaccordo su tutto, ma mai davanti al
loro bambino. Perciò a domani con una NewBark!
Ps: tra parentesi, questa è la mia ventesima storia in
questo fandom.
Un giorno riuscirò a toccare nuovamente la quota di
cinquanta, è una promessa. ~
|