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di Vale_Skywalker
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Era lì, fra le sue braccia, riusciva a sentire il suo cuore che pian piano smetteva di battere. -Non lasciarmi, Artù, rimani con me!- Lacrime amare caddero sul viso senza vita del re, aveva fallito. Non era riuscito a salvare il re di Camelot, il suo migliore amico. Lo strinse a sé, piangendo ed invocando il suo nome. Dopo aver messo il suo corpo su una barca e avergli detto addio, rimase seduto davanti al fiume, continuando a piangere. -Ci rivedremo Artù, te lo prometto.- ***** Ormai erano passati centinaia di anni, il mondo era cambiato completamente, i suoi amici erano morti tutti e Camelot era caduta, cessando di esistere. Merlino indossava i scomodi vestiti di quell'epoca nuova e portava una specie di borsa a tracolla, faceva freddo e piovigginava. Un camion gli passò a pelo e quasi cadde a terra, ma grazie ai suoi poteri riuscì ad evitare la caduta. Si fermò un attimo e una lacrima solitaria rigò il suo viso rugoso, ormai stanco di quella vita di solitudine e rammarico. Sospirò e riprese a camminare, allontanandosi dal luogo in cui il suo migliore amico era morto. Appena la sera calò, il vecchio mago andò in un ostello, e dopo aver cenato si mise a letto, quella sera era particolarmente stanco e di conseguenza si addormentò subito. Un raggio di sole colpì il suo viso, costringendolo ad aprire gli occhi, e rimase scioccato. Si trovava in una specie di bosco. Si avvicinò al laghetto e vide nel riflesso che era tornato giovane. -Ce ne hai messo di tempo, Merlino.- Il tempo si fermò, quella voce non la sentiva da decenni. Artù era appoggiato ad un albero, la bellezza e la giovinezza non lo avevano lasciato. Capì subito. -Sapete che il ritardo è una delle mie tante specialità.- Il re scosse la testa e si avvicinò a lui. -Non sei cambiato, eh Merlino? Per la prima volta hai fatto qualcosa che ti ho chiesto.- Artù non voleva che il suo ex servitore cambiasse, e per fortuna non era successo. -Ho sempre aspetto questo momento.- Da quando il re era morto non era passato giorno in cui aspettava di rivederlo. -Anche io Merlino, sempre.- E rimasero lì, a parlare del più e del meno, a scherzare e battibeccare come sempre avevano fatto. Non ci sarebbero più state guerre, morte e dolore, no, sarebbero rimasti in quel mondo di pace e serenità. Insieme, sempre.




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