Avvertenze:
Non sono sicuramente un'artista quindi la fanfiction può
anche risultare brutta e annoiante per alcuni. Ma niente è
perfetto, lo sapete. Se vi sembrerà bella e pensate che vi
piaccia allora sono felice! Se vi piaccia o no spero che commentiate
anche solo per dire che è brutta, ma almeno
cercherò di migliorare nelle prossime one-shot o altro che
siano. Mi dispiace anche che sia piccola ma penso che possa bastare. Vi
avverto subito che di solito quando non ho commenti non
riesco più a continuare. Ok, mi sa che vi sto
deprimendo ancora prima di leggere la fanfiction. Vi lascio alla
lettura. E anche se in ritardo buon anno a tutti!
Esistenza
Esistere?
Perchè esistere se l'unica cosa che sai fare è soffrire per gli altri?
Che significato ha se tutto ciò che ti circonda ti fa paura
e aspetta solo che tu muoia?
Sono costretto a vivere secondo le condizione di chi ti nutre e ti
cresce. Perchè? Perchè non uccido anche lui? Io
posso farlo, io sono come un dio
della morte. Non ho paura della morte.
Sono completamente solo,
tutto ciò che riesco a vedere è solo una cosa
momentanea, prima che finirò per sempre.
Ogni cosa finisce nel
mondo. Come la vita, sacra
per tutti ma che ha sempre una sua fine.
Allora perchè esiste se gli unici sentimenti sono dolore, tristezza e morte?
Morte. E'
solo la fine di una lunga opera
scritta da qualcuno onniscente,
che sa tutto e di tutti.
Dimmi scrittore, perchè
io vivo?
Perchè non fa finire il mio ruolo
di dio della morte
e mi lasci libero di sparire dal nulla come sono apparso?
La gente. La
gente non capisce ciò che sento.
Loro guardano solo un giovane ragazzo dall'aspetto freddo che non fa
altro di puntare il dito verso la gente, e lì, tutti scappano e muoiono.
E io sento la vita mancarmi. Un bricciolo del mio spirito sparisce e io
soffro, soffro come un
cane bastonato, perchè sto ancora recitando?
Sono la marionetta
principale dell'opera, vero? Sono colui che viene manipolato per scopi
segreti di cui neanche io sono a conoscenza.
In verità non so proprio nulla. Cosa dovrei sapere? Cosa ero
prima di Yoite?
E chi lo sa com'ero. Potevo essere triste
e solo
come adesso o avere almeno un amico con
cui stare...ma che mi abbia tradito.
Perchè nel mondo non c'è nessuno che
è onesto
e ti tratta come un vero
amico. Tutti ti costringono a fare ciò che non
vuoi e non capiscono l'agonia che ci si prova nel cuore.
Quando mi guardo intorno vedo la gente parlare, scherzare, sopratutto
ridere. Come mai non dispongo di tale potere? Il potere dell'amicizia.
Sono così staccato alla vita da non poter avere neppure un
amico?
Yukimi? Per
lui sono solo il gatto che gli manca tanto. Ho persino il suo nome. Se a casa ci
sono o no per lui non fa differenza, potrei anche sparire nel nulla.
Lui non si ricorderebbe di me. A casa sua sto sempre a terra, come se
fossi un animale. Ormai ci ha fatto l'abitudine. Perchè
continua a tenermi con sè? Glielo ordina il capo?
Sicuramente è questa la risposta.
Miharu? E'
solo un ragazzino. Ma lui può realizzare il mio desiderio.
Può impedire la mia esistenza,
cancellare Yoite
dalla faccia della terra. Chiedo solo quello.
Forse è per quello che lo perseguito e lui si fida di me?
Questo è l'unico dubbio
che ho in questo momento. Il dubbio,
è una cosa strana. E' come rispondere alla domanda dell'esistenza, ma
rimarrai sempre nel dubbio perchè non sai che fine ha la vita. La mia ne ha?
Penso proprio no. Non ne vedo uno e tra qualche mese morirò.
Quindi che mi importa se sparirò
cancellato dallo shiranbansho? Almeno non sarò
più negli incubi
della gente.
"I tuoi occhi...sono
grandi e azzuri...proprio come il cielo..."
Mi sorprendo. Da dov'è arrivata questa frase? Alzo lo
sguardo verso l'alto. Il cielo...perchè
si differenzia nel giorno
e nella notte
nonostante ci sia sempre il sole?
Solo perchè nella notte non si vede? E' come dire che in una
persona cattiva
è del tutto cattiva
solo perchè non vedi la parte buona. Ma il mondo
è fatto così, oltre l'apparenza
c'è l'inganno.
Chi potrebbe mai pensare che stia morendo per una tecnica probita?
Il Kira.
Una tecnica così potente ma nessuno la vuole usare. Certo. Davanti alla morte tutti hanno
paura. Io no, io so benissimo che morirò e
voglio farla finita al più presto. A poco a poco perdo coscenza di me. In
questo momento forse qualcuno mi chiama ma io non lo sento. E' come se
fosse lontano
e io lo ignoro,
come ho fatto sempre. So che posso usare il kira in ogni modo, ho
costretto così Miharu ad accettare la mia condizione. E se
la gente che mi sta vicino lo fa solo per paura di morire per mano mia?
Sarebbe una vera
delusione, ma anche io devo imparare a essere indifferente alla
gente.
Ormai sono gli ultimi
mesi e il teatrino
sta per finire. Posso morire
per il kira o sparire
per lo shiranbansho. Preferirei la seconda così che tutti si scorderebbero di me.
L'importante è
che io non esista più.
Ricorda Miharu. Mantieni la promessa e
ai tuoi amici
non sarà fatto del male.
Rientro a casa. Mi siedo per terra. Yukimi comincia a parlare a
vanvera, come sempre.
Ma sono troppo penserioso per ascoltarlo. Poi gli domando: "Ma...io vivo?"
Però la vera
domanda non è questa. La vera domanda che mi
pongo è: "Perchè
vivo?"
Fine...o continua?
Prossimo Capitolo:
Indifferenza
(Miharu Rokujo)
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