GaiIno
Fanfiction dedicata a
Lady of Evil Nanto.
Sperando che le piaccia!
Appareantly Perfect
Ino Yamanaka aveva sempre tenuto al suo aspetto, aveva
sempre
mirato ad avere ogni situazione sotto il proprio controllo, aveva
sempre aspirato ad una meta via via più difficile da
raggiungere
con la ferma convinzione di essere totalmente in grado di arrivare a
quell'obiettivo.
Ed era per questo che Ino Yamanaka azzardava spesso a considerarsi
un'ottima allieva, nonostante le abituali critiche mosse al sensei, era
per questo che aveva scelto uno dei ragazzi più popolari e
promettenti di Konoha, nonostante Sasuke Uchiha conoscesse a stento il
suo nome, era per questo che non sopportava di essere superata da
Sakura in nessuna disciplina, nonostante il segno dell'inizio di quella
che era nata come la migliore e la più sincera tra le
amicizie
bruciasse ancora nel suo petto.
Ed Ino Yamanaka andava stranamente fiera di tutti questi suoi tratti
ormai facilmente riscontrabili nella quotidianeità delle sue
azioni.
La cura della bellezza esteriore, così come la fissazione
per la dieta.
Cosa della
quale Choji era perfettamente (e sfortunatamente) al corrente.
Il voler tirare fuori il meglio da se stessa o l'apparente
voglia di dispensare consigli a chiunque le stesse attorno.
E questo tipo
di seccatura
Shikamaru e le sue sigarette la conoscevano anche troppo bene.
L'esigere sempre
tutto ciò che le
interessava, all'altissimo costo di quelli che potevano sembrare solo
all'apparenza dei sacricifi ai quali non si darebbe molta importanza.
E l'amicizia
con Sakura, nonchè la privacy e la quiete di Sasuke, ne
avevano risentito infinitamente.
Sarebbe risultato impossibile credere in un fulmineo
cambiamento.
Sarebbe risultato impossibile credere che potesse nascere una "nuova"
Ino Yamanaka.
Sarebbe risultato impossibile credere che una delle kunoichi
più
promettenti di Konoha, nonchè più testarde,
potesse
rivalutare la sua vita da un momento all'altro.
Sarebbe risultato impossibile credere che una delle kunoichi
più
promettenti di Konoha, nonchè più testarde,
potesse avere
come unico scopo la fiducia e la stima di un uomo che, con molta
superficialità, veniva spesso e volentieri stupidamente
additato
come "strambo".
Ma chi di noi non aspira a
raggiungere segretamente quei risultati fin troppo bramati?
Gai Maito non aveva mai dato peso all'opinione che la sua
persona potesse suscitare alla gente.
Aveva continuato ad indossare attillate tute verdi ed appariscenti
scaldamuscoli arancioni, aveva continuato a decantare le lodi della
giovinezza, aveva continuato ardentemente ad allenare i propri allievi,
a temprarli, a dargli insegnamenti, i migliori insegnamenti che
potessero ricevere.
Durante tutta la sua vita aveva solo cercato di superarsi e di trarre
il meglio da Neji, TenTen e Rock Lee.
Durante tutta la sua vita aveva riposto fiducia negli altri, senza
curarsi delle critiche che gli venivano mosse.
Durante tutta la sua vita non aveva mai dato importanza a
tutti quegli inutili ed evidentemente errati pregiudizi.
Non era essere di bell'aspetto a fare di un uomo un ninja, o forse la
gente si aspettava che potesse bastare un 'grazioso' esercito
di shinobi a sbaragliare il nemico?
E questo Ino Yamanaka l'aveva capito, dio se l'aveva capito!
Forse aveva impiegato un po', un bel po', ma la consapevolezza di dover
affrontare grandi pericoli, problemi, ostacoli e
responsabilità
aveva potuto aiutarla a muovere il primo passo verso un nuovo futuro.
Non è apparire come
la ragazza effimera, irraggiungibile e perfetta che fa di te una
kunoichi.
-Allora Ino, sei pronta per l'allenamento?- chiese
Gai sorridente.
Non è aspirare al
ragazzo più bello del villaggio che ti aiuta ad andare
avanti.
-Mi sembra ovvio, sensei!- rispose la Yamanaka alzando il
pollice in segno di "ok".
Si susseguono troppe delusioni
in questo mondo che, non sempre, va come noi vogliamo.
I due shinobi, allieva e maestro, iniziarono gli esercizi
ormai di routine prima dell'allenamento vero e proprio.
E a quel punto puoi solo
rialzarti per andare avanti e migliorare.
E Ino aveva scelto di impararlo, aveva scelto il migliore
per poterci riuscire.
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