“Aspetta!”
La pioggia copriva il rumore delle
mie parole.
“Aspetta, ascolta…”
le corsi incontro.
“Sono qui, ti ascolto”
“Ecco, io… Non mi
lasciare” mi uscì di getto.
“Non ti sto
lasciando, sei tu che non mi vuoi più”
“Non è vero, non te
ne andare”
“Tu desideri che io me ne vada”
La fissai spaventata al pensiero di
perderla, lei mi guardava sorridendo, il rumore della pioggia creava una sorta
di stanza isolata sotto i nostri ombrelli.
“Come farò senza di
te?”
“Non sarai sola”
Aprii gli occhi. Stavo sognando una
donna stupenda, era la mia gioventù, innocenza e purezza.