Ricordati che sei un uomo

di LiaTheChubbyUnicorn
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Salvami...

Ho sonno.. le braccia indolenzite, le gambe mi formicolano.
Non ho la forza di parlare, gli occhi socchiusi.. la bocca cucita.
Vedo degli uomini dinanzi a me. Sono piccoli, minuscoli.
Sto sognando…
Nella mia mano: li schiaccio
Nella mia bocca: li divoro.
Questa non sono io… questo è un mostro.
Voglio svegliarmi.
Perché non mi sveglio?
Vorrei  piangere … non ci riesco.
Gli uomini scappano, di chi avete paura?
Vedo tutto andare a rilento, è un incubo.. di sicuro.
Poi un ragazzo nei miei occhi…
Vedo l’odio nei suoi..
Aiutami! Per favore, svegliami…
Non mi sente… il mio cuore batte ancora.
Vola via… cerco di afferrarlo…
Non lo vedo.
Poi un colpo… come fuoco.
Cado in terra… lui mi scruta disgustato.
Gli occhi più grigi delle lame nelle sue mani. Somiglia a mio fratello.
Non mi odiare, aiutami.
Continuo a bruciare e lui resta a guardare.
Non sono più carne… sto scomparendo…
Presto mi sveglierò o forse il mio sonno diventerà più profondo. Starò bene… Sarò libera.
Vorrei sorridere ma non posso…
Sto scomparendo e nessuno pregherà per me.
 
Note:
Ehilà..
Per questo componimento mi sono ispirata alle parole di Ymir:” era come un incubo” riferito alla sua permanenza di sessant'anni in forma titanica.
Ho immaginato cosa potesse provare qualcuno che senza  il potere di controllare il proprio corpo, vivesse quell’incubo in prima persona.
Non so se qualcuno leggerà mai questo mio piccolo “sfogo” ma spero che almeno un po’ vi piaccia..
Grazie mille e alla prossima :3
 




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