Once
upon a time in Konoha
Capitolo 1
Sakura si sentiva estremamente leggera quando, come quel giorno,
lasciava Suna, la città in cui abitava, per andare a trovare
suo cugino Naruto a Konoha.
Ci andava circa due volte l'anno dato che, per via degli impegni
scolastici, non poteva fare altrimenti.
A breve avrebbe iniziato il quarto anno di liceo, in una classe che non
amava affatto, in una città che disprezzava.
Era nata a Konoha, ma i genitori si erano trasferiti a Suna per via del
lavoro.
Odiava Suna, dove aveva passato tutta la sua preadolescenza ad essere
presa in giro per la sua fronte più spaziosa della media,
dove i compagni malevoli trovavano ogni scusa per ledere la sua
già scarsa autostima.
Entrata al liceo le cose sembravano essere migliorate, ma quel macigno
sullo stomaco, quella pesantezza e tristezza perenne che le causava
vivere lì, le faceva venir voglia di scappare appena poteva.
Ino, la sua migliore amica, le diceva che era diventata una bella
ragazza ora, ma lei ci credeva sempre il giusto, continuando a pensare
che , se era stata la mira di tutte quelle prese in giro un motivo
doveva pur esserci.
Scese dal treno impaziente, accolta dal suo cugino preferito con un
sorriso caloroso, che la faceva sempre stare così bene e
che ricambiò seduta stante: avevano un rapporto meraviglioso.
"Sakura chan, mamma non vede l'ora di rivederti!"
Sakura sorrise pensando a sua zia Kushina, un vero e proprio uragano.
Un po' si somigliavano nella loro schiettezza, ma ciò che
rendeva Sakura unica e quindi scomoda per molte persone era la sua
innocente sincerità.
Se pensava una cosa la diceva, a volte anche senza curarsi delle
conseguenze.
"Adoro zia Kushina! Come stanno Neji, Kiba e Rock Lee? "
Naruto sghignazzò.
"Tutto bene, Rock Lee ha sempre un debole per te, non fa che chiedermi
come stai... Kiba è il solito cazzone e Neji è
cresciuto davvero tanto... sarà che è il
più grande del nostro gruppo..."
"Non si è ancora arreso Rock Lee? E' dall'elementari che mi
sta dietro... forse l'unica persona, in realtà." si corresse
poi Sakura, incupendosi un po' e ricordando le enormi sopracciglia del
suo pretendente.
"In realtà non è stato l'unico... non ricordi che
da piccolo ti ho chiesto di sposarti?" rammentò nostalgico.
Sakura scoppiò a ridere.
"Ti riferisci a quando alla veneranda età di cinque anni
arrivasti tutto impettito e mi facesti la proposta di matrimonio con
l'anello di plastica e il diamante di caramella alla fragola?"
"Esattamente... ed era un anello proprio buono!"
Sakura rise ancora e Naruto l'abbracciò con fare protettivo
mentre le portava la valigia in macchina, dove l'attendeva lo zio
Minato, sempre provvisto di quel suo sorriso dolce.
"Ciao, zio!!" esclamò Sakura dandogli un bacio sulla guancia
e mettendosi sul sedile posteriore.
"Ciao nipotina... che mi racconti di bello?"
" Di bello niente... solo che sono qui."
Avrebbe passato tutto il mese d'agosto da loro e non poteva che esserne
felice.
Quando arrivarono a casa Namikaze, zia Kushina l'abbracciò
in una stretta quasi soffocante, che lei ricambiò.
Non fece in tempo a posare la valigia nella camera degli ospiti (sempre
a sua disposizione, come le ricordava trillando sua zia) che Kushina
iniziò a darle dettagli su novità che Naruto non
aveva ancora avuto modo di raccontarle.
"Ti ricordi la mia migliore amica che si era dovuta trasferire tanti
anni fa e che non vedevo da un pezzo?"
"Chi, zia? Quella dei tempi del liceo?" chiese Sakura in cui Kushina
aveva sempre trovato una confidente e una buona interlocutrice.
"Sì... Mikoto... quella che si trasferì subito
dopo il liceo per sposarsi! Ecco era da tanti anni che non la sentivo,
ma proprio l'anno scorso mi ha chiamata e mi ha detto che sarebbe
tornata a Konoha perchè suo padre era morto e la madre era
rimasta da sola. Quindi abbiamo ripreso i rapporti (io sono la madrina
di battesimo del suo figlio maggiore, Itachi) e ora il suo figlio
minore esce con la combriccola di Naruto, vero tesoro?" chiese
riprendendo fiato e guardando il figlio appena entrato in cucina , che
aveva carpito dalle ultime parole tutto il discorso.
"Sì, mamma... lo farò conoscere a Sakura, non ti
preoccupare." rispose ironicamente, buttando un'occhiata maliziosa a
sua cugina.
"Perchè mi guardi così?" chiese Sakura.
"Lo scoprirai da sola...ad ogni modo... mamma? Stasera usciamo, ho
già avvertito gli altri che sono contenti di poter rivedere
Sakura e tutto il resto!"
"Mi raccomando Naruto..." lo ammonì Kushina con uno sguardo
penetrante.
Naruto alzò gli occhi al cielo sorridendo: "Certo mamma,
farò in modo che Sakura si diverta... e che conosca Sasuke."
Zia Kushina annuì soddisfatta e Sakura iniziò a
ridere, non sapendo neanche lei bene del perchè.
"Sakura sei proprio uno schianto! Non ci credo che a Suna non ti stia
dietro nessuno!"
"In realtà nemmeno quelli brutti mi stanno
dietro!" lo corresse.
"Allora sono tutti gay... se non fossi mia cugina ci avrei
già provato!"
"Se ricordi bene ti avevo risposto anche di sì alla proposta
di matrimonio!"
Naruto rise e le diede un bacio sulla guancia.
"Piuttosto, tu? Ragazze?" chiese Sakura mentre si rimirava per l'ultima
volta allo specchio, per controllare che fosse davvero pronta.
"Avevo una mezza storia con una, ma niente di serio..."
"La trombavi e basta, quindi?" chiese Sakura, con il suo solito modo
molto poco velato.
"Mi scordo sempre di quanto tu sia diretta!" esclamò Naruto
ridendo "Comunque sì... era una che quando eravamo piccoli
faceva la prepotente e io diciamo che ho ripagato la sua gentilezza."
Sakura sghignazzò, nella stessa maniera che era solito fare
Naruto e lo prese sotto braccio.
"Approvo la vendetta, ad ogni modo andiamo, prima che Neji ti congeli
con i suoi occhi di ghiaccio."
"Hai ancora paura di lui?" chiese il cugino, divertito.
"Solo un pochino!"
Naruto rise: "Tranquilla, ora l'uomo di ghiaccio si è
sciolto. Te l'ho detto, è cambiato davvero tanto...
sarà l'amore, che devo dirti! E' da qualche mese che sta con
Ten Ten, una che ha conosciuto all'università".
"Sono contenta per lui..." esclamò Sakura, intristendosi un
po': lei non aveva neanche dato il suo primo bacio e aveva quasi 17
anni.
Quando entrarono in macchina di Neji lui la
salutò più affettuosamente del solito
(ovvero chiamandola per nome e con un accenno di sorriso, invece che
del solito brusco cenno freddo) e lei capì che suo cugino
doveva aver ragione riguardo al suo cambiamento.
Quello che non aveva trovato cambiato per niente era Kiba, l'amico di
Naruto che pensava più agli animali che alle ragazze, il
quale non perse tempo per pavoneggiarsi davanti a lei, ma nonostante
questo lo trovava piacevole.
Non la faceva mai sentire a disagio, sempre la battuta pronta, un po'
come suo cugino, il contrario di Neji insomma.
"Rock Lee?" chiese Sakura, rendendosi conto che il quartetto non era al
completo.
"Che c'è, Sakura? Non vedi l'ora di rivederlo? Allora
dobbiamo dirgli che ha delle speranze!" commentò subito
Kiba, sul sedile posteriore con lei.
Sakura gli tirò uno scappellotto, ridendo.
"Non credo sia il caso! Semplicemente mi ero resa conto che mancava un
membro dei Fantastici Quattro!"
Naruto rise: "La donna invisibile la fa Kiba!"
"No, Kiba ce lo vedo più a fare la Cosa! Neji è
quello intelligente, Naruto è quello figo, Kiba non
è umano e Rock Lee che è assente deve
accontentarsi della donna invisibile." esclamò Sakura
ridendo all'indignazione del ragazzo.
"Ehi!! Perchè non la posso fare io la Torcia Umana?? Sono io
il gran figo, mi stanno tutte dietro!" ribattè Kiba.
"Di quale razza? Canina?" chiese Neji facendo scoppiare a ridere Sakura.
Le era davvero mancata Konoha: era lì da poche ore e
già si sentiva più libera e felice.
"Sasuke dov'è?" chiese Kiba quando avevano quasi raggiunto
la destinazione, ovvero un disco pub nel centro di Konoha.
"E' già al pub con Rock Lee, avevano detto che mangiavano
lì'!"
"Perchè non siamo andati a cena anche noi?" chiese Sakura,
sistemandosi il vestito nero sopra il ginocchio e facendo attenzione a
non inciampare nei tacchi.
Non era abituata a portarli, dato che a Suna non aveva neanche motivo
di metterli.
"Loro fanno Karate il sabato pomeriggio e abitano anche vicino, quindi
sono venuti direttamente qui." spiegò Naruto.
Ripensò all'anno in cui aveva fatto Judo per imparare a
difendersi e non era servito nemmeno un granchè, ma doveva
ammettere che le arti marziali in genere la affacinavano molto.
"Eccoli guarda, sono a quel tavolo!" indicò Neji,
dirigendosi in quella direzione.
Sakura distinse subito Rock Lee, che non portava più i
capelli lunghi, ma a scodella, un taglio che non solo lo rendeva meno
bello del solito, ma gli evidenziava anche le sopracciglia, mentre il
fantomatico Sasuke era seduto dandole le spalle e vide solo una folta
chioma nera.
Appena la scorse, Rock Lee scattò in piedi, gli occhi
languidi illuminati di una luce che riservava, purtroppo, solo a lei e
di cui ancora non si capacitava: tra tutte le ragazze che c'erano a
Konoha, possibile che solo lei era riuscita catturare la sua attenzione?
Non che fosse una persona assillante e fastidiosa, anzi: Rock Lee era
un bravo ragazzo, non invadente e sempre gentile, all'antica e da
quando ai suoi 10 anni le aveva fatto quella dichiarazione d'amore
esagerata, dicendo che l'avrebbe protetta sempre, a costo della sua
stessa vita, non aveva avuto occhi che per lei.
Rock Lee si alzò subito appena la vide e le diede un
affettuoso bacio sulla guancia che lei ricambiò, nonostante
la punta di disagio.
Lei non era come Ino, a cui piaceva piacere: se non ricambiava qualcuno
preferiva che non le venisse nemmeno dietro, non le piaceva prendere in
giro le persone o illuderle.
Gliel'aveva già accennato quel discorso a Lee e lui sembrava
aver compreso, ma le aveva fatto comunque l'occhiolino e sollevato il
pollice verso di lei: "Ti ho fatto una promessa e la
manterrò anche se non mi ricambi, in nome della
giovinezza!", con tanto di sorriso abbagliante.
Sorrise ripensando a quello scambio di battute, ma non
riusciva a non essere preoccupata quando vedeva quella luce
nei suoi occhi che riservava a lei soltanto.
"Sasuke, alzati, ti presento mia cugina Sakura!" disse Naruto, lei
ancor accanto a Rock Lee.
Sasuke si alzò immediatamente e, quando si voltò
verso di lei Sakura capì tante cose, prima di tutto del
perchè zia Kushina aveva tanto insistito per farglielo
conoscere.
Lui le sorrise e lei parlo senza pensare, come sempre.
"Io e te non ci conosciamo, piacere Sakura!" disse allungando la mano
verso il bellissimo sconosciuto.
"Sasuke!" disse il ragazzo ricambiando la stretta, sorridendole ancora.
Sakura ricambiò il sorriso un po' imbambolata guardando
quegli occhi neri, la pelle diafana e i tratti perfetti.
Era davvero splendido.
"Ragazzi che facciamo? Un giro per Konoha? Tanto è ancora
presto, poi si torna qui?" propose Naruto.
"Prendiamoci prima una birra!" propose Kiba.
Gli altri acconsentirono e Sakura non poteva fare a meno di guardare di
sottecchi il nuovo amico del cugino che sembrava un tipo tranquillo.
"Sai, non lo vedo sorridere quasi mai Sasuke..." gli disse
nell'orecchio Naruto, già complice dei pensieri di Sakura
"credo che l'averlo avvertito stamattina di essere cordiale l'abbia
preparato."
"Gliel'avevi detto in anticipo??" sibilò Sakura guardando
Naruto che era già un po' brillo e lei non era da meno, dato
che sia Naruto che Rock Lee le avevano offerto una bevuta.
Naruto annuì sorridendo.
"Gli ho detto che quando hai conosciuto Neji sei rimasta traumatizzata
per la sua poca cordialità e ha fatto attenzione a non
urtare la tua sensibilità!"
"L'hai raccontato anche a lui quella storia?? Naruto io ti uccido!"
Naruto sghignazzò e l'abbracciò.
"Tanto lo so che mi vuoi troppo bene, non riesci ad arrabbiarti con me!"
"Non sei leale!" esclamò Sakura, per poi avvicinarsi al
bancone.
"Uno sciottino di grappa alla mela verde!" esclamò Sakura,
ben sapendo che sarebbe stato il colpo definitvo per la sbronza: lei
l'alcol lo reggeva poco.
"Posso offrirtela io questa bevuta?" chiese Sasuke sorridendole e
affiancandosi a lei.
"Ok, ma non sforzarti di sorridere."
"Perchè?" chiese Sasuke, un po' brillo anche lui.
"Lo so che mio cugino ti ha raccontato di quella storia imbarazzante!"
Sasuke sghignazzò e Sakura si chiese se Naruto non avesse
contagiato un po' tutti con quella risata.
Non era molto lucida, ma lui era davvero bello.
"Non volevo spaventarti anche io, tutto qui!" fece come se nulla fosse,
passandole il drink.
Sakura bevve alla goccia, poi lo guardò con lo sguardo un
po' offuscato, avvicinandosi per metterlo a fuoco e lui non si
scansò, doveva avere del coraggio!
"Avevo otto anni e Neji dodici..." iniziò a raccontare in
preda alla sbornia, una parte di lei cosciente che si stava sputtanando
con un perfetto estraneo, l'altra che aveva il disperato bisogno di
aprirsi.
"Non l'avevo ancora conosciuto perchè vengo qui solo durante
le vacanze... e volevo giocare con Naruto, voglio tanto bene a quella
testa quadra... e insomma lui stava già giocando con Neji e,
quando gli ho chiesto se potevo unirmi a loro, lui mi ha guardato con
quegli occhi di
ghiaccio... non era umano, giuro, una cosa tipo Alien... "
Sasuke iniziò a ridere di gusto, bevendo un po' dalla sua
bottiglia di birra, ascoltando in silenzio.
"... e mi fa:- Lei non può giocare con noi, è una
femmina!- e mi continuava a guardare male, finchè non
è arrivato Rock Lee che ha convinto Neji... ma lui
continuava a fulminarmi con lo sguardo... mi feci anche la
pipì addosso
dalla paura!"
Sasuke rise ancora, veramente divertito, e Sakura lo guardò.
"Quindi non devi sorridere per forza!" concluse Sakura solennemente,
mettendosi a sedere sullo sgabello, dal quale per poco non cadde.
Sasuke l'afferrò al volo, abbracciandola parzialmente nel
tentativo di non farla rovinare per terra e lei se lo
abbracciò, approfittando di quell'occasione.
"Ho sonno..." esclamò " ...e tu sei comodo." aggiunse mentre
Sasuke non la scansava, troppo divertito
dalla situazione o semplicemente compassionevole per le condizioni in
cui aveva contribuito a ridurla offrendole da bere.
"Ragazzi, un bel sorriso!!" esclamò Naruto con il cellulare
in mano, scattando loro una foto mentre Sakura era abbracciata
felicemente a lui.
Naruto era fissato con le foto, soprattutto quando era ubriaco.
A fine serata, Neji riaccompagnò i ragazzi a casa, ma prima
di salire in macchina Sakura fece un sorrisone a Sasuke, salutandolo
con la mano.
"A domani!" gli fece "Mi sei proprio simpatico!".
Sasuke rise ancora, probabilmente l'alcol lo rendeva meno cupo di
quanto gli aveva detto Naruto e si avviò verso la sua
macchina.
Naruto e Sakura si dovettero sostenere a vicenda per non cadere dalle
scale per raggiungere le camere da letto, poi quasi si baciarono in
bocca per darsi la buonanotte, dato che l'alcol non conferiva loro
neanche una
buona mira.
Ciao!! Questa
è la mia prima AU e non so cosa ne sia uscito onestamente!
Spero vi piaccia e con la troviate scontata! Mi piacerebbe molto avere
una vostra opinione... è una long, non so ancora di quanti
capitoli e cercherò di aggiornare settimanalmente! Un
bacione!
-nemy1990-
|