Non si sa mai quando realmente comincia o finisce qualcosa. C'è sempre un particolare che sfugge, un attimo al quale non presti attenzione o un momento che dimentichi.
E così è per tutto.
Ti ritrovi un giorno ad essere stranamente triste, a sederti a terra nella tua stanza a pensare.
"Come sono arrivata a questo?"
L'unica consapevolezza è che tutto cambia, e succede sotto i nostri occhi distratti, che sono impegnati a guardare altrove.
Questo ci rende schiavi di qualcosa infinitamente più grande di noi, marionette in uno schema prestabilito e dettato ancor prima che arrivi in noi l'idea di qualsiasi cosa.
C'è chi vive inconsapevole di poter ragionare fino a questo punto, che magari non arriva nemmeno ad un concetto simile..e forse vive meglio.
Poi c'è chi invece di dormire, la notte è schiavo dei pensieri. La mente vaga e raggiunge l'iperuranio, decidendo di restare sveglia.
La mente è un "insieme di concetti", un essere vivente del quale crediamo di avere il controllo. La verità è che non siamo noi e la nostra mente, ma la nostra mente e noi.
Per farla breve, viviamo in funzione della nostra mente.
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