D a n c i n g

di Spiritromba
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Clara Seseman, come al solito, trascorreva l’intervallo nel mondo della letteratura. Sulla sua piccola sedia a rotelle in legno, sedeva tranquilla in un angolo dell’ampio prato, un libro poggiato gentilmente sulle ginocchia e la fronte corrucciata nei soli momenti in cui la trama diventava piuttosto intricante. Cosi’, fino a quando non giungeva l’ora delle lezioni, se ne stava rintanata nel suo mondo di controllo e saggezza.

Heidi, invece, era sempre stata una Serpeverde frizzante, iperattiva, lascivia, che non aveva mai osato avvicinarsi a Clara, il suo esatto opposto in quel mare di studenti. La considerava una secchiona, una che avrebbe preferito di gran lunga rimanere chiusa a scuola a studiare piuttosto che venire con il resto della scuola a Hogsmeade. E provava piacere, piu’ che nelle altre cose, nello stuzzicarla sulla sua malattia che le dava quell’immobilita’ quasi totale degli arti inferiori. Naturalmente, Clara era sempre stata un portento nell’auto-controllo, non le era mai capitato di perdere veramente le staffe in vita sua. L’unica volta in cui non era piu’ riuscita a sopportare le acute provocazioni di Heidi, aveva lievemente stretto la bocca ad una fessura e si era rifugiata nel dormitorio dei Corvonero. Anche se non lo dava a vedere, dentro di se si sentiva distrutta ogni volta di piu’ che Heidi la prendeva in giro. E quella ragazza sembrava essere l’unica a riuscire a vederlo.

***

Clara diresse la sua sedia a rotelle verso una corta rampa di scale. Poi, estrasse da una tasca della divisa scura la sua bacchetta. “Wingardium Leviosa!” esclamo’ facendo sollevare cio’ su cui era seduta di appena qualche scarso centimetro. Scosto’ le pieghe del vestito blu avio con un vago sorriso. Il suo ricco padre le aveva appena inviato uno splendido vestito da sera di seta azzurro polvere, da indossare per il prossimo Ballo del Ceppo. Peccato che nessun ragazzo l’avesse invitata! Pur essendo appena attraversata da un velo di malinconia, in fondo non le dispiaceva. Quale ragazzo avrebbe mai invitato una Corvonero invalida alle gambe? Poco male, avrebbe trascorso la serata in compagnia di un buon libro e una tazza di cioccolata calda fumante. 

Era appena arrivata all’altra estremita’ della scalinata in pietra quando qualcuno le si paro’ davanti. Intravide per un attimo il competitivo ghigno da Serpeverde.

“Come va, mia povera piccola Seseman?”

***

Si sistemo’ rapidamente il fiocco cobalto sui capelli biondo miele, cercando un minimo di seguire la vorticosa musica. Non potevano mettere qualcosa di piu’ lento?, si chiese tra se’ e se’ poggiando le mani sull’elegante frac di Heidi. Si domandava ancora come avesse potuto una come lei invitarla, visto che l’aveva sempre disprezzata assiduamente ogni singolo giorno. L’ipotesi peggiore era che per via di una stupida scommessa si fosse data da fare con lei, e, per vincerla, non avrebbe dovuto fare altro che umiliarla in pubblico. 

Ma le piaceva ballare con lei. Le dava una strana scarica di elettricita’ che non avrebbe mai creduto di poter provare ed era capace di farla ballare quasi normalmente. Gia’, visto che Heidi sa sollevava letteralmente da terra e se la portava in giro come se fosse una comune danzatrice nell’ampia sala. 

D’un tratto, la ragazza di fronte a lei la fece voltare bruscamente, posandole un leg-

gero bacio sulla fronte di bambina. Mentre Clara ancora si stava riprendendo dallo stupore, Heidi parlo’, maliziosa: “Ehi Seseman, e tu che dicevi di non essere capace a ballare!”

 

*THE END*





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