Non
paragonare la tua vita a quella degli altri, non hai idea di cosa e'
fatto il loro viaggio.
A
Logan piaceva molto camminare. Lo aiutava a pensare. In quello stesso
momento si trovava in un parco, con il cappuccio della felpa
abbassato per evitare di farsi riconoscere e le cuffie nella
orecchie. Un'altra cosa che riusciva a calmarlo era la musica.
Sembrava che questa gli scorresse nelle vene. Quel giorno in
particolare aveva bisogno di tranquillizzarsi. Ad un certo punto si
sedette su una panchina e si mise ad osservare le persone che
passavano e stacco' la musica. C'erano tantissime coppiette felici
che camminavano con le mani intrecciate, felici della loro fortuna.
Quella stessa fortuna che a lui non era toccata. C'erano anche delle
famiglie che portavano i loro bambini a giocare. Sorrise nel vedere
un papa' con la propria figlia in braccio che rideva a crepapelle.
Lui non avrebbe mai avuto una famiglia. Lui era diverso, era
sbagliato.
Lui,
Logan Henderson, era gay. Nel suo subconscio lo sapeva da molto
tempo, ma adesso ne aveva la conferma. E non era una cosa bella. Non
aveva avuto il coraggio di dirlo alla sua famiglia e ai suoi migliori
amici. Loro si accettavano per quello che erano. Lui invece no.
Aveva
tremendamente paura. La sua vita era cambiata cosi' in fretta e non
aveva avuto il tempo di abituarsi all'idea. Sospiro'. Non sapeva cosa
fare. E per complicarsi ulteriormente la vita, aveva deciso di
innamorarsi del suo migliore amico. Il ragazzo piu' bello che si
fosse mai visto sulla terra.
-Ehi
amico-
Era
cosi' assorto dai suoi pensieri che non si era accorto di avere
compagnia. Si volto' e rimase sorpreso di trovare Kendall. Ecco!
Mancava solo lui e adesso addio Logan!
-Ehi-
mormoro' in risposta.
-Oggi
sei praticamente scappato da scuola. Va tutto bene?- chiese
chinandosi verso di lui e inondando l'altro del suo profumo.
-S-si
certo, sto bene. Come sapevi che ero qui?- chiese Logan cercando di
cambiare argomento.
Il
biondo si mise a ridere.
-Ti
conosco troppo bene, Logie. Sapevo che saresti venuto qui per
pensare. Solo vorrei sapere a cosa devi pensare- disse guardandolo
negli occhi. E in quel momento il mondo perse ogni significato.
Niente aveva importanza se quei due occhi verdi incrociavano quelli
del moro. Il respiro del maggiore accelero', mentre cercava
disperatamente di controllare il tremito nella voce.
-A
niente di importante- rispose poco convinto.
-Avanti
Logan! Ci conosciamo da molto tempo e so cosa stai passando. Ci sono
passato anch'io. Voglio aiutarti-
Il
moro sgrano' gli occhi.
-Come
hai fatto a capirlo?-
-Devo
proprio dirlo? Penso che non ci sia bisogno- aggiunse sorridendo. Gli
prese una mano tra le sue( aveva intenzione di attentare alla sua
salute mentale?) e la strinse forte.
-Non
devi aver paura-
Logan
senti' delle lacrime premere negli angoli degli occhi.
-E'
semplice per te. Tu non hai mai paura di niente, ma io si. E sono
letteralmente terrorizzato. Come diro' alla mia famiglia e ai miei
amici di essere...beh,di essere cosi'-
-Non
e' mica una colpa! Tu sei fatto cosi' e le persone che ti vogliono
bene ti accetteranno per quello che sei. Ci sara' sempre qualcuno che
ti prendera' in giro e ti disprezzera', ma loro sono solo degli
ignoranti. Fidati Logan, non combatterai questa guerra da solo-
concluse il biondo.
-Non
avro' mai una famiglia, non saro' mai normale. Non saro' mai come le
altre persone..- mormoro' tristemente il biondo. A quelle parole il
biondo si alzo' e invito' l'altro a fare altrettanto. In quel modo
poteva guardarlo meglio negli occhi e sentire quella dolorosa fitta
al petto. Kendalla sapeva che non aveva solo paura di essere gay, ma
anche di confessare i sentimenti provati nei suoi confronti?
-Tu
credi che tutte quelle persone non abbiano dei problemi o che la loro
vita sia piu' semplice solo perche' non sono gay?- chiese senza
aspettarsi una risposta.
-Non
puoi paragonare la tua vita con la loro. Non hai idea di cosa debbano
affrontare. La tua vita ti propone questi ostacoli e io sono sicuro
che riuscirai a superarli tutti- concluse, abbozzando un sorriso. Poi
si chino' leggermente per lasciargli un piccolo bacio sulla guancia e
se ne ando', lasciandolo solo con i suoi pensieri.
Logan
rimase per qualche attimo fermo, stupito dalle parole del biondo.
Aveva ragione. Sorrise, mentre osservava il piu' alto allontanarsi.
In un attimo si mise a correre, spegnendo tutti i pensieri che si
aggiravano minacciosi nella sua testa e quella piccola parte di se'
che gli diceva di star sbagliando, e raggiunge il biondo. Lo afferro'
per le spalle e lo volto'.
-Lo
so. So che sara' tutto difficile, che molto presto avro' dei
ripensamenti. Ma ho bisogno di te- e lo bacio'. Non aveva mai baciato
un ragazzo, ma non appena le labbra di Kendall si posarono sulle sue,
seppe di aver fatto la cosa giusta.
Angolo
dell'autrice.
Ciao
a tutti! Come state? Mi scuso per il tremendo ritardo, ma sono stata
occupata ultimamente. Ringrazio tutti quelli che hanno letto,
recensito e inserito questa storia nelle preferite/seguite/ricordate.
Grazie a tutti, ragazzi <3
Cosa
ve ne sembra di questo capitolo? Lo so, non e' proprio il massimo
ahahah
Alla
prossima,
Hoon21
:)
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