Titolo:
Greedy Attraction
Autore:
Liberty89
Genere:
Erotico
Rating:
Arancione
Personaggi:
Riku, Sora
Pairing: SoRi
Avvertimenti:
Flash-fic, What if?, Yaoi, Lime, PWP (?) (boh, non è di
rating così alto, quindi non so... L'ho messo qui, ma fuori
no <.<)
Note dell'autore:
Salve a tutti! Ultimamente sto postando una fic dietro
l’altra, ma in realtà sono tutte cose che si sono
accumulate nel tempo (?). Questa piccolina ad esempio, l’ho
scritta in occasione dell’ennesima sfida lanciatami
dall’esimio collega, che mi ha chiesto di scrivere una SoRi
(sì avete letto l’ordine giusto e io non ho
sbagliato ù.ù) in dieci righe. Riuscirci, ci son
riuscita, ma mi piangeva il cuore a lasciarla lì con quelle
poche righe, quindi eccone la versione estesa ù.ù
Che altro dire? È una “What if?”
ambientata nel primo Kingdom Hearts, poco dopo l’incontro tra
Sora e Riku alla Città di Mezzo. “What
if?” perché ho supposto cose prima dello sfacelo
sulle Isole del Destino che hanno portato a questo poi. Datemela per
buona, mi hanno chiesto di scriverla che erano quasi le due di notte v.v
Per il titolo si ringraziano Seppy
e Sasà,
che mi hanno aiutata tantissimo nell’uscire dalla mia crisi
mistica :3
Buona lettura!
Disclaimer:
personaggi e ambientazione non mi appartengono. La fic non è
stata scritta a scopo di lucro.
Greedy Attraction
Non era passato molto da quando si erano separati sulla loro isola, ma
la preoccupazione di entrambi li aveva spinti a prendersi del tempo per
loro. E lì, nascosti dalle casse della strada sul retro,
tranquilla per l'ora tarda, potevano concedersi tutto il tempo di cui
avevano bisogno.
Le loro labbra si separavano per tempi brevissimi, giusto per
recuperare il fiato, mentre le loro mani si muovevano in fretta,
vogliose, alla ricerca di ciò che avrebbe appagato i loro
corpi, che si erano cercati in silenzio fino a quel momento.
Riku gemette quando, schiena al muro, si ritrovò con
un’erezione pulsante stretta tra le dita
dell’amico, che si stava dimostrando incredibilmente capace.
E quando lo penetrò, dopo un suo breve consenso, Sora gli
rubò il respiro e tutti i suoni che avrebbero potuto turbare
la quiete del vicolo. Li voleva unicamente per sé.
Muovendosi al ritmo della propria mano, il custode del keyblade
cominciò presto ad ansimare sulla bocca
dell’argenteo, sentendo il suo bisogno farsi sempre
più pressante. Per questo costrinse l’amante
ancora di più contro il muro ed affondò in lui
con una spinta secca e decisa, che gli costò un morso al
labbro inferiore. Fu ripagato poco dopo per le sue attenzioni con un
gemito roco, che si perse tra le loro bocche in lotta, e un getto di
seme caldo che gli sporcò la mano. Lasciò quindi
la presa e si appoggiò al muro, continuando a spingere,
mentre Riku si aggrappava alle sue spalle per non cedere al tremore
delle proprie gambe.
Quando anche lui raggiunse l’apice, scivolarono entrambi fino
a terra, ansanti, con gli occhi schiusi e annebbiati dalla libidine, le
menti perse in una nebbia soffice e accogliente, che li
guidò verso un sonno dolce e privo di paure.
Al suo risveglio nel grande letto della Stanza Rossa, Sora si chiese se
non avesse per caso sognato tutto. La mano posata sul suo torace e la
sua stretta sulla maglia, però, lo rassicurarono. Si
voltò e trovò l’amico placidamente
addormentato -sicuramente era stato lui a portarlo lì.
Gli si avvicinò e si rannicchiò contro il suo
corpo caldo. Ora che l’aveva ritrovato, non aveva alcuna
intenzione di lasciarlo andare.
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