Uhm...salve. (Non sono bravo con queste cose) Dunque, definirmi un
aspirante scrittore è eccessivo, ma ho comuqnue deciso di
provarci, e questa è la mia primissima creazione, "Before
Kingdom". Una mia interpretazione degli eventi della vita di Xehanort,
personaggio che mi ha sempre affascinato. Come ho detto, è
la prima volta che scrivo, e so che i capitoli sono brevi, dall'ottavo
in poi miglioreranno (spero). Infine, un sentitissimo ringraziamento a
Liberty89 per avermi incoraggiato prima a scrivere e poi a pubblicare
qui. Buona lettura, spero vi piaccia!
BEFORE KINGDOM
IL RISVEGLIO
"Questo Mondo è troppo piccolo."
Xehanort guardava le onde infrangersi sulla riva. Come ogni giorno, era
uscito, aveva preso la sua barca ed era tornato sull'Isola a
contemplare il mare. Gli piaceva stare lì; nel corso degli
anni, aveva esplorato ogni anfratto di quel posto, dal ponte fatiscente
fino alla piccola grotta nascosta. Ormai conosceva quel posto come il
palmo della sua mano.
Ma da tempo ciò non gli bastava più. Cercava
altro. Nuove terre. Nuovi orizzonti. Una nuova vita.
"Bisognerebbe fare qualcosa... ma cosa?"
La solita domanda. Aveva tentato di tutto: costruire una zattera,
provare a convincere i compaesani, perfino ad aprire la porta
misteriosa... niente.
E fallire non lo aveva calmato, come i suoi amici e familiari
speravano, anzi aveva solo intensificato la sensazione d'impotenza che
lo assaliva.
"Voglio andarmene da qui. Voglio altro nella vita. Non è
questo il mio destino. Io sono destinato a... "
A che cosa? Non lo sapeva neanche lui.
Xehanort si voltò e tornò alla barca. Anche oggi,
non sarebbe cambiato nulla. Le onde avrebbero avuto lo stesso suono. La
porta sarebbe rimasta chiusa. Lui sarebbe tornato a casa...
Un movimento dietro di lui. Si voltò di scatto. Davanti a
lui ora si contorceva una creatura sconosciuta, una specie di forma
insettoide tutta scura. Una? No, decine. Sembravano spuntare dal
terreno.
"Che cosa dia-?" Non poté finire la frase, che le creature
si scagliarono contro di lui, pronte ad assalirlo.
Xehanort non perse tempo: si chinò, raccolse un bastone da
terra, e vibrò fendenti all'ignota minaccia.
Inaspettatamente, le creature furono colpite e caddero a terra, ma si
rialzarono poco dopo, più agguerrite di prima.
Il ragazzo tuttavia non si demoralizzò. Ci sarebbe voluto
ben altro per scoraggiarlo o farlo indietreggiare. Assunse una
posizione di guardia.
Ma all'improvviso, un fortissimo bagliore investì lui e le
creature.
Quando Xehanort riaprì gli occhi, davanti a lui non c'erano
più quegli esseri scuri, ma un'alta figura, ammantata in una
strana armatura e con una misteriosa arma nelle mani. Un'arma davvero
bizzarra... sembrava una chiave.
"Dunque non mi sbagliavo. C'erano Heartless nei paraggi. Tutto bene,
ragazzo?"
Il ragazzo non rispose. Era ammutolito, e non a causa dello strano
equipaggiamento dello straniero, o della sua comparsa. C'era
dell'altro... avvertiva qualcosa provenire da lui, come una forza
invisibile.
Intanto, il nuovo venuto lo scrutava, pensoso.
‘Non sono capitato qui per caso’ pensò
‘questo giovane mi ha condotto fin qui. Ha affrontato gli
Shadow, quando chiunque sarebbe fuggito, e li ha danneggiati con un
bastone! Che Cuore forte!’
Stava per aprire bocca ma Xehanort lo anticipò.
"Come avete fatto a fare quelle cose?"
La domanda lo stupì. Non aveva chiesto "Da dove venite", o
"chi siete", le domande che gli ponevano di solito.
"Ti piacerebbe imparare, eh?... perché non vieni con me?"
Una nuova luce brillò negli occhi di Xehanort, che
annuì. Aveva trovato ciò cui era destinato.
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