Everything started with a sweet

di Cosmopolita
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Everything started with a sweet





Lecca-lecca


 
 
 
 
 
 
 
 
Continuava ad osservare il lecca-lecca caduto per terra, l’asticella di plastica era ormai ricoperta di ghiaia e polvere.
Sentì gli occhi riempirsi di lacrime: era troppo tardi per raccoglierlo e, in ogni caso, il solo pensiero di recuperare quel misto di sciroppo alla frutta e terriccio bagnato la disgustava.
Non appena vide una formica arrampicarvisi sopra, realizzò definitivamente di essersi fatta scivolare dalle mani una vera prelibatezza e scoppiò a piangere; le lacrime scorrevano inesorabili lungo le sue guance.
-Bra, ma che fai? Piangi per un lecca-lecca?- sentì la presenza di suo fratello accanto a lei, ma non osò alzare lo sguardo.
Tirò su con il naso –Mi piaceva- tentò di giustificarsi con voce tremante. Il lecca-lecca era ancora lì, sempre più desiderato, sempre più irrecuperabile.
-Ti do il mio, se vuoi.
Non era stato Trunks a parlare. Sollevò lo sguardo da terra: a pochi centimetri dal suo naso c’era un lecca-lecca dai colori arcobaleno, esattamente identico al suo.
Guardò negli occhi il bambino che gliel’aveva offerto; le sorrideva, come se per lui non fosse affatto un sacrificio quell’offerta.
Anche Bra sorrise –Grazie, Goten.
Era stato il lecca-lecca più buono che avesse mai mangiato.



Batteva un piede sull’asfalto, nervosamente; di tanto in tanto fissava con la coda dell’occhio il quadrante dell’orologio. Erano le quattro e mezza!

Bra sbuffò: e poi dicevano che erano solo le ragazze ad essere costantemente in ritardo.
Incrociò le braccia al petto, prese a fissare il suolo con un cipiglio talmente intenso che sembrava volesse bruciare l’intero isolato con la forza del pensiero.
-Bra! Braaaaaa!- sentì chiamare all’improvviso. In lontananza, vide Goten che stava correndo trafelato verso di lei.
Bra rimase ferma, il volto livido di rabbia: era quasi sul punto di rimproverarlo per il suo totale disinteresse per la puntualità, quando si ritrovò davanti agli occhi un lecca-lecca colorato, stretto tra le mani di Goten.
Allora si ricordò di quella giornata al parco di tanti anni prima, quando erano solo due bambini e non si preoccupavano ancora né dei ritardi, né dei primi appuntamenti. Ripensò al suo lecca-lecca sporco di terra e alla mano di Goten tesa verso di lei.
Alzò lo sguardo, le parole le erano rimaste impigliate nella gola: aveva dimenticato il motivo per il quale volesse biasimarlo.
-Volevo… volevo farti un regalo… sai, per… il nostro primo appuntamento- sussurrò, tra un sospiro e l’altro, Goten –Solo che…uff… i negozi a quanto pare… sono tutti chiusi- la voce di lui fu smorzata definitivamente dal fiatone.

Forse avrebbe voluto aggiungere anche altro per scusarsi, ma non ci riuscì: l’abbraccio soffocante di Bra aveva dissolto ogni sua perplessità.
-Grazie, Goten.
Quello era stato il secondo lecca-lecca più buono che avesse mai mangiato.





Ringrazio coloro che sono arrivati fi qui. Bra e Goten sono una delle mie coppie preferire e, essendo due personaggi poco presenti all'interno di "Dragon Ball", credo proprio che mi divertirò a gestirli; così come spero vi divertirete voi stessi a leggere questa raccolta.
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Cosmopolita




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