Qualche giorno fa ho riletto qualche stralcio di questo libro e
l'ispirazione mi ha colpito. Chi lo ha letto capirà
sicuramente perchè questo libro sia così
tragicamente romantico e, se non lo avete letto, vi consiglio di farlo
al più presto. È un vero capolavoro. La canzone
ispirata al libro a cui si fa riferimento è
“Wuthering Heights” di Kate Bush.
Cime Tempestose.
Ryo era seduto sul divano a leggere il giornale con aria assorta,
quando Kaori gli si sedette accanto. Lo fissava con aria interrogativa
come se si aspettasse che lui dicesse qualcosa, ma ovviamente lui
continuava a ignorarla
“Ryo?” lo chiamò infine lei stanca di
aspettare. “Mi puoi passare la pagina degli
spettacoli?”
A quel punto si girò a guardarla perplesso.
“Cosa?”
“La pagina degli spettacoli. Cinema, teatro.. Hai
presente?”
“Che te ne fai?”
“Io e Miki usciamo stasera.”
Sbuffando, Ryo le cercò la pagina degli spettacoli e gliela
consegnò e poi riprese a leggere dove si era interrotto.
Dopo un minuto venne distratto da un gridolino della sua socia.
“Che ti prende adesso?” chiese voltandosi verso di
lei.
“Oh cielo..” esclamò lei ridendo.
“È fantastico! Dobbiamo andare a
vederlo!”
“Ma di che parli?”
La sua socia finalmente si girò verso di lui con un gran
sorriso.
“Stasera ci sarà la prima di una rappresentazione
teatrale di Cime Tempestose!” lo informò lei
felice.
“Cime tempestose? Che diavolo è?”
Kaori gli riservò uno dei suoi sguardi peggiori. Era peggio
di una martellata!
“Sei proprio un ignorante! Cime Tempestose è il
capolavoro di Emily Bronte!” spiegò lei con tono
di rimprovero.
“E questo dovrebbe aiutarmi?” domandò
continuando a non capire.
La vide sbuffare e poi guardarlo con sufficienza.
“Ma è possibile che tu non abbia mai sentito
nominare Cime Tempestose?”
“Forse ricordo.. È una canzone!” rispose
lui esultante.
“Anche, ma non solo. La canzone è ispirata a un
romanzo scritto nel XIX secolo da Emily Bronte.”
Ryo scosse la testa per indicare che non aveva la più
pallida idea di che cosa stesse parlando.
“Uff.. Sei proprio una causa persa!” disse lei
alzandosi dal divano e allontanandosi.
Ryo rimase solo a chiedersi chi diavolo fosse quella Bronte e che cosa
aveva scritto di così importante.
Ryo era sdraiato sul suo letto per il suo solito riposino pomeridiano,
quando bussarono alla porta.
“Entra Kaori.” rispose lui che aveva riconosciuto i
passi leggeri della sua collega.
“Ryo?” lo chiamò lei facendo capolino
dentro alla stanza. “Posso chiederti un gigantesco
favore?”
Lui si alzò a sedere sul letto sbuffando.
“Che cosa ti serve Kaori?”
“Ho prenotato i biglietti per il teatro, ma Miki non si sente
bene.. Mi accompagneresti tu?” gli chiese supplicante.
“Uff.. Kaori stasera ho appuntamento con delle ragazze.. E
poi non mi va di sorbirmi un polpettone melodrammatico..”
“Non ti farebbe male istruirti un po'!” lo
sgridò lei. “Ma se hai da fare, non importa.
Magari chiedo a Mick..”
“Va bene, ti accompagno..” acconsentì
lui con un sospiro fingendosi dispiaciuto. In realtà non
sopportava che lei uscisse da sola con Mick.
“Davvero?”
“Sì.. Spero solo di non addormentarmi. Il titolo
non mi convince..”
“Potrebbe sorprenderti, sai?” replicò
lei uscendo dalla stanza.
Ryo la guardò andare via. Non era vero che aveva un
appuntamento quella sera. Voleva solo fare un po' il difficile, ma in
realtà l'avrebbe accompagnata ovunque lei volesse. Non
riusciva a dirle di no.
Aveva indossato lo smoking, Kaori aveva tanto insistito. Non voleva
fare brutta figura. Ora la stava aspettando seduto sul divano. Ma
perchè ci metteva tanto? Cosa aveva da fare?
“Kaori!” chiamò verso le scale.
“Insomma.. Sono stufo di aspettare.”
“Eccomi.” rispose subito dopo lei in cima alle
scale.
Ryo alzò lo sguardo e rimase senza fiato. Indossava un
semplicissimo tubino nero che le fasciava i fianchi elegantemente ed
era perfetta. Aveva truccato leggermente gli occhi e si era messa degli
orecchini, ma il suo sorriso luminoso era l'unica cosa che lui riusciva
a distinguere.
“Allora? Non eri impaziente di uscire?”
domandò lei raggiungendolo. “Andiamo.”
Ryo si riprese dal suo turbamento e la seguì fuori casa.
Per tutto il viaggio in auto, cercò di non pensare a come
lei gli fosse vicina e a come il suo profumo gli solleticasse il naso.
Quando finalmente arrivarono nei pressi del teatro, Ryo scese dall'auto
e fece un sospiro di sollievo. Stava diventando difficile resistere
alla tentazione di saltarle addosso..
Dieci minuti dopo avevano ritirato i biglietti e preso posto. Aveva
fatto bene Kaori a insistere per fargli mettere lo smoking, era
richiesto un abbigliamento elegante visto che era una prima.
Presero posto uno accanto all'altra e Ryo ricominciò a
sentirsi turbato quando vide Kaori accavallare le sue lunghe gambe.
Chiuse gli occhi e fece un profondo respiro per concentrarsi.
Le luci si spensero e cominciò lo spettacolo. Finalmente
poteva distrarsi..
Inizialmente la storia gli sembrava noiosa come si aspettava. Sembrava
solo un polpettone su una storia d'amore, ma poi cominciò a
trovarla interessante. In particolare lo colpì il
personaggio di Heathcliff. Un carattere schivo e irruento,
passionale e pericoloso. Ignaro delle sue origini, aveva patito
sofferenze sin dalla più tenera età, diventando
come un animale selvatico. Solo l'amore per una donna, Catherine, lo
aveva riportato alla vita e lo aveva reso umano. Ecco perchè
quando l'aveva persa era impazzito, diventando un uomo che viveva per
l'odio, la vendetta e il rancore.. La morte prematura della sua Cathy
lo aveva reso ancora più animalesco, ancora più
rabbioso, ancora più disperato, tanto da sperare che la
morte lo reclamasse per riunirsi a lei. E così era stato,
quando alla fine si era spento chiamando il suo nome..
Ryo ne rimase turbato. Si rivedeva in quel personaggio così
complesso e riusciva a capirne ogni singolo gesto, anche quelli
più assurdi. Anche lui era cresciuto in mezzo alle
sofferenze, anche lui era come un animale selvaggio. Solo l'amore per
Kaori lo aveva salvato dal diventare un assassino crudele e senza
scrupoli. Solo a immaginare che lei gli fosse portata via, vederla
sposata a un altro, scatenava in lui una rabbia cieca. L'idea di
vederla morire, gli faceva perdere la ragione..
Lui era Heathcliff e lei era Cathy, solo che lei non lo aveva rifiutato
sposando un altro, non ancora almeno. Ma avrebbe potuto succedere, un
giorno lei avrebbe potuto stancarsi di corrergli dietro oppure come
Cathy, avrebbe capito che anche se lo amava non poteva stare con lui..
Uscirono dal teatro silenziosamente. Ryo era confuso da quell'opera che
lo aveva coinvolto come non si sarebbe mai aspettato. Mentre
camminavano verso l'auto, sentì lo sguardo di lei su di
sé e si voltò.
“Allora? Che ne pensi? Ti è piaciuto?”
lo interrogò con un sorriso.
“Sì. Non mi aspettavo niente del
genere..” rispose lui sinceramente.
“Cosa ti aspettavi?”
“Una di quelle storie d'amore banali e deprimenti.. Invece,
non era per niente banale. Deprimente un po' sì, ma era
bello.”
“Cosa ti è piaciuto di più?”
continuò lei incuriosita.
“Beh..” si interruppe un attimo dubbioso se essere
sincero o no. “Heathcliff. Era un personaggio..
Interessante.”
“Solo interessante?” si stupì lei.
“Mi è sembrato familiare.”
Kaori si fermò in mezzo al marciapiede. Sembrava perplessa.
“Familiare? Chi ti ricorda?” domandò lei
guardandolo con interesse.
“Me.” rispose lui con tono asciutto.
“Tu non sei come Heathcliff. Lui era vendicativo, rabbioso,
disperato.. Tu non sei così.”
“Solo perchè sono stato fortunato. Avrei potuto
essere come e peggio di lui.”
“Non credo. Io sono certa che non sia così. Tu hai
un cuore buono, lo hai sempre avuto.”
“Tu non sai tutto quello che ho fatto e che cosa ero.. Quando
tu mi hai conosciuto molti aspetti di me erano già
migliorati, soprattutto grazie a tuo fratello. Ma credo di essere
cambiato radicalmente solo da quando ti ho conosciuto.”
Kaori lo guardava con aria interrogativa. Sembrava aver paura di avere
capito male.
“Cosa?” chiese infatti.
“Sei tu che mi hai cambiato.” ripetè lui
posandole le mani sulle spalle e fissandola con dolcezza.
“Senza di te, non so come sarei finito. E non so come finirei
se ti perdessi. Forse implorerei la morte di prendermi come ha fatto
Heathcliff..”
Lei rimase in silenzio a guardarlo. Il suo sguardo incredulo rimaneva
fisso sui suoi occhi.
“Cosa vuoi dire?” gli domandò con tono
incerto.
“Voglio dire che sei la mia Cathy e che non posso vivere
senza di te.”
Ryo le accarezzò la guancia e poi si avvicinò a
lei per baciarle le labbra ancora dischiuse per lo stupore. La
sentì tremare dall'emozione mentre ricambiava il suo bacio
con titubanza. Infine, lei gli cinse il collo con le braccia
sorreggendosi a lui.
Ryo si allontanò da lei il tanto necessario per riprendere
fiato e le sorrise.
“Andiamo a casa Cathy..” le sussurrò
all'orecchio prima di prenderla per mano dirigendosi all'auto.
Lei si strinse a lui prendendolo per un braccio e poggiandosi sulla sua
spalla replicò: “Ti seguirò ovunque,
mio adorato Heathcliff..”
FINE
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