UN
MOMENTO IMBARAZZANTE
Questa
volta il mio sonno fu interrotto da un grido di terrore proveniente dal
fondo del corridoio, strastufo di questi risvegli bruschi decisi di
andare a controllare, giusto per dirne un paio a chi aveva osato
gridare.
Immaginate la
mia sorpresa quando inginocchiata per terra in corridoio trovai Akemi.
-Che cosa
è successo?- Le chiesi correndole incontro; lei mi
saltò in braccio, poi con un dito tremante mi
indicò la porta.
-Ero in bagno
a sciacquarmi la faccia, quando un…QUALCOSA…è
saltato fiori dalla vasca! Che schiiiiiiifooooooo!-
-Va tutto bene
Akemi, ora controlliamo cos’è.-
Feci scendere
la mia amica e aprii lentamente la porta del bagno. Il pavimento era
ricoperto di sangue, così come la vasca da bagno.
-Bua
tagashasha-
Uno zombie
strisciò fuori dal bagno lasciando dietro di sé
una scia di sangue. Akemi gridò e lo lasciò
passare avvinghiandosi alla tenda della finestra del
corridoio…io invece rimasi a fissarlo senza parole per
qualche istante, poi scoppiai –Ancora tu? Lo hai
fatto di nuovo? Guarda che schifo! Ora chi la sente Maria?-
Ecco
appunto…Maria arrivò correndo con in mano uno
spazzolone e lo diede in testa allo zombie –Cattivo! Lo sai
che ora mi tocca pulire di nuovo, stasera a letto senza latte e
biscotti! FILA!-
Lo zombie
strisciò via tristissimo e Maria si avvicinò a me
ed ad Akemi.
-Chiedo scusa
Signorino, il bagno sarà agibile tra cinque minuti!-
Aprì la porta e poi la richiuse –Facciamo dieci!
Vi conviene andare a fare colazione, tornate dopo!-
-…Ok…-
Detto
ciò Maria prese un grande respiro ed entrò nel
bagno, mentre io ed Akemi scendemmo a mangiare.
A tavola era
seduta tutta la mia famiglia e potete immaginare la faccia di Aya
quando mi vide scendere con Akemi…era un misto tra
“ah ah, io lo sapevo”, “ma tu guarda che
coincidenza”, “vi ammazzerò
tutti”, “ho fame, voglio i biscotti alle gocce di
cioccolato”.
Papà
era seduto a capotavola e Dio gli stava servendo le mini brioche alla
crema –Ancora ragazzo!-
Dio gliene
poggiò un’altra sul piatto –Ancora una-
lui ubbidì –Fai un’altra- a
quel punto Dio protestò –Ma signore, poi non ce ne
saranno più per gli altri-
Papà
tirò fuori la motosega guardandolo da assatanato –TU
DAMMI UN’ALTRA BRIOCHE O TI CAVO ANCHE L’ALTRO
OCCHIO, CHIARO BIONDINO?- Beh dopo quella minaccia chi
volete non avrebbe ubbidito?
Mamma invece
si limitò a salutarci e a riempire Akemi di domande su come
stesse.
-Piuttosto
bene, mi fa male ancora qualche botta, ma passerà in fretta
spero, grazie per l’interessa Monika!-
A qual punto
alle sue spalle balzò fuori papà –Sai,
se ti trasformassi in una bambola non sentiresti più niente!-
La risposta di
Akemi fu una specie di incantesimo che fece risedere
all’istante mio padre sulla sua sedia…infondo
potevo anche abituarmici in fretta ai poteri della mia amica!
-Uffi quante
storie- protestò mio padre –tanto prima o poi
trasformerò in bambole anche Elson ed Aya!-
Mia madre
balzò in piedi e un’aura violacea
l’avvolse –NON
OSERAI!-
-e
perché no?-
-perché?
Perché sono i tuoi figli! Non puoi farlo! MARITO
DEGENERE!-
Oh si!
Appoggio la mamma in tutto e per tutto.
-Uffa! In ogni
caso- continuò papà – La zia Yonaka ci
ha inviato questo invito!-
Carissima famiglia
Siete tutti
calorosamente invitati a festeggiare il compleanno di Shinya.
Io
non li voglio!
Zitto Shinya!
Dicevo…La festa si terrà al Mogeko Castle il 30
di Agosto.
Vi aspettiamo a
braccia aperte!
Elson
anche a gambe aperte
Moge-Ko non
osare mai più dire cose del genere, ora vattene o ti tiro
contro Hasu!
Nooooo!
Io ho paura!
No Hasu
tranquillo, sai che io e Nega-Mogeko non permetteremo più a
nessuno di farti del male.
Papà
richiuse la lettera tossendo sulla mano –Beh…da
qui si perde l’invito, per cui non ha senso leggere oltre.-
Concordavo con
papà per questa volta, non si sa mai che Moge-Ko avesse
espresso altri pareri su di me.
-Naturalmente
sei invitata anche tu Akemi!-
Lei
arrossì e riappoggiò la sua tazza sul tavolo.
–Emh…grazie!-
-Molto bene!-
esclamò papà alzandosi dal tavolo e strofinandosi
avido le mani –è meglio che vada! Ho un sacco di
lavoro da fare oggi. Ci sono i cadaveri dei due gemelli che devo
mutilare e quello del cane da incrociare con lo scoiattolo! A dopo cari
miei!-
Non avevo
parole…
Tornato in
camera decisi di andare a farmi la doccia, tanto avevo visto Maria
rincorrere Collina per farle soffiare il naso, il che voleva dire che
aveva già finito di pulire il bagno. Mi tolsi la maglietta
(ma tenni i pantaloni, non giravo per casa nudo con tutta la gente che
c’era) e presi il mio bagnoschiuma dirigendomi in bagno.
Adesso vi
starete chiedendo come mai tengo il bagnoschiuma in camera
anziché in bagno…ebbene…lo facciamo
tutti in casa. Un tempo lo lasciavamo nella doccia, ma poi gli zombie
decisero di usarlo per i loro fini:
1)
Uno di loro se lo bevve.
2)
Una piccola zombie presa dal senso di vendetta lo aveva
sparso fuori dalla camera di papà sperando lui ci scivolasse
sopra (e lo fece wahahahahah)
3)
Uno zombie lo aveva usato come lubrificante per la bici di
Aya.
4)
Allo zombie fattone era venuta la splendida idea di usarlo
per fare la schiuma ed organizzare lo schiuma party nello scantinato.
Bene, ora
sapete perché teniamo il bagnoschiuma sotto stretta
sorveglianza!
Arrivai in
bagno e richiusi la porta alle mie spalle, finalmente un po’
di tempo per…OH
CAZZO!
IMBARAZZO!
Akemi era
davanti a me, evidentemente appena uscita dalla vasca, ed indossava
solo un asciugamano che copriva giusto l’essenziale; mi
fissava con due occhi da pesce palla, quasi fossi una specie di alieno.
-eeeeeeemmmmmh…ciao…-
-C…i….ao-
MA COSA
STAVO FACENDO! Dovevo uscire di lì! Dove erano
finite le mie buone maniere?
-Scusa Akemi,
non credevo ci fosse qualcuno! A…a…adesso me ne
vado!-
Mi voltai e
afferrai la maniglia della porta con le guance in fiamme.
AKEMI
ERA MEZZA NUDA DAVANTI A ME…NO NO NO NO! NON ANDAVA BENE!
-No scusami tu
Elson, so che avrei dovuto chiudere a chiave, ma non l’ho
trovata da nessuna parte…-
-Tranquilla,
tanto ora me ne vado!-
DOV’È
LA MIA MAGLIETTA? RIVOGLIO LA MIA MAGLIETTA!
…è?...No…Nononononono…perché
la porta non si apriva?
-MALEDETTE
PORTE RPG! SEMPRE CHIUSE QUANDO SERVE CHE SIANO APERTE E APERTE QUANDO
DEVONO ESSERE CHIUSE!-
Mi voltai e
bianco come un cencio parlai ad Akemi –Mi sa che siamo
bloccati qui…-
-Cosa? No, non
può essere! Oddio…che vergogna!-
Lei aveva
vergogna? Non era lei quella che era piombata nel bagno della sua
migliore amica con indosso solo i pantaloni del pigiama; sembrando
così un maniaco!
Diedi un altro
colpo alla porta –Maledetta!-
-perché?-
Quella
voce…
-Aya, sei tu?-
-certo
fratellone!-
-Aya, per caso
lì fuori c’è la chiave? Qualcuno con un
pessimo senso dell’umorismo ha chiuso dentro me e Akemi!-
-Certo! Sono
stata io! Ho una scommessa da vincere, ricordi?-
-Cosa? No Aya,
apri subito, non fare la cattiva!-
-No, prima vi
baciate e poi apro.-
Sbuffai
rassegnato –l’ho baciata ora apri!-
-No, non
è vero! Torno tra dieci minuti! Buon divertimento!-
-TU
BRUTTO DEMONIETTO RPG DAGLI OCCHIONI BLU!-
Sento le
scarpette di Aya allontanarsi e mi affloscio sulla porta.
-Akemi, mi sa
che non usciremo di qui per un bel po’-
Lei si sedette
sul bordo della vasca stringendosi ancora di più
nell’asciugamano, mentre io continuavo a camminare vanti e
indietro per il bagno, maledicendo in tutte e tre le lingue che
conoscevo Aya e la sua discendenza Drevis.
-Adesso basta!
Quella mocciosa mi sente!-
Accenno ad un
lieve passo di corsa, ma mai lo avessi fatto! Appoggiai il piede sopra
una pozza d’acqua e scivolai finendo lungo e tirato dentro la
vasca ancora piena d’acqua, picchiando una culata secolare.
-Aihaaaaaa!-
Akemi scatta
in piedi portandosi le mani alla bocca –Oh mamma! Elson stai
bene? Sei ferito?-
Solo
nell’orgoglio. Aya: 1 Elson: 0
-Aspetta ti
aiuto ad uscire!-
Akemi mi porge
le mani e io le afferro, ma ad un tratto dietro di lei compare una
sorta di fantasma; era un ragazzo all’incirca della mia
età…ero sicuro di averlo già visto.
Aaaah siiii! Quello era il tipo che Maria aveva aiutato! Mi era
simpatico, ma appariva di rado.
Il ragazzo
sogghignò e spinse Akemi facendola cascare anche a lei nella
vasca; dopo di che sparì.
BRUTTO
DELINQUENTE, E IO CHE HO DETTO AI MIEI AMATI ASCOLTATORI CHE ERI
SIMPATICO!
Ora io e Akemi
siamo entrambi nella vasca immersi nell’acqua.
-Mi dispiace
Elson!- disse Akemi cercando inutilmente di alzarsi, ad ogni suo
movimento l’asciugamano minacciava di cadere impedendole di
muoversi.
-Ma
perché capitano tutte a me?- bisbigliò tra
sé e sé, come se io non potessi sentirla.
-Mi dispiace,
è solo che adesso Aya si è messa in testa quella
scommessa e tutti gli zombie, a quanto pare, la appoggiano.-
-Si, solo che
io non voglio esserti di peso.-
-Tu di peso?
Sei l’unica persona che per me non è mai stata un
peso…-
Akemi
arrossì ancora più di prima e abbassò
lo sguardo…sui miei addominali…ora ero io
imbarazzato.
Però…non
mi ero mai accorto di quanto in effetti fosse carina Akemi, con le
guance arrossate, la pelle candida e le labbra sottili e rosee. Ok, non
era carina era decisamente bella…ma tutte queste non erano
cose che io avrei dovuto pensare! Sono suo amico, e non voglio essere
di più…forse…perché in quel
momento l’unica cosa che volevo fare era infilarle una mano
nei suoi capelli e attirarla a me per baciarla.
Aya: 2 Elson:
0…(dovevo recuperare in qualche modo!)
Mi alzai sui
gomiti e avvicinai le labbra ad Akemi, lei non si ritrasse e non so
dirvi se questo mi rese felice o mi abbia messo timore…MA POCO
IMPORTA! PERCHÉ?
Perché
mia madre apparve dallo specchio del bagno interrompendoci.
-Elson, Akemi,
state bene? Ho trovato Aya che saltellava per il corridoio con la
chiave del bagno e mi ha raccontato tutto, non avete avuto
paur…oh…non volevo interrompere niente!-
Akemi
saltò in piedi e fuori dalla vasca, senza far cadere
l’asciugamano (i poteri dell’antisgamo)
-No, no,
Monika, niente paura, anche se un fantasma ha pensato di affogarci
nella vasca!-
-Oh di nuovo
lui! Elson tu stai bene zuccherino mio?-
Io scivolai
ancora di più nella vasca sventolando una mano per segnalare
la mia presenza…e che stavo (più o meno) bene.
-Meno male!
Ooh ma Aya questa volta non la passa liscia- disse mia madre con un
tono furioso –Si prenderà una bella punizione in
stile Monika!-
Wohohohoh! A
questo punto direi Aya: 2 Elson: 100000, perché questo
è il valore minimo che si può dare ad una
punizione di mamma!
PRENDI
QUESTO AYA!
NOTE
DELL’AUTRICE:
Tadà!
Rieccomi qui per tutti voi!
A dire il vero
questo capitolo non doveva finire così (per questo manca il
diario di Akemi) ma sarebbe uscito troppo lungo, per me da scrivere ma
soprattutto per voi da leggere, così l’ho spezzato
in due e vedremo il ritorno al Mogeko Castle nel prossimo capitolo! ;)
Quindi amanti
dei piccoli mogeko e delle due sorelle streghe ESULTATE! (Voglio che
fate una ola davanti al computer!)
Dio che
imbarazzo a scrivere la scena di Akemi ed Elson, spero che almeno vi
sia piaciuta!
Naturalmente,
come sempre aspetto le vostre recensioni…anche
perché a questo punto voglio sapere voi per chi tifate! Per
Aya e Akemi o per la zombie dalle treccine bionde (vagamente
somigliante a Viola) ed Ib? Sono curiosa!!!!
Ringrazio Manuel 2000
per aver inserito la storia tra le seguite e le preferite, HeartRain
per averla inserita tra le seguite, Anown per
averla inserita anche tra le preferite e babyi per
avermi fatto sapere cosa ne pensava! State aumentando ancora,
nonostante ormai la storia sia pubblicata da molto, voi non sapete la
mia gioia!!! <3 GRAZIE MILLE!
Ciao ciao
Cammi
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