Fa che resti per sempre

di BlackDream99
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Prologo - "Te lo prometto"
 
Lettura consigliata con: River Flows in You - Yiruma
La Sala Grande era affollata, forse troppo.
Hermione era seduta al tavolo di Tassorosso e Ron era in piedi, intento a parlare col padre quasi in silenzio, mentre limpide lacrime gli scorrevano sulla guancia. Con una mano si asciugava il volto, con l'altra teneva stretta la destra di Hermione, la quale stava cercando di reprimere ciò che provava, senza successo. Ogni tanto Ron le rivolgeva sguardi affettuosi, perché sapeva che era anche lei ad avere bisogno di conforto, oltre a lui stesso. Mentre Ron parlava, Hermione scrutò la sala Grande senza un motivo apparente, voleva solo essere sicura che non ci fossero altre brutte notizie. Neville sedeva in ginocchio sul tavolo di Grifondoro facendo roteare la spada di Godric tra le mani; Luna consolava Ginny poco più in là; George, Percy e Bill erano sconvolti e parlavano fitto fitto fra di loro; Molly, con la faccia ridente, cercava di nascondere il dolore che provava dentro alla McGranitt e alla Sprite mentre discutevano delle riparazioni del castello e Kingsley, con un braccio fasciato e una gamba sanguinante, girava per la sala esprimendo congratulazioni per tutti mentre conversava scherzosamente con Dean e Seamus.
Dopo una buona mezz'ora Arthur salutò e si diresse verso l'infermeria e Ron si sedette affianco a Hermione, sfinito. Le loro mani non si separavano da quasi un'ora. Ron l'abbracciò, Hermione si lasciò sfuggire un sospiro di piacere e si guardarono. "Hermione ho deciso di venire con te" disse Ron dal nulla con un filo di voce mentre ancora erano abbracciati. Lei si staccò e dal suo sguardo Ron capì di non essere stato chiaro. "A cercare i tuoi genitori. Hermione - riprese a tono più alto perché lei lo guardò male - so quanto fa male. Lo sto provando in questo momento. Sono le persone che ti accompagnano per una vita intera, coloro che ti aiutano, che ti sono vicini, coloro cui puoi raccontare tutto perché sai che ti ascolteranno sempre. E tu, amore - lei si sciolse lentamente a quella parola - non meriti di vivere una vita senza queste persone. So che li andresti a cercare lo stesso, ma io voglio e devo venire con te. Partiremo subito, appena si saranno sistemate decentemente le cose partiremo insieme e li troveremo, Hermione, te lo prometto". Ron non aveva distolto lo sguardo dai suoi occhi per neanche un secondo. Lei gli rivolse un'occhiata d'orgoglio, con espressione a metà fra una risata sincera e innamorata e un pianto. Ron non si spostò. Se passassero secondi, minuti o giorni mentre erano così, uno avanti all'altra, con gli occhi così vicini, non era importante.
Poi Ron ruppe il silenzio con la voce ridotta ad un sussurro: "E' importante per me". E lei, che fino a quel momento non aveva detto una parola si fece accogliere di nuovo fra le calde braccia del suo premuroso uomo. Ron la baciò, per la prima volta fu lui a fare il primo passo, si baciarono ancora e ancora, perché anche se quella di Ron non era una domanda, Hermione capì che la risposta positiva poteva darla solo così. E per la prima volta dopo mesi, forse addirittura anni, un pensiero rimbalzò nella mente di Hermione: "Sono al sicuro".




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