Mio
"Smettila Draco, ti ho detto che stasera non posso!"
Lui scosse la
testa, trattenendola tra le sue braccia: "Dai Granger, non dirmi di no.." le
mormorò ad un orecchio, facendola rabbrividire; ma era decisa, quella sera non
avrebbe passato la notte in camera sua.
La ragazza si
staccò da lui, spingendolo lontano con le mani: "Ho un sacco di cose da fare, ed
è quasi una settimana che non passo una serata con i miei amici." gli disse,
risoluta.
Draco sogghignò: "Ah sì, ora capisco.. anch'io al
tuo posto
rinuncerei a passare la notte con me per stare con
lo Sfregiato, il Pezzente, quella Piattola di sua sorella e quella
saccente della tua migliore amica." commentò, maligno.
Hermione
incrociò le braccia al petto: "Draco.." lo ammonì.
Lui alzò le
braccia: "Lo so, lo so, sono i tuoi amici e io devo rispettarli. Ora vieni con
me nella mia stanza?"
La grifona sbuffò sonoramente: possibile che il suo ragazzo non capisse?
"Draco, senti:
sai quanto amo passare del tempo insieme, ed è una settimana che non torno a
dormire nel mio dormitorio per poter rimanere con te. Non mi sto
lamentando, anzi, ma io ho i miei amici, i miei doveri da Caposcuola, i
M.A.G.O., e non posso lasciar perdere tutto per te."
Draco la fissò
per un secondo, il sorriso malizioso scomparve lentamente dal suo volto: "Stai
parlando seriamente? Mi stai davvero dicendo che vuoi davvero passare la serata
con i tuoi amici e non con me?"
Hermione si
morse il labbro: "Ti prego, non ti arrabbiare.. Draco, cerca di
cap--"
"Sì, ho capito." sibilò lui, gelido "Vai
dai tuoi amichetti, e lasciami perdere. Sei solo una
stupida."
La ragazza fece
un passo indietro, ferita: ".. è sempre così con te. Finchè faccio come vuoi, va
tutto bene.. ma appena prendo una decisione che interferisce con la tua
volontà, allora me ne posso anche andare, vero? Cresci Draco, è meglio."
gli disse, mentre le lacrime le salivano agli occhi.
Prima di
scoppiare a piangergli in faccia, Hermione gli diede le spalle, allontanandosi
velocemente da lui. Premendosi una mano sulla bocca per soffocare i singhiozzi
che le premevano sulle labbra, la grifona entrò nella sua sala comune. Non
incrociò lo sguardo di Harry, Ron o Ginny, ma bastò un'occhiata alla sua
migliore amica per farle capire che aveva bisogno di lei.
"Cos'è
successo?" le chiese Akira, la ragazza dagli occhi a mandorla e i
capelli scuri e lucenti che era diventata la sua migliore amica 6 anni
prima.
Hermione si
passò una mano tra i capelli, e la ragazza fece una smorfia: "Vediamo se
indovino. Scommetto che si tratta di Draco, vero?"
La grifona si
morse il labbro, poi annuì.
"Che ha fatto
stavolta quell'idiota?" le chiese ancora, incrociando le braccia al
petto.
L'altra le
raccontò l'ennesima discussione tra lei e il suo ragazzo, lasciando uscire le
lacrime che, fino a poco prima, aveva cercato con tutte le sue forze di
trattenere.
"Oh, Hermione.. ma perchè ogni volta dovete fare
così? E' un anno che andate avanti a litigare, e sempre perchè lui
vuole farti fare solo ciò che gli sta bene.. so che lo ami da morire, e sono
felice di questo, ma se ti fa davvero soffrire in questo modo.. non sarebbe
meglio che voi.. insomma.."
La grifona alzò lo sguardo su di lei:
"Mi stai dicendo di.. di lasciarlo..?.."
Akira sospirò:
"Hermione, io non voglio dirti cosa fare.. voglio solo che tu sia felice e, mi
dispiace dirtelo, ma ora come ora non lo sei."
La ragazza
scoppiò a piangere, e Akira l'abbracciò per cullarla dolcemente.
"Io lo amo,
capisci? Lo amo.." sussurrò tra un singhiozzo e l'altro.
Akira passò una
mano sui capelli dell'amica, cercando di tranquillizzarla: "Lo capisco, ma
non voglio che tu soffra ancora.. mi dispiace Hermione, davvero."
***
Il giorno dopo,
Hermione cercò Draco.
"Ho bisogno di
parlarti." gli disse, con gli occhi gonfi ed arrossati per il pianto.
"Draco"
cominciò, quando furono da soli "Io ti amo, e lo sai. E so anche che, pur non
dicendomelo mai, provi la stessa cosa anche tu. Il fatto è che.. noi non
funzioniamo. Litighiamo sempre, non riusciamo a raggiungere dei compromessi.. e
io vorrei un ragazzo con il quale avere un rapporto stabile, equilibrato. E noi
non ce l'abbiamo."
"Cosa mi stai
dicendo, Granger?" le chiese lui, impassibile.
Hermione cercò
di controllare il tremito della sua voce: "Sto dicendo che forse.. faremmo
meglio a chiuderla qui." disse, mormorando le ultime parole a causa della voce
spezzata.
Draco incassò il
colpo nel silenzio più totale, senza avere la benchè minima reazione: "Come ti
pare." le disse alla fine, dandole le spalle ed allontanandosi da lei.
La ragazza
rimase da sola, incredula di fronte al comportamento menefreghista di lui.
Lentamente, calde lacrime iniziarono a bagnarle le guance, testimoni silenziose
di ciò che la grifona provava.
Malfoy tornò nel
suo dormitorio in silenzio, evitando d'incrociare lo sguardo dei suoi compagni
di Casa; trovandosi poi di fronte il suo migliore amico, alzò la testa su di
lui.
"Draco, che ti
prende?" gli chiese Blaise, intuendo subito il dolore nella sua
espressione.
Il ragazzo entrò
in silenzio nella sua stanza, sedendosi sul bordo del letto e prendendosi la
testa tra le mani.
"E' finita."
mormorò, lasciando che nelle sue parole trasparisse la consapevolezza della
perdita appena subita "E' finita, Blaise. Mi ha
lasciato."
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