Povera Molly!
-Mamma, mamma!-
“Oh no, ci risiamo!”
Molly Weasley guardò esasperata i suoi due gemelli che le si avvicinavano con passo deciso.
-Mamma, dobbiamo chiederti una cosa.- disse Fred serio e curioso.
-È già la terza volta oggi che chiedete qualcosa. Non possono aiutarvi Bill o Charlie?-
Decise di non menzionare Percy per il bene della sua incolumità.
-No, no. Loro non lo sanno.-
-La vostra domanda non può aspettare fino a sta sera, quando arriverà papà?- riprovò la signora Weasley speranzosa, ma i loro visetti scandalizzati dicevano il contrario.
-Ma è importante!-
“Certo. Molto importante, come il perché il fuoco è caldo e il ghiaccio no o perché Percy è antipatico.”
La donna sospirò rassegnata; i due bimbi sorrisero trionfanti e presero fiato -Perché Ginny è così piccola?-
Non credeva che avrebbe mai odiato così tanto la parola “perché” e le fece male pensare che aveva ancora due figli che dovevano passare quella fase.
-Perché Ginny è nata per ultima, ma tra qualche anno sarà grande come voi.-
-E perché non è già grande come noi?-
-Perché per nascere i bambini devono essere piccoli.-
-E come nascono i bambini?-
-Ve l'ho già spiegato!-
“Ed è stato uno dei giorni peggiori della mia vita.” pensò amaramente Molly ricordando quanto si era imbarazzata: con i loro fratelli era stato più facile.
I due monelli non si persero d'animo e fecero subito un'altra domanda.
-Perché l'erba è verde?-
-Perché il mago dei colori ha deciso così.-
-E perché non l'ha fatta blu?-
-Perché gli piaceva il verde.-
-E perché la palla è rotonda?-
“Calmati Molly.”
-Perché così voi bambini potete giocarci senza farvi male. E a proposito, avete visto che bella giornata? Perché non andate in giardino a giocare?-
Potevano insegnare ai loro gnomi tutte le parolacce che volevano, qualsiasi cosa, purché si togliessero di torno!
I due gemellini si intristirono di colpo e abbassarono il viso -C'è Percy di fuori...-
-E allora?-
-Ha detto che non ci vuole tra i piedi...-
“Non lo biasimo...”
Fred alzò gli occhi traboccanti di lacrime e chiese -Mamma, perché Percy non ci vuole bene?-
La signora Weasley non riuscì a non intenerirsi davanti a quei visini tanto tristi.
-Ma no! Cosa andate a pensare? Sono sicura che Percy vi vuole tanto bene, ma sapete com'è fatto: non vuole far vedere che ci tiene a voi.- cercò di convincerli, ma i due bambini continuavano a guardarla seri. Con un sorriso incoraggiante, li attirò a se abbracciandoli.
-Sapete,- cominciò a parlare con voce dolce -secondo me gli fa piacere stare con voi. Non siete come gli altri che lo lasciano sempre da parte, cercate di giocarci assieme.-
“Almeno con loro fa qualcos'altro oltre a stare chiuso in camera sua.”
-Ma mamma!- si lamentò George stringendosi un po' più contro la pancia della madre -Ogni volta ci urla addosso...-
-...o ci tira contro qualcosa!- terminò Fred.
Molly ridacchiò.
-Bé, diciamo che voi due, quando vi ci mettete, siete veramente della pesti.-
Questa battuta riuscì a far sogghignare i due monelli che si sciolsero dall'abbraccio e guardarono la madre contenti.
-Quindi Percy non ci odia?-
-Ma certo che no.-
-E ci vuole bene come te e papà?-
-Sì...-
“Più o meno...”
I piccoli le sorrisero sollevati.
Oh, quanto la rendeva felice vedere i suoi bambini sereni. È vero, era faticoso, ma avrebbe fatto qualunque cosa per loro, per i suoi tesori, e tutto questo solo per un grazie che leggeva chiaramente negli occhi di uno di quei terremoti, che secondo lei erano i più dolci tra i suoi figli, anche se non sempre appariva quel loro lato tenero.
-Mamma...-
-Sì, George caro?-
-Perché Fred è uguale a me?-
Ringrazio la mia beta Ni-chan che mi ha dato l'idea per il finale e ringrazio chiunque recensisca questa fic e anche gli scansafatiche che non lo faranno^^
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