Non pensare a lui.
Non guardarlo.
Non guardarlo.
Così Morgana bisbigliava all’orecchio di Merlino.
Ma lui aveva visto, e ciò che aveva visto gli aveva frantumato il cuore.
Splat. Merlino poté giurare di aver sentito il suo cuore infrangersi e cadere a terra.
Non poteva ricomporlo, qualcosa glielo impediva.
Gli occhi di Artú.
Gli occhi di Artù, pieni di un sentimento così puro e bello.
Quegli occhi di quell'azzurro così bello che nessuna pozione d'amore poteva eguagliare.
Quegli occhi che lo guardavano sempre con indifferenza.
E Merlino pianse lacrime di cristallo, perché gli occhi di Artù, pieni di amore, non guardavano lui, ma guardavano Gwen.
Merlino pianse, perché una parte di lui, così bianca e pura, era fuggita via con la sua sofferenza. Pianse perché una parte del suo cuore, così rossa e pulsante, era affogata nel dolore.
E ora gli restavano solamente dei frammenti di cuore da raccogliere e tante lacrime da versare.
Non guardarlo, Merlino
Non guardarlo. |