I'm not freak.

“Uno scherzo della natura.”
Le sue parole ancora arieggiano nella mia testa, scivolate via da quelle labbra carnose che tanto adoravo baciare. Mi sento talmente stupido, pensavo che mi amasse, pensavo di aver trovato qualcuno, l’ipotesi di scappare da tutto ciò che ho sempre desiderato non sembrava tanto male fin quando era con me.
Tutto era pronto, organizzato per fuggire con lei quella notte, allontanare quella realtà che mi veniva incontro solo per il desiderio di sentirmi accettato.
Sono pulito ormai, non assumo droghe da quando sono in questa casa, l’unica cosa di cui sentivo il bisogno erano gli ormoni, così da non sentirmi più sbagliato, rinchiuso in un corpo che non sento mio, e smettendo di essere uno scherzo della natura.
-Qualcuno potrà mai amarmi?- chiedo piangendo a Callie, lei mi ama, ma non nella maniera in cui mi piacerebbe essere amato, mi guarda con occhi dolci, ma non come dovrebbero essere.
-Non sei uno scherzo della natura- mi dice asciugando i miei occhi, mi sprona a realizzarmi ed a diventare ciò che voglio essere. Grazie a lei ora ho aperto gli occhi, sarei potuto scappare, lasciandomi le ottime possibilità che ho sempre desiderato alle spalle. Sarò trasferito in una casa dove potrò finalmente sentirmi me stesso, libero e fiero di ciò che sono. Ma le lacrime scendono ancora calde dagli occhi, rigano le guance e lei è ancora qui vicino a me. Callie che ho abbracciato in preda alle lacrime, Callie che mi guarda con sincerità, Callie poggiata al mio letto, ma soprattutto Callie che non mi fa sentire uno scherzo della natura. Si alza dalla sua posizione ed esce dalla camera con la speranza che durante la notte io possa riprendermi e lottare con le mie forze per andare avanti. La stanza si spegne nel momento esatto in cui socchiude la porta, mi giro su un lato e mi soffermo ad osservare il letto vuoto di Devonee, lo guardo con disprezzo e sofferenza poi finalmente chiudo gli occhi, immaginandomi quanto potrà essere bello il domani.