TITOLO:
Veglia notturna
AUTORE:
Akane
SERIE:
Harem Beat
GENERE:
sentimentale, introspettivo
RATING:
giallo/PG13
PAIRING:
SawamuraXMizuki
PARTI:
One Shot
AMBIENTAZIONE:
ultimo numero, verso la fine, quando tutti i ragazzi del Three
Man’s
Hoop si ritrovano ad occupare il campo da street per impedire che lo
demoliscano, su idea geniale di Sawamura (al quale non fregava nulla
del campo ma non gli erano piaciuti i modi dei nuovi proprietari) e
fanno la veglia notturna dove poi tutti si addormentano!
MODO:
POV di Mizuki
DISCLAMAIRS:
i personaggi non sono miei ma della Nishiyama…
però io
vorrei tanto tanto tanto Sawamura!
NOTE:
come ho già detto per l’altra che ho fatto,
è
sorprendente come Sawamura, così slashoso con un sacco di
gente ed in primis con Naruse ed il Samurai, mi piaccia di
più
con Mizuki, coppia pochissimo accennata, anzi, per nulla.
Però
mi piacciono tantissimo insieme e così scriverò
ancora
di loro due, che vi piaccia o no! Questa potrebbe anche essere
collegata alla mia precedente. Auguro a tutti buona lettura. Baci
Akane
DEDICHE:
a tutti gli amanti di questo manga
RINGRAZIAMENTI: a chiunque
leggerà e commenterà
VEGLIA
NOTTURNA
/Wonderful
tonight – Eric Clapton/
Siamo
agli inizi della primavera ma di notte fa ancora freddo… chi
mai
avrà avuto quest’idea geniale di occupare lo Hoop?
Ah
già…
la volpe maniaca, Sawamura!
Mi
chiedo perché continuiamo ad andargli dietro, specie io!
Sembra
abbia le idee più brillanti ma non è che lo siano
poi
tanto, alla fin fine…
È
un caso senza speranza!
Però…
devo ammettere che è anche bello stare qua con tutti loro.
Sono i miei amici e se dovessi scegliere un posto e delle persone con
cui stare, sarebbe qua con loro, senza ombra di dubbio.
Ormai
stiamo più o meno congelando e tutti si stanno addormentando
disfatti ma sono momenti da tenere nel cuore.
Io la
penso così
Queste
ore saranno le ultime qua dentro, lo so bene, ma non potrò
mai
dimenticare ciò che sto provando ed ho provato prima di ora.
Sospiro
e mi raggomitolo tutta tremante, non voglio andarmene ma fa davvero
freddo stanotte.
Vorrei
solo trovare il modo di scaldarmi di più e non finisco
nemmeno
il pensiero che una coperta mi finisce addosso dall’alto.
E
questa da dove viene?
Sorpresa
me la tolgo dalla testa e cerco il colpevole per poi trovarmi davanti
Sawamura che si siede accanto a me e Kosuke che già dorme
della grossa come tutti gli altri.
Sorrido
spontaneamente colpita dal suo gesto carino che non mi sarei mai
aspettata.
Quello
è malefico, non ha mai gesti gentili se non con
Naruse… ma
chi non lo sarebbe con lui?
È
capace di far convertire persino il diavolo in persona, quello!
- Ecco
dove eri sparito! – Dico quindi sapendo che si imbarazzerebbe
se lo
ringraziassi normalmente come faccio con chiunque non sia lui.
Non
risponde e si limita ad accendersi una sigaretta che fra le sue
labbra così sexy appare stranamente invitante. Mi perdo ad
osservare il suo viso delicato e selvatico al contempo, i suoi
lineamenti felini dalle espressioni lontane e distaccate, gli occhi
blu che sono qualcosa di unico in mezzo a tanti scuri, i capelli neri
che gli ricadono un po’ sulla fronte contro la sua
volontà
di tenerli ordinati.
Eh, non
c’è che dire… è un gran
pezzo di ragazzo…
Distolgo
in fretta lo sguardo prima di proseguire sul resto del suo corpo,
quindi prendo la coperta e mi ci avvolgo cingendo anche lui con
naturalezza, avvicinandomi fino a toccarlo lateralmente col mio
corpo. Non si scosta ma mostra un lampo di stupore mentre si gira a
guardarmi per assicurarsi che non lo stia prendendo in giro.
Che
bello che è, dannazione… ma non glielo
dirò mai o si
monterà la testa!
Per
mascherare l’imbarazzo mi affretto a dire mentre mi abbraccio
le
ginocchia contro il petto morbido:
- E’
il minimo visto che l’hai presa tu! – Non ho un
tono molto
dolce,, è il solito che uso con lui ma sembra apprezzarlo
visto che ha come un breve lampo di ammiccamento, quindi si sistema
il suo pezzo di coperta.
Stiamo
un po’ in silenzio senza dire nulla, lui fuma pensieroso ed
entrambi guardiamo come questo si disperda nell’aria
accompagnato
dai nostri respiri condensati.
Il
cielo è proprio bello, scuro ma senza una nuvola, si notano
anche delle stelle, cosa rara in città. È grazie
al
fatto che la maggior parte delle luci sono spente. Però in
un
posto isolato se ne vedrebbero molte di più.
Tutta
questa situazione sarà anche triste e senza speranza ma
è
anche bella, non so spiegarmelo. È un atmosfera che mi piace
anche se non è nulla di particolare, anzi.
Forse è
perché li sento tutti più vicini di sempre, come
forse
mai siamo stati.
Ho
paura che finita questa notte non lo saremo più, ci
disgregheremo lentamente e tutto finirà. Però a
pensarci bene è una sciocchezza, so che non è
così.
Non ci
rifletto oltre e mi ritrovo a dare voce a queste sensazioni strane.
Parlo piano e comunque solo lui è sveglio.
- Sai…
nonostante tutto questa è una delle notti più
belle che
ho passato. Vorrei non finisse più… è
come se sapessi
già che domani mattina tutto si disferà, anche se
questa occupazione in teoria dovrebbe aiutarci. –
Sawamura
ascolta guardando il cielo sopra le nostre teste, come faccio anche
io, e non mi interrompe.
Sospiro.
Chissà
cosa pensa.
Mi
muovo leggermente separandoci appena per appoggiare le mani a terra,
una finisce, fra noi due.
- Ho
paura che finiremo per perderci, di non essere pronti ad abbandonare
questo posto speciale. –
Concludo
poi con voce lievemente incrinata, mordicchiandomi il labbro
inferiore.
- E’
normale. – Dice lui con la sua bellissima voce un
po’ roca, ha un
tono calmo ma non completamente distaccato. Giro la testa
istintivamente e lo guardo di nuovo da vicino, così come
sono.
Non ho più imbarazzo. Voglio solo sentire cosa vuole dire.
Parla ancora. – Ma stupido. – Eccolo qua! Come
sempre lui e il
suo tatto da elefante! Faccio per aprire bocca infuriata ma mi ferma
continuando a parlare: - Non bisogna associare dei sentimenti tanto
preziosi ad un luogo inanimato. Tanto meno nutrire desideri
realizzabili solo lì dentro. Sarebbero desideri limitati di
cui, quindi, potresti anche fare a meno. Invece tu vuoi rimanere con
noi ancora a lungo, no? Che importa, allora, il luogo? Siamo noi che
siamo legati, indipendentemente da dove ci si trova. – Questo
discorso maturo mi lascia senza parole.
Spesso
ha slanci di questo tipo in cui dimostra quanto è cresciuto,
sono proprio i momenti in cui ho paura di essere troppo lontana da
lui.
Non
esprimo questo dubbio, questo senso di mancanza e di confusione
dovuto al suo stare sempre un passo davanti a noi, in qualche modo.
Preferisco non lo sappia, è troppo personale, riguarda
unicamente me. Mi prenderebbe per scema. Non so ancora quanto mi
è
legato, anche se come più di amici ci frequentiamo
già
da un po’.
No, non
siamo fidanzati, solo due single che stanno assieme per prova!
Eppure
anche se non parlo ed anzi distolgo lo sguardo dal suo lontano ma
penetrante allo stesso tempo, sembra capisca una volta di
più
ciò che ho dentro e mi sconvolge.
Senza
preavviso alcuno mi prende la mano che ho fra noi, non in modo
sdolcinato; ha solo appoggiato la sua fredda sulla mia più
piccola ma della stessa temperatura,. Non ha detto altro.
Non è
da lui però io ora sono qua a trattenere il fiato e ad
arrossire come una scema. Non sono abituata a certe sue
manifestazioni nei miei confronti. Normalmente mi molesta e basta!
Sembra
come se il punto in cui mi tocca vada a fuoco.
Poi di
nuovo, inaspettatamente, come una piccola folata di vento, lui si
china su di me e semplicemente posa le labbra sulle mie. Me le
accarezza, le abbiamo entrambe secche. Dopo avermele leccate e
ammorbidite me le apre insieme alle sue, combaciamo e ci uniamo una
volta di più anche con le lingue che si trovano e senza
fatica
giocano insieme in un bacio che fonde.
Sembra
una piccola lotta per la supremazia delle bocche, come sempre, non
riusciamo ad essere più dolci e delicati, sembra che
dobbiamo
sempre dimostrare qualcosa…
Però
poi non ragioniamo più per un attimo, sento solo
lontanamente
stringere le nostre mani e poi noi stessi l’uno
all’altro così
come siamo, senza spostarci. È bello, davvero.
Baciarci
liberamente perché ne abbiamo voglia nonostante siamo in
mezzo
agli altri che ancora non sanno di noi. È bello quando ha
queste piccole attenzioni per me, quando mi dimostra di tenerci
comunque anche se spesso sembra lontano anni luce.
Rimaniamo
a baciarci per un lungo attimo, rilassati e al tempo stesso tesi.
Ogni
volta che ci troviamo così, mi rendo conto che siamo sempre
più vicini e che quindi lui potrebbe scappare da un momento
all’altro perché ha paura dei sentimenti troppo
forti.
E il
timore si impadronisce incontrollato di me.
Non
voglio perderlo, so solo questo. Non voglio perdere nessuno di loro
ma lui sopra tutti. Se succedesse che farei?
Non so
ancora definire tutto questo, dire cosa siamo e cosa sentiamo,
però
so che è vivo, vero e sempre più forte.
E
bello.
Dopo un
lungo attimo ci stacchiamo e ci appoggiamo con le fronti. I respiri
sui nostri visi ci solleticano, gli occhi negli occhi. È
così
bello lui.
Lo
voglio ogni volta di più, ma non solo il suo corpo. Tutto.
È
qua che sussurra di nuovo facendomi rabbrividire:
- Se
fosse solo una questione di luoghi, allora se lo hoop chiudesse
davvero io e te perderemo il desiderio di fare questo? Senza questo
posto non mi vorresti più? –
È
un po’ stronzo perché lo dice con presunzione, sa
l’effetto
che ha sugli altri.
Razza
di arrogante!
Chi ti
credi di essere? Non è solo una questione fisica!
Non per
me almeno.
Non
più.
Ma
forse per lui è così…
A
questo pensiero mi stacco bruscamente eludendo il suo sguardo
magnetico, tento di togliere la mano dalla sua che stranamente
trattiene.
- Che
c’è? – Dice quindi. –
E’ solo questo posto, per te?
Senza, io e te non saremmo niente? – Incalza insinuante e
sostenuto, senza pietà.
Attacca.
A modo suo, e senza pensarci lo faccio anche io, come al solito
quando parliamo.
-
Cos’è
che siamo di preciso? Devo capire… -
- Sss!
– Mi mette un dito sulla bocca per farmi abbassare il tono di
voce
e non svegliare gli altri.
-
Rispondi! – Sussurro quindi autoritaria. Sawamura allora
sposta il
dito prendendomi con la mano il viso e con la sua aria selvatica
dannatamente sexy si degna di rispondermi. Lì dove mi tocca
la
pelle mi va a fuoco e il cuore comincia a galoppare di nuovo.
Accidenti
a lui e al suo sorriso malizioso!
- Due
che stanno assieme! – Illuminante! - Se questo posto
chiuderà
non vorrai più stare con me? – Ma io volevo sapere
cosa
provi per me…
Contrariata
dal fatto che non me lo dice, sospiro imbronciata. Che gli rispondo?
È
ovvio che vorrò starci ancora!
.- Te
ne importa? – Domando poi provocatoria e sulla difensiva. Lui
sembra gradire la mia reazione, quindi accentuando quella sua aria
sorniona che mi fa sempre impazzire ed andare su tutte le furie al
tempo stesso, risponde portando le labbra sulle mie.
- Certo
o non te lo chiederei. – Logico, no?
Eppure
sembra che mi abbia fatto una proposta indecente!
Arrossisco
di nuovo ma boccheggio, faccio fatica a ragionare però devo
dire qualcosa.
- E
allora certo che starò ancora con te, scemo! Non
è
altrettanto ovvio? –
Però
se tu non mi dici perché vuoi star con me non te lo dico
nemmeno io!
Scordatelo,
bello!
Capisco
che non sei ancora pronto per aprirti a quel modo e che dire che vuoi
stare con me è già tanto, ma non credere che ti
renderò
la vita facile!
Non sei
uno stinco di Santo, non te lo meriti!
Hai da
scontare delle pene anche tu!
Ha un
guizzo strano, ora, ma ormai rinuncio a decifrarlo. Lo vivo
così
come viene, improvvisando. Tanto, che voglia ammetterlo o no, mi
piace comunque.
Sarà
la mia fine questo ragazzo.
-
Allora siamo d’accordo. – Mormora solamente
posandomi un leggero
bacio sulle labbra. Rimango un po’ inebetita ma il suo
braccio che
mi cinge la schiena da sotto la coperta, mi fa sciogliere contro di
lui ed appoggio istintivamente la testa alla sua spalla.
Finalmente
comincio a provare un po’ di pace dall’inizio di
tutta questa
storia.
Comunque
vadano le cose non li perderò.
Non LO
perderò.
E su
questo pensiero mi lascio vincere dal sonno insieme a lui.
Questa
veglia notturna è davvero fantastica. Spero non finisca mai.
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