Title: Gli Asini
Volano
Author: Tao
Pairing:
Artù+Merlino
Rating: verde
Genere: fluff
Disclaimer: i
personaggi citati in questa fic non sono miei (purtroppo) e
appartengono agli aventi diritto. Ovviamente, io non ci guadagno
nulla.
GLI ASINI
VOLANO
Un'ombra gli si allungò
sul viso.
Svogliatamente girò
la testa trovando un Artù piuttosto seccato.
Ma non doveva essere ad
allenare i cavalieri?
“Che diavolo
stai facendo?”
“Ho finito i
miei compiti e stavo...” contando
le nuvole?
“Hai affilato
la mia spada?”
“Sì. E
ho strigliato il vostro cavallo, strusciato la vostra stanza,
lucidato gli stivali e lavato la vostra tunica” Lo anticipò.
“Spostati.”
“Eh?”
Artù non si ripetè,
spingendolo poco più in là e occupando il suo posto.
Che differenza faceva se
gli si sedeva accanto e non occupava il suo posto.
Stupido asino reale.
“Che guardavi
di così interessante?”
“Non avete mai
giocato a riconoscere le nuvole?” Gli chiese il mago stupito.
“Riconoscere
le nuvole?”
A Merlino venne da ridere
all'espressione quasi schifata del principe.
“Stendetevi.”
“Cosa?”
“Stendetevi.”
Gli premette due dita contro il petto.
Artù fece
resistenza. “Qui?”
“Troppo
schizzinoso?” Lo punzecchiò il mago.
“Sei troppo
impudente, dovrei farti tagliare quella linguaccia.”
Ma si stese.
“Allora?”
Merlino gli si mise
accanto.
“Ecco. Quella
cosa vi sembra?”
“Una nuvola?”
Merlino rovesciò
gli occhi “Lavorate con l'immaginazione.”
“Una pecora?”
“Suvvia,
potete fare di meglio!”
“Uff.”
Artù sbuffò svogliato. Che gioco cretino.
Merlino sorrise
arricciando gli angoli della bocca.
“Guardate!”
Gli tirò la manica, eccitato come un bambino.
“Cosa,
idiota?” Però allungò il collo incuriosito
dall'entusiasmo del suo valletto.
“Quella!”
“Quella quale?
Ce ne sono tremila!” Polemizzò.
“Là.”
Merlino indicò una nuvoletta sgangherata “Vi somiglia.”
Decretò pensosamente.
“Ma sembra un
asino.” Artù si morse la lingua.
“Infatti.”
Soddisfatto il mago attese
l'inevitabile reazione del suo principe.
Uno, due, tre...
Niente. Nemmeno una
minaccia. Nemmeno piccola piccola.
Deluso Merlino si premette
di più contro l'erba.
Il giorno dopo la gente
rideva mentre gli gettava addosso cavoli marci.
Motivazione: per colpa
sua, il giorno precedente Artù aveva dimenticato di dover
allenare i cavalieri del regno.
Odiava la gogna. E odiava
Artù.
Quel permaloso asino
reale.
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