Weeks&Ships

di Jaqueline
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Noticine preliminari:
- Nel mio headcanon, questo è praticamente l'incontro che sarebbe avvenuto se non ci fosse stato di mezzo la storia delle anime gemelle. L'aiuola, quindi, è la stessa (ho già scritto due fic ambientate in un'aiuola, fermatemi).
- Il prompt per questa storia è offerto da Kuma_Cla, merci <3

 
.:Weeks&Ships:.

 
#Week 3, Leo/Calipso.
Di attrezzi di giardinaggio utilizzati impropriamente




- Dimmi che non sei nella mia aiuola.
- Non sono nella tua aiuola.
La ragazza divenne paonazza e strinse i pugni. Probabilmente non avrebbe dovuto fare una battuta del genere, ma cavoli, gliel'aveva servita su un piatto d'argento. Forse doveva darsi alla biomeccanica e provare ad inventare un filtro cervello/bocca, ultimamente nel suo campo non sembrava fare molti progressi, erano più le volte che faceva esplodere il garage che quelle- quella era una pompa dell'acqua?
- Ti do dieci secondi per uscire dalla mia aiuola e non farti vedere mai più -, la ragazza si mise a contare, guardandolo con uno sguardo incandescente, mentre Leo cercava d'inventare una scusa che non lo facesse sembrare un emerito cretino: come faceva a spiegarle che era così preso da lei che era inciampato nei suoi stessi piedi? No, gli avrebbe rovinato la reputazione. Non che ne avesse una da rovinare, ma la ragazza non poteva - e non doveva - saperlo. Oh, era arrivata a cinque.
Gli alieni? Nah, troppo da svitati. L'avevano spinto? La strada era deserta, diamine. Poteva sempre seguire il consiglio e scappare, ma poi non avrebbe più potuto conquistarla. 
- Tre -, la ragazza alzò tre dita e cominciò ad abbassarle in silenzio. Leo sbottò qualcosa come midispiacesonoinciampatomentretiguardavolavorareseibellissima, che lasciò Calipso confusa per qualche secondo, l'indice alzato come a volerlo ammonire per qualcosa. Che era quello che aveva cercato di fare, ma senza risultato, fino a quel momento.
Leo le fece un sorriso incoraggiante. La ragazza aprì il rubinetto della pompa.
Doveva assolutamente lavorare sui suoi sorrisi.
- Non sei uscito dall'aiuola -, aggiunse la ragazza, a mo' di spiegazione. Leo rimase a guardarla imbronciato e fradicio.
- Vado a prendere la zappa, se non esci da lì.
- Aspetta! Come ti chiami?
La ragazza ponderò un attimo se dirglielo o meno; alla fine disse: - Calipso.
- Ottimo, adesso so come salvarti in rubrica, me lo dai il tuo numero?
Calipso gli tirò la zappa.




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