Girls and Vampires

di Blue_Passion
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Una via di scampo?
Correvo, correvo per scappare da quei ragazzi, che ormai, non facevano altro che usarmi come giochino, e fonte di cibo.
Piangevo, piangevo perchè non avevo una via di scampo, erano in due, le altre ne avevano uno, io no, ed oltre ad essere in numero superiore, erano anche più veloci, furbi, forti. Vampiri.
Era ormai da due settimane che andava avanti così, durante la notte, me li ritrovavo in camera, e si mettevano a giocare col mio corpo, e durante il giorno, mi inseguivano fino a che io non mi sfinivo, e mi lasciavo mordere.
In tutto questo, però, c'era un lato positivo, avevo i due ragazzi più sadici e perversi di tutta quella strana famiglia, e questo, comportava che le altre ragazze, non fossero mai così mal conce.
Io, uscivo con tagli, morsi, e i vestiti strappati, da ogni "lotta", per non farmi mordere, le altre, solo con i polso segnati, a causa della presa ferrea dei ragazzi, e un morso sul collo.
Di notte, poi, le altre, si rifugiavano in camera di Utau, e nessuno le disturbava, ma io no, non potevo.
I due ragazzi, mi avevano minacciata, dicendo che avrebbero fatto del male alle altre, se ogni notte non mi trovavano in camera mia, da sola, anche addormentata, ma pronta al trattamento che mi "riservavano".
Quei ragazzi avevano ragione a darci il benvenuto all'inferno, perchè lo è.
Corro così tanto, che non vedo neanche dove vado, se in più ci aggiungiamo la vista appannata dalle lacrime, siamo a posto!
Ad un certo punto, un calcio allo stomaco, mi fa volare indietro di tre metri, facendomi atterrare di fianco pesantemente, e posso benissimo sentire il suolo sotto di me, riempirsi piano di quella sostanza vermiglia.
Mi metto prona*, e mi guardo il braccio sinistro, notando che è tutto tagliato, e ha perso anche la sensibilità.
Poi, la mia ombra, viene sovrastata da quella del ragazzo più alto tra i due, che poggia le mani, una a destra, e l'altra a sinistra del mio viso, intrappolando le mie gambe in mezzo alle sue, e piano, mi schiaccia col suo peso.
-Ahhhhhhhh-
Le mie mani, sono state pesantemente schiacciate dai piedi dell'altro ragazzo, quello biondo, che inizia a ridere sadicamente, e mi dice:
-Confettino, non devi gridare, ricordate che ti accadrà se lo fai-
A quel punto, il ragazzo sopra di me, mi inizia a leccare il collo, con la punta della lingua, e piano, me lo mordicchia, senza però, affondare i canini.
Dopo un po', si alza, mi prende i capelli all'altezza della nuca, e mi solleva il viso, rigato dalle lacrime.
-Non ti sei ancora abituata? Piangi ancora? No, no, no, non va bene, ti meriti una punizione-
Dice quello, facendomi mettere in ginocchio, e puntandomi un coltellino alla gola.
-Vi prego, basta-
Dico tra i singhiozzi, con voce strozzata.
-Tadase, tienila ferma da dietro-
Il biondo, a quel punto, si sposta dietro di me, accovacciandosi, e prendendo entrambe le mie braccia, incurante dei gemiti di dolore che emetto, per poi portarmele dietro la schiena, e passandomi un braccio intorno al collo.
-Ora stai ferma, che ci divertiamo-
Mi ripete il biondo, con voce sadica, all'orecchio.
-Bene, cominciamo-
Finisce l'altro, iniziando a tagliare la camicetta che indosso, col coltellino.
Quando l'ha aperta del tutto, mi si avvicina, mi poggia un dito sull'incavo del collo, scendendo fino ad un mio seno, coperto dalla stoffa, apre la mano, e lo stringe.
-Ahhh, basta, fermatevi, vi pre...-
Subito, mi si mozza il fiato, perchè il ragazzo dietro di me, mi ha strozzato col braccio.
-Zitta!-
Dicono insieme, mettendosi entrambi, ai lati del mio collo, abbassandosi, poggiandoci le labbra, affondando i canini.
-Ahhhhhhhh-
E dopo questo, il buio.
Ed è così che va avanti, e così continuerà.
Poi, piano, mi sveglio, nel mio letto, circondata dalle altre ragazze, che hanno un espressione preoccupata in volto, e delle bende al collo.
-Amu, ti sei svegliata, che sollievo-
-Questa volta, ci sono andati pesanti-
In quel momento, mi guardo il corpo, ritrovandomi piena di fasce e cerotti.
Il braccio sinistro è coperto interamente dalle bende, come il torace, le mani e il collo, per non parlare delle gambe, che sembrano distrutte, e a fatica, mi metto seduta.
-Ragazze, che ore sono?-
-Quasi mezzanotte Amu, hai dormito un giorno intero-
Cavolo, devo mandarle via, tra poco, arrivano quei due, se non mi trovano da sola, uccidono le altre.
-Ragazze, andate via!-
-Perchè? Perchè Amu? Perchè non vuoi mai che la notte rimaniamo con te?-
-E' pericoloso!-
-No, ora ci dici il perchè!-
Vi uccideranno!-
-U-ucciderci? Che intendi?-
Chiede Utau, che è sbiancata.
-Se quei due non mi trovano qui, da sola, ogni notte, vi uccidono-
-E tu ti stai sacrificando per salvarci? Sei matta?-
-Utau, siete state affidate a me, devo proteggervi, ed ora, andate!-
-Amu-
-ANDATE!-
-O-okay-
E detto questo, se ne vanno.
Io, a quel punto, mi metto a piangere, un pianto silenzioso, pieno di dolore.
-Non hai ancora imparato? Non devi piangere!-
Eccoli, mi asciugo le lacrime, e cerco di essere più seria possibile.
-Cosa volete? Andatevene! SE credete che vi lascierò usare il mio corpo come giochino anche questa notte, vi sbagliate!-
Io, nel mentre, mi ero alzata, ed ora, ero davanti al letto, a guardare quel ragazzo dai capelli blu, con furia, però, dov'è l'altro?
Dopo un po', mi sento presa ai polsi, e sbattuta sul letto.
-Mi spiace, ma qui non sei tu a dettare le regole, ricirda quello he faremo alle tue amichette, e sei fortunata che questa sera, Tadase è impegnato-
A quel punto, mi bacia il collo, per poi leccarlo, e scendere fino alla clavicola, menntre con una mano, mi sbottonava la camicia che mi hanno messo le mie amiche, di sicuro, per poi toglierla.
-L-lasciami-
-Shhh, zitta Amu-
Detto questo, scende a baciarmi il seno, ovvamente le parti che non sono coperte dal tessuto, mentre mi slaccia il reggiseno.
-N-no, fermo, no, I-IKuto, no-
-Non mi piace che mi chiami per nome solo perchè vuoi che mi fermi, quindi, o mi chiami per nome sempre, o mai-
Dopo questa "bellissima" frase, mi toglie il reggiseno, al che, io chiudo gli occhi, e inizio a scalciare.
-No, non anche oggi-
In quel momento, le mie gambe, vengono bloccate da Ikuto, che me ne blocca, una tra le sue, e l'altra, me la lascia libera, però non riesco comunque a muoverla, a causa del suo ginocchio, che spinge verso la mia femminilità.
-Stai ferma!-
Dopo di che, mi prende un capezzolo in bocca, e comincia a morderlo e succhiarlo, facendomi persino male, mentre, con la mano libera, visto che una mi tiene bloccate le braccia, mi comincia a sfilare la gonna, che mi avrà di sicuro messo Yaya.
Quando l'ha tolta del tutto, mi inizia ad accarezzare l'interno coscia, stringendola a volte, facendomi gemere.
Quando toglie la bocca dal mio capezzolo, passa all'altro, leccandolo solo.
Dopo, credo, mezz'ora, alza la testa all'altezza dalla mia.
-Amu-
-I-IKuto, cosa c'è?-
-Scusa-
Cosa? Perchè si scusa? E' un vampiro, loro non si scu...
Ma che? Mi sta....baciando?
Si, è proprio così, il mio primo bacio, è stato rubato da un vampiro sadico e perverso, perchè?
Poi, sento, una scossa, lungo la spina dorsale, come mai sto rispondendo?
E perchè gli ho messo le braccia intorno al collo?
No, non posso essermi innamorata di lui, e se fosse così? Che succederebbe?
Piano, lui, introduce anche la lingua, giocando con la mia, al che, arrossisco ancora di più di quanto lo ero già.
Io, continuo a rispondere, e dopo chissà quanto, ci stacchiamo, guardandoci intensamente negli occhi, cobalto-ametista contro oro, abbinamento strano, i suoi occhi, ora che lo noto meglio, sono così luminosi, e poi, sono bellissimi.
Piano, lui, mi poggia una mano sulla guancia, e comincia ad accarezzarmela.
-Ikuto-
No, non devo dire il suo nome, mi è scappato.
-Amu....-
L'ha detto così dolcemente, perchè? Perchè mi deve fare questo effetto?
-....io, ti..-
Io ti cosa? Cosa? Cosa mi vuole dire?
-Cosa Ikuto?-
In quel momento, sgrana gli occhi, ma subito, cambia espressione, e da sorpresa, la fa diventare fredda e incolore.
-Vestiti-
Dice freddo, e alzandosi, per poi uscire dalla stanza.
Io, mi rivesto, e mi rimetto a letto.
Mentre cerco di prendere sonno, sento qualcosa scattare, e istintivamente, mi giro verso la porta, ma non vedo nessuno.
-Di qua Amu-
Mi giro verso la finestra, da dove proveniva la voce, e scorgo una figura, che con un battito di mani, accende la luce.
Ora che lo vedo meglio, ha gli occhi ametista, dei capelli nocciola, acconciati come quelli di Tadase, ed è molto alto.
Avrà sui 30, 35 anni, ed è anche molto bello, ma mai come Ikuto.
Ma che cosa vado a pensare? Lasciamo perdere, ora meglio sapere chi è.
-Chi sei? E cosa ci fai qui?-
Chiedo un po' preoccupata, ma soprattutto sorpresa.
-Piacere Amu, mi chiamo Amakawa Tsukasa, E sono qui, per offrire a te, e alle tue amiche, una via di scampo-
Una, via di scampo?

 
 
Angolo pazza:
Buon giorno ragazzi, sono tornata, finalmente.
Scusate il ritardo madornale, ma non sapevo come far entrare in scena questo personaggio, chissà che ruolo avrà nella storia?
Finalmente l'attesissimo bacio, se, come no.
Cosa voleva dire Ikuto ad Amu?
E che cosa ci fa Tsukasa lì?
Questo, lo scoprirete solo leggendo.
Baci, e alla prossima.
*prona: a pancia in giù





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