I will love you ‘till the end of time

di darkrin
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Note: - scritta per la  Week IV Charlie/Silena della #PJShipWeekItalia della community CampMezzosangue in risposta all'appello di kuma_cla: datemi what if in cui nessuno dei due muore e per la Challenge: "Scriviamo una ficcina al giorno a kuma_cla per farla arrivare a venerdì e alla fine del tirocinio". Asdrubale già piange per quest'abbandono.
- AU/What if in cui la guerra con Crono è finita con una strana piega.
- Un cuore ad Alexiel Mihawk che se l'è sorbita in anteprima insieme ai miei: COS'HO SCRITTO? MA COS-
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 Il titolo è un verso di "Blue Jeans" di Lana del Rey.


 
I will love you ‘till the end of time


 
- Charlie! – grida Silena, quando riesce a riconoscere il ragazzo che avanza a fatica, incespicando su gambe che non sembrano più in grado di reggere il peso del suo corpo, lungo la salita che porta al Campo. La figlia di Afrodite rischia di perdere la mascella per sorpresa e per la gioia perché è vivo, è sopravvissuto anche lui alla guerra e…
Il ragazzo inciampa, accanto alla carcassa scheletrica del drago che un tempo faceva guardia al Campo e continua ad avanzare verso Silena. Ha la pelle più pallida – sembra quasi grigia alla prima luce del mattino - di quanto Silena non si ricordasse e i capelli più spettinati, ma Silena immagina che neanche il suo aspetto debba essere più attraente come un tempo ed è sempre Charlie, è sempre Charlie ed è vivo e lei non avrebbe mai osato sperare, ma è vivo.
Ed ora è lì, davanti a lei, e le manca il fiato al solo guardarlo, al sentirlo avvolgere le braccia intorno alle sue spalle e mormorarle parole d’amore tra i capelli e sei viva, ci sei anche tu, pensavo di essere solo, sei qui. Il ragazzo la solleva e la fa volteggiare in aria e Silena ride nell’incavo del suo collo ed è così felice, così...
 
Un braccio di Charlie si stacca e cade al suolo e Silena barcolla, contro il suo petto. I due osservano l’appendice grigia che giace nell’erba bruciacchiata.
- Odio quando succede – borbotta Charlie, prima di chinarsi a raccoglierlo.
Silena annuisce, mentre il ragazzo rinfila la testa dell’omero nell’articolazione e la fissa con un sonoro crack. Quello – il cadere a pezzi e, ora che ci pensa, anche l’alito che sa perennemente di decomposizione – è davvero l’unico aspetto negativo di essere uno zombie. 
 




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