Le memorie di Gus

di eljsea
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Continuo a svegliarmi sperando che sia solo un sogno, che Gus suonerà a quel campanello da un momento all'altro e andremo a fare colazione nel suo posto preferito, ma non è così. Quel campanello non suona, non verrà mai più suonato da Augustus Waters perché lui è morto, in un modo tutt'altro che eroico secondo i suoi canoni, alla morte non c'è rimedio; ma il campanello suonò, era Isaac. In questo periodo lo frequento molto, lui era il suo migliore amico è lo conosce in un modo diverso dal mio, ci aiutiamo a superare il dolore che ci accomuna; siamo andati al parco e ci siamo seduti sul prato, tagliato perfettamente, all'inglese. Stavamo mangiando quando lui ha iniziato a parlarmi di Gus, mi ha parlato dei tempi dell'asilo, di come il suo amico aiutasse chi ne aveva bisogno del suo modo positivo di vedere la vita e di viverla al meglio sempre, alcuni potevano trovare irritante il suo essere costantemente positivo, ma io no; in questo mondo così scuro per me lui era come una stella che non smetteva mai di splendere nonostante tutte le altre avessero ceduto, mi dava sicurezza, forza. Mentre Isaac mangiava io chiusi gli occhi e immaginai la sua faccia, lo faccio spesso giusto per non dimenticarla, mi guardava come nessuno aveva e ha mai fatto. Mi faceva sentire unica, speciale come se fossi la sua priorità giornaliera sempre e adoravo il modo in cui mi faceva sentire, lui non si è mai reso conto di quanto fosse speciale davvero. Sapete Augustus Waters credeva in qualcosa dopo la morte, in qualcuno, io no, non riesco a capacitarmi che gli sia stata strappata via la vita, che lui amava e meritava più di chiunque altro di vivere, e a me siano stati concessi altri giorni, settimane, mesi e forse anni; non li merito, lui li vivrebbe in un modo migliore. Tutti continuano a dirmi che andrà meglio, lo pensavo anche io, lo speravo, ma non è così; va sempre peggio, ogni giorno mi ricordo una cosa che lo rendeva speciale unico e che nessuno potrà mai darmi, ho sempre dei motivi per rimpiangerlo per stare sempre peggio e il vuoto che mi ha lasciato è impossibile da colmare. Ho paura che non sarò mai più felice, e non penso lo farò, mi sentirei male a stare con qualcun altro mentre a lui è stata tolta questa possibilità, mi sembra di non riuscire a vivere perché a lui è stata tolta la vita, e tutto quello che mi circonda mi ricorda lui, sempre. Come se tutto questo non bastasse sto peggiorando, non mi preoccupo per me, ma per i miei genitori, ormai posso preoccuparmi solo per loro, mio padre piange mia madre anche, piangono in silenzio per non farsi sentire, ma io li sento i muri in casa mia dividono solo lo spazio. Beh un mondo senza Augustus Waters, che ti ha dato così tanto da ricordare è difficile da vivere e non penso lo farò per tanto tempo, ancora. ...




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