And if I fall in love with you?

di _skyland
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'Ho baciato Draco Malfoy' fu il primo pensiero di Hermione nonappena si svegliò la mattina seguente.
Si sentiva a pezzi, aveva dormito pochissimo-le due grosse occhiaie nere lo testimoniavano-, aveva anche pianto durante la notte e... aveva baciato Draco Malfoy.
Ancora non si capacitava della cosa, aveva cercato di darsi un milione di spiegazioni ma nessuna le era parsa plausibile.
Non riusciva ad accettare il fatto che aveva davvero avuto la voglia di baciare Malfoy, sulla guancia certo, ma le sembrava ugualmente abominevole.
'Ho baciato Malfoy' ripetè nella sua testa mentre era sotto la doccia.
Normalmente lo scorrere dell'acqua calda la calmava, la faceva ragionare e la razionalità prendeva il sopravvento, quella mattina invece si stava solo confondendo ancora di più.
Chiuse l'acqua ed uscì dalla vasca da bagno, per poi indossare l'uniforme scolastica. Mentre si asciugava i capelli con la magia, si blocco ed esclamò ad alta voce "Merlino! Ho baciato Malfoy e non ero sotto imperio!"
"Miseriaccia Hermione! Anche noi dobbiamo andare a lezione" esclamò Ginny dall'altro lato della porta.
Hermione si riprese e, dopo aver domato più a meno decentemente quel cespuglio che aveva in testa ed essersi resa conto come ogni mattina che non c'era niente da fare, uscì dal bagno.
"Scusa Ginny, ero soprappensiero" si scusò per poi scendere a fare colazione.
La sala Grande era ancora semivuota. Erano appena le sette del mattino e probabilmente metà Hogwarts era ancora tra le braccia di Morfeo. Le lezioni sarebbero iniziate solo due ore più tardi.
Hermione prese posto alla tavolata dei Grifondoro dove c'erano solo un paio di primini e qualche studente del settimo anno intento a ripassare all'ultimo minuto.
Prese un toast e una tazza di caffè poi iniziò a leggere il libro sui centauri che le aveva consigliato Madama Pince. Addentò il toast continuando a leggere.
Ecco il suo vero calmante: i libri.
In poco tempo era completamente immersa nella lettura che si era scordata sia di Ron che di Malfoy, la sua mente era popolata da centauri.
Alzò lo sguardo dal libro solo quando la sala Grande era piena.
Guardò l'orologio. Erano gia le otto.
"Buongiorno Hermione" la salutò Harry sedendosi vicino a lei.
"Buongiorno Harry" ricambiò il saluto.
"Ieri sei sparita" commentò il ragazzo servendosi un po' di uova.
"Volevo stare un po' da sola" rispose prontamente lei chiudendo il libro.
"Da sola con Malfoy" finì la frase con tono sarcastico Ron che aveva preso posto vicino ad Harry in quel momento.
Hermione lo guardò truce.
"Non credo siano affari tuoi con chi passo il mio tempo Ronald, pensa alla tua ragazza- rispose indispettita per poi rivolgersi ad Harry in tono più dolce- vado a lezione, Harry, ci vediamo lì" prese i suoi libri e si diresse verso l'uscita della sala Grande a passo spedito.
Sentì Harry dire a Ron "Avrebbe potuto spiegarci il perchè si trovava con Malfoy se tu fossi stato più calmo"
"Io? Harry, ieri lei mi ha fatto attaccare da dei piccioni e dovrei essere io quello che dovrebbe rilassarsi? È impazzita ti dico!" esclamò Ron iniziando a mangiare.
"Stupidi maschi!" borbottò Hermione aprendo la porta della sala Grande e andando a sbattere contro un ragazzo.
"Mi dispiace io..." si bloccò e arrossì quando si rese conto dell'identità del ragazzo in questione.
'Per Godric! Che ho fatto di male?' pensò nonappena si riprese dallo stupore.
"Granger" la salutò lui con il solito tono freddo e distaccato.
"Malfoy" ricambiò il saluto per poi guardare i due ragazzi dietro di lui che li fissavano accigliati e stupiti.
"Tyger, Goyle" salutò anche loro.
Sarebbe parso un po' strano se avesse salutato solo Malfoy, avrebbero iniziato sicuramente a girare delle strane voci, i due non si erano mai nemmeno degnati di uno sguardo in pubblico, a parte per litigare, insultarsi o per dividere un tavolo in biblioteca-cosa che non si poteva certo definire rilevante dato che avevano passato la maggior parte del tempo in silenzio, spezzato solo dalle odiose insinuazioni di lui, ed Hermione non voleva.
Odiava i pettegolezzi, le chiacchiere in generale non l'avevano mai attirata ed essere protagonista di una di queste non rientrava certo nelle sue priorità.
I due ragazzi- che Hermione definiva scimmioni, continuarono a fissarla sbalorditi per poi grugnire qualcosa simile ad un 'ciao'.
Lei, rivolgendo un'occhiata ai suoi amici e poi a Malfoy, uscì ed andó nell'aula di Pozioni dove il professor Lumacorno aspettava ragazzi sorridendo.
"Signorina Granger" la accolse il professore nonappena entró in classe.
"Buongiorno professore" disse prendendo posto al suo solito calderone.
La lezione iniziò mezz'ora dopo, i ragazzi avevano già preso posto e il professore iniziò a parlare.
"Bene, buongiorno ragazzi. Oggi vi dividerete in coppie, dovrete preparare l'Elisir che induce euforia. Gli ingredienti sono a pagina 30 del vostro libro"
Hermione rivolse subito lo sguardo verso Harry che ricambiò con un 'mi dispiace' sillabato indicando Ron.
Si sentì come catapultata al primo anno, quando nessuno la sopportava ed era completamente sola.
Sospirò e, senza batter ciglio aprì il libro alla pagina indicata dal professore.
"Signorina Granger, il suo compagno?" domandò Lumacorno, avvicinandosi al suo calderone.
Avrebbe voluto andarsene in quel momento ma sorrise forzatamente e rispose "Faccio da sola, un compagno mi sarebbe solo di impiccio e rallenterebbe il mio lavoro".
"Lo faccio io assieme a lei" esclamò una voce che veniva dal fondo dell'aula.
Si sentì un "Draco?" detto probabilmente da Pansy Parkinson o da qualcun'altro.
Il ragazzo però si stava già dirigendo verso Hermione che era pietrificata.
Ron la fulminava con lo sguardo mentre Harry era semplicemente incredulo come tutti gli altri.
"Abbiamo una collaborazione qui!-esclamò felice il professor Lumacorno battendo le mani-Mi piace! Avete due ore da adesso, su iniziate!"
Gli studenti, ancora increduli iniziarono a lavorare.
"Non ho chiesto il tuo aiuto, Malfoy!" sussurrò Hermione prendendo una bacca di ginepro e schiacciandola.
"Ma ne avevi bisogno" ribattè con un'alzata di spalle e mescolando la pozione.
"So cavarmela da sola" rispose lei aggiungendo un'altro ingrediente.
"Non ne dubito, ma è divertente ingelosire Weasley" le sussurrò all'orecchio avvicinandosi a lei.
La ragazza arrossì visibilmente quando Malfoy prese una ciocca dei suoi capelli e, dopo averla attorcigliata alle dita, gliela sistemò dietro l'orecchio.
Sentirono il sussurro di Ron che parlava con Harry.
"Guarda, Harry! È così irritante! La sta toccando!"
"Le sta solo aggiustando i capelli, concentrati Ron" cercò di calmarlo l'amico che temeva per la sua incolumità.
Malfoy ghignò.
"Ahh sei insopportabile!" urlò Hermione inviperita.
Non le piacevano queste situazioni e certo non voleva essere complice di Malfoy ai danni di Ron.
Sarebbe stato un atteggiamento scorretto, stupido e immaturo e lei non era nè scorretta nè stupida nè tantomeno immatura. In fondo, però, le faceva piacere vedere Ron geloso.
"Mh già però ieri mi hai baciato" ribattè lui sorridendo fintamente.
"Io... " cercò di giustificarsi Hermione mentre il calderone di Harry e Ron scoppiava.
"Tu cosa?" domandarono entrambi i suoi amici, ricoperti di un liquido verdastro da capo a piedi e con la bocca che toccava terra.
"Io..." provò a spiegare ancora Hermione mentre Lumacorno finalmente arrivò a calmare le acque.
"Ragazzi parlerete fuori!" urlò ripulendo il macello fatto dai due.
"Grazie mille Malfoy spero tu affoghi con l'idromele a pranzo" commentò a bassa voce Hermione a denti stretti.
"Sono sbalordito da tutto questo amore, Granger, davvero non me lo merito" rise lui prendendola in giro ancora una volta. Lei non rispose.
E ora come l'avrebbe spiegato a Harry?




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