Una ragazza forte?

di Claudia_SpesUltimaDea
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Tutti dicevano che era una ragazza forte, e in un certo senso era vero, non si sbagliavano del tutto.
Molte volte ho dovuto arrangiarsi, fare le cose come poteva, sopportare dolori e tensioni che nessuno riusciva a capire.
Forse è anche per questo che si sentiva divisa in due: esisteva una Camilla forte (“que le daba el pecho a las balas”), che usava l’euforia come scudo, una Camilla che si arrabbiava e lottava, che resisteva, che sconfiggeva il nemico. E poi c’era la sua altra metà, il lato opposto della medaglia, una ragazza debole, sola, e piena di paure. Ebbene si! Molto probabilmente la Camilla tanto forte che gli altri vedevano non era poi così forte… o forse si? A volte era solo la ragazzina timida che passava le giornate in camera sua con in braccio una chitarra e mille idee in testa: quella che davanti ad uno schermo pensava di poter aiutare gli altri ad esprimere se stessi, come lei stessa avrebbe voluto fare.
Camilla era tanto debole quanto forte, è soprattutto era diversa da tutte le altre ragazze della sua età. Il conflitto che aveva dentro di sé era proprio quello: essere diversa da tutti gli altri. A volte si sentiva speciale e piena di energie, altre invece diventava triste proprio per il suo essere speciale. “Essere diversi è un pregio o un difetto?” – si chiedeva sempre – “Un qualcosa da amare o da odiare?”
Essere differente ti permette di essere quella persona speciale che tutti vogliono intorno ma allo stesso tempo questa essenza riesce a farti credere che sei solo un pezzo di un puzzle fabbricato male, un pezzo che non si incastra da nessuna parte… E così si sentiva lei, lei era quel pezzo che non sapeva dove posizionarsi, COME posizionarsi. Dovunque andasse, con chiunque rimanesse a parlare, lei si sentiva ugualmente sbagliata, derisa, non si fidava più delle persone…




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