Al chiaro di luna
Introduzione
In un mondo lontano, il quale
la
mente umana è ancora incapace di percepire, chiamato
Dalmasià vivevano delle
creature tanto meravigliose quanto malvagie, esse si distinguevano in
varie razze: vi erano maghi, elfi, stregoni, guerrieri, ladri,
arcieri, artisti*, vampiri e i piccoli e gentili gnomi.
Il loro mondo
però non conosceva il cielo azzurro,
l'atmosfera era buia perchè il loro mondo era ricoperto
da una maledizione lanciata da una strega, Morgana, la quale
maledì il cielo azzurro e lo ricoprì di fitte
nuvole grige e da rumorosi tuoni.
Solo due elfi erano
riusciti ad evadere da quel mondo, non riuscendo
più a tornare indietro.
I maghi, gli archieri
e gli artisti erano le creature che combattevano
per ciò che gli umani chiamavano "il giusto"; a loro sin
dalla
tenera età, venivano tramandati i valori della vita,
dell'amore
e della bontà, ma anche quelli della forza, della guerra e
della
morte.
Coloro che
distruggevano l'equilibrio creatosi all'interno di queste
"casate" venivano mandati via, con inciso sul braccio una rosa nera che
significava che erano persone impure, degli evasi.
Queste tre razze
vivevano all'interno di piccole case di pietra o di
legno, calde ed accoglienti, il loro paesino era circondato da laghi di
acqua cristallina, chiamati così perchè
quell'acqua dava
dei benefici a chi la beveva, e da fiori celesti e gialli.
Gli elfi e gli gnomi,
invece, erano le due razze più
intelligenti, essi erano mentalmente e magicamente più
avantaggiati rispetto alle altre razze, in pochi avevano osato andare
contro queste due razze.
Sin da bambini
iniziavano a saper leggere e scrivere e dai cinque anni
in poi, studiavano le arti magiche, i comportamenti umani, l'arte della
guerra e studiavano persino i veleni più pericolosi al
mondo,
insieme agli antidoti contro di essi.
Raggiunti i ventuno
anni essi davano dimostrazione di ciò che
avevano studiato su delle cavie; le cavie erano coloro che fallivano
"quell'esame" la volta precedente.
Questo esame valeva
però per gli elfi, invece gli gnomi, essendo
più gentili, si specializzavano nella medicina, nella
istruzione
e nella lavorazione dei giardini, chi non ne era capace veniva dato
solo un nomignolo ironico come "nulla facente".
Gli elfi abitavano in
lussuosi castelli in vetro e marmo bianco, erano
ricchi e molto attenti alla pulizia, gli gnomi invece abitavano in
gruppi, in piccole casette giallo chiaro e rossine, esteticamente
simili a dei funghi, in giro per i boschi; il loro aspetto era
estremamente buffo, ma si sa che gli gnomi sono molto simpatici e pro
agli scherzi.
Per quanto riguarda la
razza dei guerrieri, essa era la razza più ignorante e
povera nel vero senso della parola.
Per i comportamenti
assomigliavano molto agli umani, erano in maggioranza degli uomini e
armati di asce o spade attaccavano chiunque intralciava il loro cammino.
Essendo molto poveri
non potevano permettersi di avere una buona istruzione e non potevano
permettersi lussuose abitazioni, infatti, dotati di tende e cavalli, si
spostavano peridiocamente da un posto all'altro.
Le poche donne che vi
erano venivano usate per fare da mangiare e concepire i futuri
guerrieri, in quella razza dominava solo lo spirito della guerra e
dell'amicizia.
Le tre razze
più pericolose invece erano gli stregoni, i ladri e i
vampiri.
Gli stregoni erano
tutti i maghi impuri, essi avevano infatti tatuato, sul braccio
sinistro, una rosa nera e si dedicavano alla magia proibita, quella
magia che li dominava completamente e che li rendeva assetati di
vendetta contro coloro che li avevano cacciati (i maghi).
Tutti si accampavano
in un castello in pietra ed erano vestiti con dei cappucci neri, lunghi
fino alle caviglie.
La razza dei ladri era
una razza abbastanza benestante, loro usavano una sottospecie di magia
che li rendeva invisibili e non appena intravedevano la loro preda, gli
saltavano dietro e li accoltellavano con i loro pugnali avvelenati,
rubando il bottino che le vittime portavano con se.
Essi erano a
conoscenza di particolari veleni, e trucchi per non farsi mai vedere
e/o riconoscere.
Loro vivevano nella
parte oscura di Dalmasià, quella parte in cui vi entravano
solo i vampiri, in quei luoghi vi erano solo dei castelli abbandonati,
che emanavano terrore e inquietudine a tutti coloro che tentavano di
avvicinarsi.
L'ultima razza che vi
era, era quella dei vampiri, essi si aggiravano per tutta
Dalmasià di notte, alla ricerca del sangue; il sangue che
amavano di più assaporare era quello degli elfi e degli
arcieri.
La pelle dei vampiri
era più bianca della neve, le loro labbra erano colorate di
rosso, dalle quali sbucavano gli affilati e brillanti canini,
nonostante tutto erano le creature che di aspetto erano le
più belle, ma che di cuore erano i più cattivi e
terrificanti.
La storia che vi
racconterò, narrà di una maga, Elise, e di un
artista, Nathan, due giovani innamorati che grazie all'atto
del loro amore, riusciranno a spezzare la maledizione che
incombe su Dalmasià, affrontando molte lotte e rischiando
anche di morire.
Continua
nel prossimo e primo capitolo...
___
*Gli
artisti sono molto simili ai maghi, l'unica cosa che li differenzia
è che la loro magia dipende da degli strumenti musicali,
tipo il violino, più avanti capirete meglio.
Salve a tutti!
Spero che questa
introduzione vi abbia incuriositi un po', ci ho messo molto impegno per
scriverla e chiedo scusa per eventuali errori.
Vorrei tanto che mi
diceste cosa ne pensate, magari dandomi dei consigli o criticando
qualcosa che ho errato.
E' la prima volta che
scrivo una storia tutta mia, fantasy per di più :3 e spero
di essere riuscita a descrivere bene tutte le razze presenti dentro
questo piccolo mondo magico.
Bhe cosa dire...
Aspetto i vostri pensieri, critiche e altro!
Dal prossimo capitolo
narrerò la vera storia in se, quella che ho in mente!
Più avanti capirete anche il perchè di questo
titolo!
E' la prima volta che entro in questa sezione fantasy, spero non faccia
schifo questa introduzione >.<
Per
adesso vi auguro una buonanotte o un buongiorno (?) sono le 00.40 XD D:
LadyRose25