He Would Free State

di Zoey Charlotte Baston
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Nagisa guardò il pugnale che stringeva tra le mani.
Era seduto a gambe incrociate, appoggiato a una delle pareti della sua camera, le tende erano tirate per evitare che anche un solo raggio di sole entrasse, l'unica luce che illuminava la stanza era quella della lampada sul suo comodino.
Quasi non ci credeva.
Aveva avuto il coraggio di prendere quella lama immacolata, lui l'avrebbe usata per primo.
Era stanco delle prese in giro, del sentirsi inutile, escluso anche dai suoi migliori amici.
Cercava di essere sempre allegro e vivace, come lo era sempre stato, ma quel teatrino era durato fin troppo.
Forse quel pugnale lo avrebbero liberato da tutto quello che si teneva dentro.
Con il dorso della mano cercò di asciugare le lacrime che gli bagnavano le guance.
Ripensò a tutti i momenti belli, agli allenamenti con il club e i pomeriggi con gli amici.
Conficcò la lama all'altezza dello stomaco.
Forse, finalmente, anche lui sarebbe stato libero.
Accennò un sorriso quando sentì la porta spalancarsi e i suoi amici chiamarlo disperatamente, poi fu buio.

 




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