Ossa Rotte

di Foibles
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“Allora è così... preferisci quella stronza a me vero?” pronunciò Abigail, mentre si stropicciava nervosamente i suoi collant neri. “Lo sai cosa ho fatto per te? Non ti immagini nemmeno la fatica per arrivare fino a qui!” urlò, “Tutto questo buttato al vento per una troia del cazzo! Quanto sono idiota... Un anno gettato solo perché non sei riuscito a tenerti l’uccello nei pantaloni. Incredibile, ed io che ero anche convinta di venir qui per passare un bel fine settimana insieme. Stupida! Stupida!” disse affranta la ragazza.

 

Albert era a capo chino, non aveva il coraggio di guardarla negli occhi, in quel momento avrebbe soltanto voluto scomparire dalla faccia della terra. “Mi… mi dispiace…” sussurrò “Sono un verme ed è giusto che lo sia, dopo quello che ho fatto. Meriti di meglio Abigail, meriti un uomo che ti ami davvero e che ti desideri. Ora se non ti dispiace vado nella mia stanza”.
Alzò lo sguardo e si incamminò verso la porta, ma mentre la stava aprendo la ragazza con un filo di voce aggiunse “Credevo di amarti Albert… sentivo qualcosa di speciale in noi, avremmo potuto spaccare il mondo in due, mano nella mano.
Invece hai allentato la presa e mi hai lasciato andare, facendomi cadere in un baratro. In quel baratro sono già arrivata a terra, e indovina? Ho tutte le ossa rotte…”.

Sentendo quelle parole, una lacrima scese sul volto del ragazzo che si apprestò ad uscire dalla stanza.





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