« Cioccolata calda
maxi con ultra panna e marshmallow
- Lily -
Sono una
strega felice. Sono una strega felice.
Mi ripeto queste
parole mentre osservo il locale in cui mi trovo, giusto per avere qualcosa da
fare e non pensare.
Piccolino, con
i muri un po’ ingialliti e i tavoli di legno scuro scheggiati ed intaccati,
bancone con ragazza carina compreso.
Questo posto
sa di familiare, è un caffe terribilmente normale.
Dolcemente
normale, più che altro. Perchè volere una cosa normale è così strano? La rabbia
mi assale, lo odio.
« Scusi
signorina...»
« E’
occupato, mi lasci in pace! »
Strillo senza
volere isterica. Il povero cameriere di fronte a me sobbalza e cerca di non
lanciare in aria il block notes e la penna che regge in mano.
«
Ehm...veramente ero qui per la sua ordinazione »
« Ah »
Emetto
monocorde. Mi fissa
« Uh,
mi scusi...Prendo una cioccolata calda maxi con ultra panna e qualche
marshmallow, grazie »
Il ragazzo
annuisce e annota tutto, poi se ne va.
E’ mia
impressione oppure sta letteralmente fuggendo?
Mi guardo le
mani e mi accorfo che tremano. Di sicuro la mia faccia è più rossa dei miei
capelli.
Cavolo, mi
devo regolare.
Mi stropiccio
gli occhi gonfi per il pianto di qualche ora fa, ancora fresco nella mia mente,
e guardo con aria omicida una coppietta che pomicia ad un tavolino come il mio,
dietro alla stupida pianta.
Ma che è,
il mondo ha deciso di mettere il coltello nella piaga?
E la ragazza è
bionda, proprio come quell’arpia chiamata Juliet, o come preferisco io, il
Diavolo.
Cazzo, ero
innamorata. Stavamo insieme, eravamo felici.
Poi quella
stupida oca si è messa in mezzo.
Porco merlino,
dove è la mia cioccolata calda?
Giuro che fra
un po’ comincio a urlare se nessuno mi porta la mia dose giornaliera di
zuccheri e schifezze varie.
Poi sento una
voce, una che non sentivo da anni
« Evans?
Lily Evans? »
Mi volto e
rimango a bocca aperta.