Ketsueki -Sangue
xXx
Quando mi ha confidato in una notte senza luna di soffrire di emofobia, non
posso nascondere di aver provato un pizzico di orgoglio.
Da tempo ormai avevo superato certe debolezze caratterizzanti il corpo di
flaccida carne degli uomini comuni.
Io non potevo sanguinare; chakra, legno e metallo erano gli elementi che mi
formavano; quel viscido liquido rosso non faceva più parte di me e volevo che
ciò rimanesse tale perché non faceva altro che deteriorare la mia Arte, rovinare
quei corpi che a tanto avrebbero potuto aspirare se trattati dalle mie mani
esperte.
Io quindi non potevo farle paura.
Probabilmente la mia linea di pensiero deve essere stata evidente, perché
mentre si allontanava mi aveva detto scherzosamente che no, Lei non aveva paura
di un rottame come me.
L’avrei dimessa come una delle tante persone che girovagavano per le nazioni
elementali, ma Lei tra tutte ha colto il mio sguardo perché, analizzandola con
il mio occhio di marionettista, trovai in lei qualcosa di simile a me.
Entrambi avevamo sofferto, entrambi eravamo insoddisfatti della nostra
apparenza e del mondo che ci circondava, ma se io mi ero liberato dalle catene
che mi costringevano a terra, Lei non era stata capace di lasciare andare la
sofferenza che provava.
Si ritrovava così ad annegare in fiumi di sake, gettando via quella fortuna
accumulata con tanta fatica dai suoi avi e che tanto le ricordava ciò che le era
stato negato, andando di casinò in casinò senza riuscire mai a trovare quella
pace che tanto anelava.
Quello che mi attrasse a Lei come una falena alla fiamma però erano state
quelle sue mani che sapevano produrre un’Arte così diversa dalla mia, eppure non
meno perfetta.
Con movimenti così fluidi e precisi Lei ridonava la vita a chi decideva
testardamente di volersi ancora aggrappare ad essa.
Quando la vedevo concentrarsi sul proprio paziente, con gli occhi che
riflettevano i bagliori smeraldini del Suo chakra, mi trovavo, controvoglia, a
dover rivalutare un pochino l’umanità, perché anche tra essa poteva esistere
ancora qualcuno che sapeva produrre qualcosa di così magnificente.
Più tempo passavo in Sua compagnia, più comprendevo che non avrei mai potuto
abbandonare a se stessa una creatura così simile a me, ma allo stesso tempo così
particolarmente diversa.
Lei, una donna che come me aveva deciso di ingannare il destino avverso
nascondendosi dietro una maschera, così differente da quella grottesca del mio
fedele Hiruko.
Le avrei fatto un dono degno, da artista ad artista.
Io avrei fermato il tempo per Lei, rendendo tributo alla donna che sarebbe
potuta diventare, ma che per un fatto o per l’altro non sarebbe mai potuta
essere e alla sua Arte, facendola rinascere come la più preziosa delle mie
marionette.
Ora sono qui, in questa notte senza luna ad accompagnare i Suoi ultimi
respiri di vita, lasciando vagare la mia immaginazione sul modo migliore per
trasformarla nella gemma più perfetta della mia collezione.
Per adesso mi limito a toglierle dal viso quel liquido rosso.
Lei, non lo avrebbe apprezzato.
NdA:
Questo era il mio primo concorso e devo dire che sono abbastanza soddisfatto
per il risultato. Non mi sarei mai aspettato di riuscire a vincere il trofeo
della giuria, ne sono veramente felice.
Avevo scritto un po’ di tempo fa un capitolo di una storia con protagonisti
Sasori e Tsunade (si, lo studio fa male), ma l’avevo abbandonata per mancanza di
idee. Quando ho visto il bando di concorso mi sono detto, perché no?
Così ho cercato di riorganizzarla in una flashfic che avesse un capo e una
coda; quello che ne è venuto fuori è un qualcosa un po’ senza senso, ma
vabbè.
Ho lasciato sul vago ogni iterazione trai due perchè reputo Sasori un
personaggio incapace di amare come ogni altra persona; verso Tsunade prova
più che altro ammirazione, infatti in tutta la fic quello che continua a notare
di lei è quello che lui considera come arte, mai i suoi comportamenti o il suo
aspetto fisico.
Ho scelto di utilizzare il sangue quasi come terzo "personaggio"
della fic perchè forse è anche grazie al disprezzo maniacale che
entrambi provano verso di esso che si trovano l’un l’altra.
Faccio i complimenti a tutti coloro che hanno partecipato al contest e
soprattutto a Kurenai88 che l'ha organizzato e ha creato i bellissimi bannerini
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