Cap. 02 - Un po' meno sconosciuti
Un po' meno sconosciuti
Mentre fissavo la panchina, quell’idea non sembrava più così
geniale e mi sentii una stupida per aver pensato che potesse funzionare. Girai
e rigirai il libro tra le mani, poi mi convinsi a portare a termine il mio
piano. Tentar non nuoce, mi dissi
avvicinandomi alla meta.
Mi guardai in giro per controllare che non ci fosse nessuno,
poi lasciai il volume de La tempesta
sulla panchina sperando che lo sconosciuto lo aprisse.
Sulla primissima pagina bianca avevo scritto:
Tre cose che non sai di me:
1) Mi chiamo Roberta
2) Studio lingue orientali all’università
3) Sono una ragazza determinata
L’idea era quella di scegliere ogni volta un libro diverso
su cui annotare qualcosa di me e lasciarlo sulla panchina. Pregavo davvero che
il piano funzionasse perché non avevo altre idee e tentare un approccio diretto
era da escludere.
Per verificare la riuscita del mio piano, restai nascosta
dietro un cespuglio, neanche fossi una maniaca, e attesi l’arrivo del ragazzo.
Lo sconosciuto non tardò a farsi vedere e, come di consuetudine, prese posto su
quelle assi di legno che avevano visto tempi migliori. Lo vidi fissare il
libro, poi intorno a sé con fare curioso. Alla fine cedette e prese il libro.
Come speravo, lo aprì e gli nacque un sorriso sul viso che lo illuminò. Il
cuore accelerò all’improvviso perché era chiaro che il motivo della sua
allegria era quella piccola lista scritta con mano leggermente tremante.
Scosse la testa e decise di iniziare a leggere il libro che
aveva appena trovato.
Soddisfatta del risultato, tornai al mio appartamento e
cominciai a pensare a quale sarebbe stata la prossima storia che avrei scelto
per lui.
Quando due giorni dopo tornai al parco, vidi lo sconosciuto
lasciare un libro e andarsene. Aumentai il ritmo della corsa e andai subito a
vedere di cosa si trattasse. Era La
tempesta. Ne rimasi delusa perché pensavo che avrebbe gradito e si sarebbe
tenuto quel tomo.
Aprii e notai immediatamente che sotto la mia lista ce n’era
un’altra:
Tre cose che non sai di me:
1) Mi chiamo Alex.
2) Ho origini inglesi.
3) Ho 31 anni.
Quello scambio di libri durò per l’intero mese e le liste
erano diventate tante. Le avevo tutte riportate in un quaderno visto che alcuni
libri li aveva tenuti lui perché a volte era Alex a lasciare per primo un libro
sul quale dovevo rispondere io. Non volevo dimenticare niente di quello che c’eravamo
scritti e, come in quel momento, capitava che rileggessi tutto.
Su Peter Pan avevo
iniziato io:
Tre cose che amo:
1) Gatti
2) Serie televisive
3) Leggere
Tre cose che amo:
1) Leggere.
2) Guardare partite di tennis.
3) Mangiare il pudding (di qualsiasi tipo) davanti alla
tv.
Su Oliver Twist:
I tre cibi che preferisco:
1) Tiramisù
2) Cocco
3) Pizza
I tre cibi che preferisco:
1) Pudding.
2) Pasta.
3) Pizza, come te.
Uno, nessuno,
centomila lo aveva scelto lui e
aveva lasciato la sua lista per primo:
Tre cose che non mancano mai nel mio guardaroba:
1) Cravatte.
2) Camicie.
3) Jeans.
Tre cose che non mancano mai nel mio guardaroba:
1) Jeans
2) Tenuta da jogging
3) Gonne
Quando poi aveva scelto Mansfield
Park, mi ero sentita felice come una bambina!
Tre cose che odio (curioso di sapere le tue):
1) Le medicine.
2) Il traffico cittadino.
3) La pubblicità, soprattutto televisiva.
Tre cose che odio:
1) Fare la fila
2) Trovare il barattolo della Nutella vuoto nella
credenza (la mia amica/coinquilina se la finisce sempre)
3) Lo sbiascicare di qualcuno che mangia
Poi era stata la volta de Il piccolo principe, che avevo lasciato io:
Tre cose che ancora non sai:
1) Diplomata in lingue con punteggio 100/100
2) Ho un fratello minore che si chiama Manuel
3) Scrittrice a tempo perso
Tre cose che ancora non sai:
1) Laureato in psicologia infantile.
2) Figlio unico.
3) Fotografo a tempo perso.
E alla fine c’era stato I
passi dell’amore, che mi aveva lasciato sulla panchina il giorno
precedente, con questa lista che mi aveva procurato un batticuore da film d’amore:
Tre cose che vorrei sapere:
1) Ti piace la cucina giapponese?
2) Sei libera il 28?
3) Posso invitarti a cena?
Dato che non avevo ancora risposto, ripresi il libro. Cercai
la penna che usavo sempre e aggiunsi la lista, per poi correre al parco e
consegnare il libro a quello sconosciuto che tanto sconosciuto non era più.
Le tre cose che vuoi sapere:
1) Sì, molto
2) Nessun impegno
3) Non aspettavo altro...
N.d.a.:
E
con questo capitolo si è conclusa la storia di questi due
sconosciuti. Originariamente doveva essere una one-shot, ma scrivendola
ho sentito di doverla dividere in due capitoli. Spero vi sia piaciuta e
che abbiate apprezzato. Grazie ♥
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