Quella notte faceva
particolarmente caldo. Ruby avrebbe tanto voluto scivolare via dal
letto e dormire sul pavimento, per una volta lasciando perdere
l’inestetismo e guadagnandosi delle righe del parquet sul
volto la mattina successiva, alla ricerca di un sollievo dal clima
torrido che permeava la stanza.
Ma non può,
si dice, perché Sapphire aveva deciso di usarlo come un
comodo appoggio nel suo stanco sonno. Ruby la osservò,
notando i suoi capelli attaccati alla fronte sudata e il veloce
respiro. Non importava in quale posizione la donna si addormentasse,
avrebbe sempre tenuto una mano appoggiata al grembo – ogni
giorno più rotondo e pesante, come per proteggerlo dal mondo
esterno. Era un istinto al quale non rinunciava da quando era venuta a
conoscenza della sua attesa.
Ruby non
l’avrebbe mai espresso a parole, ma la gravidanza pareva aver
reso la donna ancora più bella ai suoi occhi. Certo, il
pensiero andava rapidamente a svanire quando Sapphire combinava
improbabili cibi e li consumava davanti al suo sguardo orripilato,
oppure quando si sedeva con malagrazia adducendo alla scusa della
gravidanza. Ruby non commentava, perché in fondo anche senza
quel bambino la sua compagna avrebbe fatto comunque come più
desiderava.
Sapphire si mosse
leggermente, mugugnando e lasciando che un lieve rivolo di saliva le
inumidisse le labbra. A Ruby non rimase che sospirare, cercando di
accompagnarsi meglio a lei, patendo quel caldo infernale.
Non era estetico, ma
era comunque incredibilmente bello.
Yoh!
*si nasconde*
E' passato tempo, nevvero.
Ma, come chi
ha il mio contatto Facebook e ha seguito la mia persona Odissea, ne ho
passate di cotte e di crude. Sono andata in ferie, poi mi sono
ammalata, poi ho dovuto installare Windows10, poi Word si è
impallato (e di conseguenza ho dovuto reinstallarlo e ricrackarlo), poi
ho fatto gli straordinari.... un macello.
Ma sono qui,
con la penultima flash di questa fluffosa serie. Ebbene sì,
la baracca dei burattini sta per chiudere, gente. Con la
Poké (#spoilers). Perciò, un penultimo saluto (ah
ah) e alla prossima.
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