Pensieri stellati

di kiera
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Pensieri stellati

Questi giorni lontani da te sono come l'inferno. Posso camminare parlare respirare, ma la mia anima risiede al tuo fianco. Sono perso, sono solo. Quando ci siamo incontrati mi hai colpito. E non perchè mi hai investito ma perchè hai preso quello che ero, e a furia di sguardi pieni di disapprovazione, e di ceffoni ... mi hai fatto crescere. Ho capito che non volevo essere più << grande >> ma volevo essere solo degno del tuo cuore. E quella sera che abbiamo parlato di stelle, c'era un calore tra noi che non posso creare ora che sono lontano da te. Per salvarti e proteggerti ho sacrificato noi. Ogni sera mi avvicino a Heimdall e il mio cuore di guerriero trema ogni volta che gli chiedo come stai. Ho paura di sapere che mi hai dimenticato abbandonato e lasciato qui solo senza di te. Ma ogni sera lui mi rincuora dicendomi che mi stai cercando. La mia famiglia è preoccupata, perchè vedono che non banchetto con la gioia di un tempo, ma nei miei occhi c'è solo l'ombra dell'uomo che sono. Perchè mai mi stancherò di pensare a te e di piangere almeno con il mio cuore la tua assenza. Il tramonto si avvicina, un nuovo banchetto viene allestito. Il Valhalla è privo di significato e senza scopo. Festeggio solo per dare l'idea di essere li con loro, per non deludere i miei uomini che credono e confidano in me loro comandante. Stò cercando di sistemare un pò le cose, e il mio onore. Perchè quando ti rincontrerò voglio solo essere degno di te. Di guardarti di baciarti e di poterti amare, come solo un di.. no come solo un midgardiano innamorato può fare. Per te voglio smettere di essere Thor il dio del tuono. Per te voglio solo essere Thor, un midgardiano che ti ama con tutta la sua forza e con ogni fibra del suo essere. Ma ora devo lasciarti cara Jane devo tornare a palazzo. Heimdall mi sfiora la spalla e mi lascia andare, scuotendo il capo non capendo che il mio cuore l'ho lasciato a te e a te rimarrà per sempre.




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