Erhu

di Pineapple__
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Erhu
 


 
Il vociare della fiumara di persone era quasi insopportabile per le sensibili orecchie del russo, da sempre abituato a vivere in un funereo silenzio che, saltuariamente, veniva interrotto dai concitati starnazzi delle Regioni Baltiche. Improvvisamente, il vento impregnato di una piacevole e frizzante brezza marina, trasportò verso la calca di esseri scalpitanti ed impazienti il suono un dolce sfregamento di corde. E tutto tacque. Ivan volse lo sguardo verso il palco, individuando una figura alquanto conosciuta avvolta in un abbondante abito rosso dai rifiniti arazzi dorati, i capelli sovente raccolti in una coda di cavallo era liberi dall’egemonia dell’elastico ed ondeggiavano nella brezza serale quasi stessero danzando a ritmo dell’ehru della Nazione. Yao rialzò per un attimo gli occhi color ambra caramellata, per poi scostarli imbarazzato non appena essi si incastonarono per effimeri secondi nelle preziose ametiste di Russia.

“Finalmente sono riuscito a sentirti suonare quel dannato erhu, eh, Yao-ka~?”




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