the shinigami and the bulter part1 warning yaoi
"Buonanotte signorino" disse Sebastian e spense
con un soffio il
candelabro sul comodino di Ciel, poi chiuse la porta e si diresse a
svolgere le ultime mansioni della giornata prima di andare a sua volta
a dormire.
Improvvisamente, mentre stava passando per un corridoio, un
lampo illuminò la grande finestra al suo fianco, e al
maggiordomo sembrò di intravedere, attaccata al vetro, una
sagoma a lui familiare... che fosse?... no, non poteva essere lui...
Aveva smesso di pensare a lui la sera stessa in cui l'aveva sconfitto,
la sera stessa in cui aveva tentato di ucciderlo...
Era vero, doveva
ammetterlo, aveva provato qualcosa per lui, anche se si erano
incontrati solo in quella occasione, e non certo per prendere un
tè in compagnia, ma chi può tornare a cercarti
dopo che
hai cercato di ucciderlo? No, non poteva essere Grell.
Aprì
infine la porta della sua stanza e mosse la mano in cerca
dell'interruttore, ma la mano di un'altra persona lo bloccò,
"signorino?" pensò istintivamente, in casa avrebbe dovuto
esserci solo lui, ma poi la figura scivolò alle spalle di
Sebastian e questi sentì il suo respiro sul collo, no non
poteva
essere Ciel, non era così alto. Poi si sentì
mordicchiare
l'orecchio. Denti a punta. Grell?? No, non era possibile, non era
sicuramente lui... Sebastian si divincolò dalla presa e
scattò, in posizione difensiva, dall'altra parte della
stanza.
L'altro accese la luce " ti sembra questo il modo di dare il benvenuto
ad un ospite da parte del maggiordomo della famiglia Phantomive,
Sebastiàn?"
Sebastian rimase un attimo interdetto e
abbassò la guardia, allora era veramente lui. Non poteva
crederci. Grell approfittò del momento di distrazione del
maggiordomo e lo inchiodò al muro, tenendolo fermo per i
polsi.
"Sebastiàn! Adoro i tuoi occhi di quel bellissimo colore
rosso!
sono così sensuali..." disse con tono adulatore,
avvicinò
pericolosamente il suo volto a quello di Sebastian, poteva sentire il
suo alito fresco sulle labbra, però riuscì a
liberarsi
dalla presa e si ricompose, perfettamente dietro alle spalle dello
shinigami. "Perchè sei tornato qui?" chiese il maggiordomo,
tornato freddo ed impassibile come al solito, non una ciocca d capelli
corvini fuori posto. "Ma che domanda scortese, Sebastiàn, te
l'ho detto o no, che io e te siamo come Romeo e Giulietta? Sentivo la
tua mancanza... Così ho pensato di venire a trovarti.. sai?
dovresti indossare abiti cremisi, si intonerebbero perfettamente ai
tuoi occhi color del sangue.." "Taci!" disse Sebastian e fece per
colpirlo con una gomitata ma Grell con un fruscio scivolò a
sua
volta alle spalle dell'altro. "Pensi di poter vincere contro uno
shinigami, Sebastiàn?" disse mellifluo, poi in un secondo
gli
prese le braccia e gliele bloccò dietro la schiena,
iniziando a
mordicchiarli il collo, per poi girarlo con una mossa rapida, stava per
baciarlo, quando un urlo squarciò il silenzio della villa
"SEBASTIAN!!" veniva dal piano di sopra, era sicuramente Ciel,
Sebastian sentì il vincolo del contratto sulla sua mano
destra
bruciare, "signorino!" pensò, ripresosi da quello stato di
chaos
in cui stava precipitando per colpa di quello stupido shinigami dai
capelli rossi. Adesso sapeva cosa doveva fare, il suo signorino era in
pericolo e doveva correre in suo aiuto, e vista la situazione, non
importava neanche se avrebbe fatto rumore, tanto Ciel era
già
sveglio, così, liberato un braccio, diede un pugno in faccia
a
Grell, sapeva benissimo che odiava essere colpito in faccia, il quale
finì contro una credenza che andò in frantumi.
Giusto in
tempo prima che lo baciasse. Corse su per le scale,
attraversò
diversi corridoi e alla fine sfondò con un calcio la porta
della
stanza di Ciel. Una persona normale ci avrebbe messo almeno cinque
minuti, e avrebbe avuto il tmepo di riordinare un po' le idee, ma lui
era un demone, e gli era bastato meno di un secondo... sul suo viso era
rimasta in parte una strana espressione, non sua, anche se faceva il
possibile per dissimularla, guarda se quello stupido shinigami doveva
tornare a incasinargli la vita... è vero, aveva espresso lui
stesso il desiderio che tornasse ma... ora però non c'era
tempo.
"signorino!" gridò Sebastian. Nella stanza Ciel era tenuto
sotto
tiro dalla pistola di un rapinatore. Questi avrà pensato che
sarebbe stato facile rapinare un ragazzino... "Ti avevo detto di stare
zitto!" gridò spaventato alla vista del
maggiordomo, gli
rivolse contro la pistola e fece fuoco, colpendolo in piena fronte. La
ferita schizzò sangue ovunque, e Sebastian caddè
a terra
con un tonfo. Poi il malintenzionato si rivolse a Ciel:"allora i soldi?
o vuoi fare la sua stessa fine?" indicò il cadavere con la
pistola, ma senza girarsi a guardarlo,"Sebastian!" disse irritato Ciel
"ti vuoi dare una mossa?" "Scemo! Taci! non lo vedi che il tuo
maggiordomo è bello che morto!?" disse il rapinatore, poi
sparò contro Ciel, ma il proiettile non fece in tempo a
raggiungerlo che rimbalzò contro il petto d'acciaio di
Sebastian"yes my lord". "TU!" urlò il rapinatore shoccato
"T-tu
dovresti essere stecchito!!" "pensi che il maggiordomo della famiglia
Phantomive muoia per così poco?" "no-n...non è
possibile!"gli scaricò adosso l'intero caricatore, ma
Sebastian
non fece una piega. "finito? mi toccherà buttare questi
vestiti,
sono pieni di bruciature..." disse non curante il maggiordomo, poi
afferrò il rapinaore per il bavero della camicia e lo
buttò giù dalla finestra... "Sebastian.. non
pensare di
lasciarlo li...""no, my lord. me ne occuperò domattina, ora
tornate a dormire, buonanotte signorino." "mhh" fu la sua unica
risposta, poi fece per chiudere gli occhi, ma subito li
riaprì.
"Ah...no. aspetta" disse lasciando trasparire una nota di
curiosità nella voce, "cos'era quel rumore che si
è
sentito prima quando sei corso qui?" Sebastian rimase per un attimo
bloccato sulla soglia, incerto su cosa rispondere. "E' stato il modo
poco carino con cui Sebastiàn mi ha respinto."disse Grell
facendo finta di essere arrabbiato, era in piedi di fianco al letto di
Ciel. Sebastian trasalì "R-respinto?" Ciel sembrava non
capire.
"intendeva dire respinto la sua richiesta di lavorare da noi come
domestico. Sai dice di essersi pentito per la faccenda di Jack lo
squartatore...ma io ho pensato che non fosse il caso, sa, dopo i fatti
di quella sera..." poi lanciò un occhiata eloquente allo
shinigami, che se ne rimase in silenzio. "ah. va bene lo assumo." disse
senza emozione Ciel, "potrebbe essere divertente" pensò e
sorrise senza farsi vedere dal maggiordomo e dallo shinigami.
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