The
Sandwich Thief
I personaggi citati in questa Fiction non mi appartengono, e sono di
proprietà di Rick Riordan, la fiction non è a
scopo di lucro.
La Fiction non mi appartiene, appartiene a Boombashkas, l'autrice
originale, che mi ha dato il permesso per tradurla.
''Incredibile!''
gridò Jason, sbattendo furiosamente la porta del
frigorifero. Fissò la scatola Tupperware* vuota nelle sue
mani, l'irritazione gli stava tornando addosso. ''E' scomparso. Di
nuovo!''
Nico
guardò su mentre la sua pasta si stava riscaldando nel
microonde. ''Cosa?''
''Il
mio panino'' Jason sventolò la sua scatola vuota in
faccia a Nico. ''Questa è la seconda volta in due giorni.''
Nico
mastica pigramente un biscotto. ''L'hai etichettato?''
''Cosa
ti sembra questo?'' gli mostrò il coperchio della scatola,
che diceva chiaramente: NON
TOCCARE. Questo
panino appartiene a Jason Grace.
''Qualcuno
continua a ignorare le mie etichette'' disse Jason. ''Lo so che lo
stanno facendo di proposito'' Drammaticamente, gettò la
scatola vuota sopra il bancone vicino, con una faccia disgustata.
Nico,
dall'altra parte, ha la faccia tosta di roteare gli occhi verso di lui.
''Perché ti scaldi tanto? E' solamente un panino. Un panino
che hai mangiato ogni giorno al
lavoro per settimane. Forse è un bene che te l'abbiano
rubato - puoi provare qualcosa di diverso''
Jason
sbuffò. ''Come se qualcosa può essere all'altezza
del mio panino''
Nico
aprì lo sportello del microonde. ''Penso che la pasta del
giorno dopo può essere una valida avversaria''*
''La
paste del giorno dopo? Spero tu stia scherzando. Mi sveglio un'ora e
mezza prima per preparare quel piccolo pezzo di paradiso tostato -''
''Oh
avanti! Non è nemmeno così buono - ''
''La
perfetta combinazione di funghi, cipolle, maionese, gorgonzola,
mostarda, caienna -''*
''Hai
appena detto caienna?''
''-
e leggermente tostato su entrambi i lati, così quando arriva
il momento di mangiarlo, si scioglie nella bocca, tutti i sapori si
uniscono per produrre una sinfonia perfetta di -''
''Sei
così pretenzioso, non è nemmeno divertente.''
''-
e ora qualche barbaro probabilmente lo sta mangiando mentre parliamo,
senza nemmeno assaporare o apprezzare l'amore e il duro lavoro
che c'è in esso -''
''Quello
è un biglietto?''
Jason
si fermò a metà. ''Cosa?''
Nico
afferrò la scatola che Jason aveva gettato via, aprendo il
coperchio. ''C'è un bigliettino qui dentro!''
Gridò eccitato. ''Il tuo ladro di panini ti ha scritto
qualcosa.''
''Stai
scherzando'' Jason si avvicinò, rubando il bigliettino dalla
mano di Nico, ignorando il suo ''Ehi!''
E'
un pezzo di un agenda, un po' spiegazzato e leggermente unto (Jason
poteva solo
immaginare il tizio
che mangiava il panino mentre scriveva). La grafia è tutta
scarabocchiata, le linee e le curve si intrecciavano tra di loro, e era
scritto in viola chiaro. Il colore non è la cosa
più strana, però. E' la nota:
Lo è? Penso di essere un po' geloso
''Ma
che diavolo?'' Jason aggrottò le ciglia, vagamente
infastidito. ''Cos'è quel disegno?''
''E'
una faccia ammiccante''
''Una
faccia ammiccante?'' Jason guardò Nico, che sembrava
contento per qualche ragione. ''Cosa dovrebbe significare? Geloso su
cosa?''
''La
tua etichetta, Jason'' Nico gli mostrò l'etichetta. ''Hai
detto che il panino appartiene a te,
ricordi?''
Jason
guardò la nota di nuovo. Il suo battito iniziò ad
accelerare mentre realizzava cosa intendesse veramente la nota.
''Oh.'
''Qualcuno
ha un ammiratore segreto'' Canticchiò Nico.
''Non
io'' Jason rispose velocemente, cercando di combattere un arrossamento.
''Smettila''
''Manco
morto. Tu hai sempre fatto un affare di stato quando ricevo fiori o altro,
ben sapendo che vengono tutti da Will. Ho intenzione di essere
altrettanto entusiasto sul tuo ammiratore segreto'
''Non
c'è nessun ammiratore segreto! E' qualcuno che pensa che io
sia uno smidollato - pensando che se mi danno un mezzo complimento, i
non sarei arrabbiato quando mi rubano il mio cibo.''
''E'
davvero difficile credere che tu piaccia a qualcuno?''
''No.''
disse Jason in modo duro. ''Sto solo dicendo - se io piaccio a
qualcuno, penso che dovrebbero offrirmi il pranzo, non rubarmelo''
Nico
alzò le spalle. ''Magari sono solo affamati''
''Beh,
sono contento che il mio panino può aiutare''
Borbottò Jason ''Questa è la più
stupida faccina ammiccante in tutto il mondo''
''Okay,
magari non sono bravi a flirtare. O a disegnare. Ma almeno sappiamo che
sono amichevoli? La prossima volta spiega perché tu ami
così tanto il tuo panino. Se gli piaci davvero, lo
lascieranno in pace''
''E
se non gli piaccio?''
''Penso
che non dovremmo preoccuparci di quello'' disse Nico, sorridendo.
Jason
nascose una risata. ''Giuro che ho usato quella frase su di te quando
stavamo parlando di Will mesi fa''
''Lo
so, ed era stata molto rassicurante'' disse Nico riconoscente.
''C'è un motivo se tu scrivi l'angolo dei consigli''
''Parlando
di consigli'' Sospirò Jason ''Non ho nemmeno finito tutte le
lettere. Annabeth mi ucciderà se non mi do una mossa''
''Ma
hai ancora tempo per pranzo''
Jason
alzò le spalle ''Credo che prenderò qualcosa dal
bar vicino''
Mise
il bigliettino nella sua tasca. Nico notò il movimento, e
alzò un sopracciglio verso di lui, prima di porgergli il
resto della pasta che stava mangiando. ''Posso prendere un po' di cibo
da Will'' spiegò.
''Probabilmente
finirai per mangiare anche lui'' borbottò Jason. Quando Nico
sorrise solamente in risposta, gli occhi di Jason si spalancarono. ''O
miei dei, stavo scherzando! Nico non puoi fare questo al lavoro!''
''Fare
cosa al lavoro?'' Disse Nico innocentemente, avvicinandosi
già alla porta. ''Non so di cosa tu stia parlando''
''Quando
andrò a comunicare del ladro di panini'' Jason
chiamò Nico, mentre lui precipitava fuori, ridendo. ''Non
pensare che non comunicherò anche di voi due!''
~*~
Jason pensò molto il resto della giornata. Ci pensava mentre
rispondeva alle email di lamentele con qualsiasi consiglio che reputava
migliore. Ci pensava mentre stava parlando con un suo collega, mentre
rassicurava Reyna dicendo che la sua colonna sarebbe finita entro la
scadenza. Ci pensava mente mangiava la pasta che Nico gli aveva ceduto,
mente giocava con il suo telefono e mentre rileggeva e rileggeva il
piccolo bigliettino nella sua tasca.
Finalmente, decise chi doveva essere. Solo dopo poche ore la pausa
pranzo, andò a vedere Piper.
Aveva i piedi sopra la sua scrivania, leggendo da cima a fondo un
quaderno e occasionalmente scriverci qualcosa. Lei intervista gente
semi-famosa, e la sua sezione del giornale era la più letta.
E' anche brava - la sua disponibilità e accessibile
personalità conquistava chiunque incontrasse, e chiedeva le
domande giuste nel modo giusto.
Lo guardò mentre entrava, e poi tornò al suo
quaderno. ''Ehi, Jason. Se stai cercando Nico, l'ho visto con Will
scomparire nel bagno degli uomini poco tempo fa. Non penso che ne
usciranno presto''
''Ci scommetto'' borbottò Jason. ''Veramente, volevo parlare
con te''
Questo attirò la sua attenzione. ''Per cosa?'' chiese
attentamente.
Non trovando le parole, prese il bigliettino e lo fece strisciare sulla
sua scrivania. Lei gli diede uno sguardo curioso, togliendo le scarpe e
dando un occhiata al biglietto.
Jason aspettò con le braccia conserte, aspettandosi che
sorrise in modo imbarazzato guardandolo, ammettendo che era solo uno
scherzo e ridandogli il suo fantastico panino. Invece, lo
guardò con un sopracciglio alzato e disse. ''Non l'ho
capita''
''Cosa significa che non l'hai capita?'' disse nel modo più
freddo possibile. ''Voglio il mio panino''
''Cosa?''
''Il mio panino Piper! Il panino che hai rubato? Devi ridarmelo.''
''Non ho rubato il tuo panino'' disse Piper, sembrando offesa.
''Perché diavolo dovrei farlo? Come se non avessi cose di
meglio da fare''
''E' il panino più fantastico che chiunque abbia fatto in
tutta la storia. Perché non
dovresti rubarlo?''
''E farci cosa?'' Gridò Piper. ''Ho portato il mio pranzo, e
l'ho mangiato. E cosa ha che fare un panino rubato con questo?''
riferendosi al biglietto in fronte a lei.
''L'ho trovato nella mia scatola di pranzo, sotto il coperchio dove
dovrebbe esserci il mio panino'' Si avvicinò a lei per
guardarla negli occhi. ''Dov'è il mio panino, Piper?''
Tornò indietro con la sedia puntandogli in faccia le sue
scarpe. ''Non ce l'ho, e non so chi ce l'abbia. Non sono sicura che tu
lo sappia, ma ho un lavoro da fare durante queste ore di lavoro. Non le
passo rubando il pranzo dei miei colleghi lasciando messaggi criptici
al loro posto, cioè'' alzò le mani ''Geloso di
cosa? Non ha alcun senso''
Jason la studiò con circospezione. E lei non
guardò via dal suo sguardo, e finalmente raccolse il
biglietto dalla sua scrivania. ''Del mio panino, a quanto pare''
Piper aggrottò le sopracciglia. ''Qualcuno vuole che tu lo
mangi?''
Jason le lanciò uno sguardo, e il suo cipiglio
diventò un sorriso.
''Capisco'' sogghignò. '' Qualcuno vuole chiederti di
uscire''
''Piper'' sbuffò Jason
Lei alzò il sopracciglio su e giù. ''Chi
è lei?''
''Non ne ho idea. Non è firmato''
''Puoi capire molto da un semplice biglietto, amico mio. Dai, fammi
vedere.'' Saltò e afferrò il biglietto,
guardandolo con nuovo interesse, come se fosse un detective cercando di
risolvere un caso. Ora che Jason ci pensò sopra, Piper
è molto brava con i problemi di cuori. Jason non l'aveva mai
notato quando uscivano insieme, probabilmente perché era
troppo preso, ma lei sapeva esattamente cosa fare in situazioni del
genere. Veniva sempre da lei quando riceveva email di persone col cuore
spezzato, e lei lo aiuta a rispondere - così spesso che si
chiedeva se prendeva un aumento per quello.
Dopo un po' di tempo, lo guardò, con uno sguardo di chi
aveva capito qualcosa. Jason
aspettò che gli disse cosa fare. Lei aprì la
bocca per parlare.
''Fa schifo a disegnare''
Jason gemette, sistemandosi i capelli con la mano. 'Tutto qui? E' il
meglio che sai fare?''
Lei riguardò in modo strano il biglietto. ''Magari, non te
lo ha scritto una ragazza? Non so, non sono un esperta''
''Io ti considero un esperta''
''Scusa'' rise. ''Non so davvero come aiutarti. Potresti cercare
qualcuno che abbia una penna viola?''
''Solo perché scrive con l'inchiostro viola non vuol dire
che la penna è viola''
''Beh pensaci su. Quante penne con l'inchiostro viola hai visto che in
realtà non sono viola? C'è sempre un modo per
capirlo''
Piper diede un occhiata al biglietto di nuovo. ''Ovviamente lavora qui.
Magari su questo piano?
''Conosco tutti su questo piano. Nessuno mi ruberebbe il pranzo.'' disse
''Credo''
Piper
scrollò le spalle, ridandogli il bigliettino e
poggiando le sue scarpe sulla scrivania.''Bene, questo è
tutto quello che posso dirti oggi. La cosa più semplice da
fare è capire chi potrebbe avere una cotta su di te, ma
molta gente è brava a nasconderlo, quindi non ne sono
sicura''
''Okay''
disse Jason sconfortato, riprendendo il bigliettino ''Se scopri
qualcosa me lo farai sapere?''
''Certo.
Ma Jason?''
''Sì?''
Piper
si fermò per un po', cercando le parole giuste ''Se questa
persona ruba il tuo pranzo, flirtando oppure no, sarebbe fastidioso, lo
ammetto - e se devi capire chi sia, penso che dovresti pensare a
qualcosa di più grande piuttosto che cercare penne viola''
Jason
esitò ''Che cosa intendi?
''Non
ne sono sicura'' disse Piper, ridacchiando ''Quello che intendo
è che abbiamo un tranquillo posto di lavoro qui. Non aver
paura di piegare le regole , fai un po' di casino. Ci darà
sicuramente un po' di intrattenimento''
''Il
nostro editore-e-capo non avrà nulla da dire?''
Un
sorriso lento nasce dalla bocca di Piper. ''Lascia a me Reyna. Ora
sparisci'' tornò a dare attenzione al suo quaderno ''A
differenza di te, noi dobbiamo lavorare''
~*~
Alla
fine della giornata, Jason e Nico presero l'ascensore per scendere al
piano terra. Mentre scendevano i piani, Nico avvicinò a
Jason e sfacciatamente disse ''Nuovi indizi sul tuo nuovo ammiratore
segreto?''
''Ladro
di panini'' lo corresse Jason, ignorando il sorrisetto di Nico. ''E no,
non ho idea di chi potrebbe essere. Ma dopo un illuminante
chiacchierata con Piper, so come scoprirlo''
Nico
smise di sorridere, guardando Jason attentamente ''E come lo farai?''
chiese lentamente.
''Beh''
disse Jason, cercando di sembrare casuale ma difficilmente in grado di
controllare la sua gioia
''Si
aspetta che domani io porti un altro panino no? E andrà a
rubarlo anche quello''
''Fammi
indovinare. Scriverai un bigliettino particolarmente aspro?''
Jason
rise. ''S', scriverò un bigliettino. Non sono sicuro se
sarà aspro, ma dobbiamo continuare la conversazione, non
è vero?''
Nico,
sospettoso, restringendo gli occhi alla non-risposta di Jason. ''Okay,
mi stai mettendo un po' di paura, Jason. Cosa hai in mente di fare?''
Jason
sorrise. ''Aspetta e vedrai''
*Tupperware
è una marca che vende vari oggetti, l'autrice non ci
guadagna nulla citandola.
*Letteralmente
''potrebbe dare una corsa per i suoi soldi. E' un modo di dire,
significa essere buono come qualcosa/qualcuno e in questo caso, il
panino di Jason
*La
caienna - per chi se lo chiedesse - è un tipo di peperoncino
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Ehi
ragazzi! Benvenuti a questa nuova fiction di Boombashkas! Tradotta da
me!
Quelli
che seguono IANYNIT si chiederanno che fine abbia fatto, mi dispiace
dirlo ma quella fiction è temporaneamente sospesa.
Non
cercherò nemmeno di scusarmi, ammetto semplicemente che non
mi piace come l'ho costruita e come la stavo sviluppando.
Non
sarà sospesa per sempre, ma devo trovare un modo per
renderla migliore, perché di solito se la storia non mi
convince, la modifico/cancello.
Spero
che non mi odiate, ma torniamo IT.
Questa
storia è una ... Boh? Eh sì, anche se magari
qualcuno l'avrà letta, voglio mantenere ''nascosta'' la
coppia principale, così, perché sono sadico!
Parlando
della frequenza dei capitoli, dato che non ho molto tempo, non posso
dirvi un giorno esatto, ma una alla settimana, molto probabilmente ve
la porterò!
I
capitoli sono 7, quindi più o meno sette settimane, se tutto
va bene!
Penso
di aver finito quello che avevo da dire. See ya!
-Wrightless
Smalls
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